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Ospedale e sanità
Sanità locale, quale le criticità?
Se ne è discusso in un incontro in Regione. Attolini e Colasanto promettono impegno
Altamura - mercoledì 20 febbraio 2013
12.04
Torna in auge la questione "Ospedale di Altamura" con i pesanti strascichi delle sue criticità sia dei reparti che del personale. A farne le spese i pazienti che non ricevono sempre livelli assistenziali sufficienti. Se ne è discusso in un incontro tenutosi nella mattinata di ieri, 19 febbraio, presso l'Assessorato alla Salute della Regione Puglia. All'appello, oltre il primo cittadino, anche i consiglieri regionali Giacinto Forte e Michele Ventricelli, l'assessore pugliese alla Salute, Ettore Attolini, ed il direttore generale della ASL Bari Domenico Colasanto. Presenti anche alcuni medici dell'ospedale di Altamura.
Un dato che è emerso riguarda proprio il personale: l'apertura dell'Ospedale della Murgia potrà accorpare in un'unica struttura tutto l'organico e ciò consentirà un'organizzazione più funzionale dei reparti. Ma nel frattempo il Sindaco e gli altri intervenuti hanno richiesto maggior impegno all'assessore ed al direttore generale per risolvere le criticità evidenziate.
I riflettori sono stati poi puntati sul nuovo Ospedale della Murgia che ancor prima della sua inaugurazione vede già polemiche e mancanze. La comunità richiede a gran voce le specialistiche, al momento non previste e il mantenimento dell'Oncologia, un presidio sanitario ed ospedaliero che fornisce grande aiuto e sollievo a moltissimi pazienti.
L'incontro si è concluso con la promessa di un impegno sulle questioni da parte di Attolini e Colasanto.
E dal consigliere Enzo Colonna sono partite a tal riguardo alcune amare considerazioni se si tiene in conto che "anche su questo importante tema, il Sindaco ha pensato bene di muoversi in solitudine padronale e di non coinvolgere il consiglio comunale che, con una sua rappresentanza, avrebbe potuto e dovuto partecipare alla riunione, essendosi occupato più volte di tali decisive questioni".
"Senza esito e riscontro" sono rimasti dei punti che il consigliere di Aria Fresca da tempo ha messo in luce: "ritengo – scrive in una nota - che i cittadini di questo territorio non possano privarsi dell' UTIC (unità di terapia intensiva coronarica), dei presidi di oculistica e otorinolaringoiatra e anche dell'Unità Operativa di anatomia patologica che svolge non solo l'attività di diagnostica, ma anche quella fondamentale di prevenzione (ad esempio, gli screening del cervicocarcinoma e del carcinoma colon-retto e le prognosi mammella e colon). L'Unità, a seguito della riorganizzazione deliberata dal direttore generale dell'Asl di Bari [la n. 1717 del 3 ottobre 2012] è stata soppressa, in quanto i relativi servizi sono stati concentrati presso l'ospedale San Paolo".
Sotto la lente di ingrandimento di E. Colonna, una stranezza: nonostante la soppressione dell'Unità, nella gara di appalto per la fornitura di attrezzature e arredi è prevista anche la sezione per "laboratorio di anatomia patologica", formazione e aggiornamento professionale degli operatori e un piano di manutenzione per un costo superiore ai 700mila euro.
Come conciliare questi due dati stridenti? Secondo le ipotesi tracciate dallo stesso consigliere, "delle due l'una: o si conferma tale Unità nel nuovo ospedale o una spesa del genere risulterebbe un gigantesco spreco di denaro pubblico e sarebbe in palese contraddizione con la motivazione della soppressione, vale a dire – come si legge nella deliberazione del 3 ottobre 2012 – ragioni di risparmio di costi".
La palla, dunque, come afferma lo stesso consigliere, viene rilanciata alla direzione generale dell'Asl di Bari, all'assessore regionale alla Salute e al sindaco Stacca. Si attendono risposte.
Un dato che è emerso riguarda proprio il personale: l'apertura dell'Ospedale della Murgia potrà accorpare in un'unica struttura tutto l'organico e ciò consentirà un'organizzazione più funzionale dei reparti. Ma nel frattempo il Sindaco e gli altri intervenuti hanno richiesto maggior impegno all'assessore ed al direttore generale per risolvere le criticità evidenziate.
I riflettori sono stati poi puntati sul nuovo Ospedale della Murgia che ancor prima della sua inaugurazione vede già polemiche e mancanze. La comunità richiede a gran voce le specialistiche, al momento non previste e il mantenimento dell'Oncologia, un presidio sanitario ed ospedaliero che fornisce grande aiuto e sollievo a moltissimi pazienti.
L'incontro si è concluso con la promessa di un impegno sulle questioni da parte di Attolini e Colasanto.
E dal consigliere Enzo Colonna sono partite a tal riguardo alcune amare considerazioni se si tiene in conto che "anche su questo importante tema, il Sindaco ha pensato bene di muoversi in solitudine padronale e di non coinvolgere il consiglio comunale che, con una sua rappresentanza, avrebbe potuto e dovuto partecipare alla riunione, essendosi occupato più volte di tali decisive questioni".
"Senza esito e riscontro" sono rimasti dei punti che il consigliere di Aria Fresca da tempo ha messo in luce: "ritengo – scrive in una nota - che i cittadini di questo territorio non possano privarsi dell' UTIC (unità di terapia intensiva coronarica), dei presidi di oculistica e otorinolaringoiatra e anche dell'Unità Operativa di anatomia patologica che svolge non solo l'attività di diagnostica, ma anche quella fondamentale di prevenzione (ad esempio, gli screening del cervicocarcinoma e del carcinoma colon-retto e le prognosi mammella e colon). L'Unità, a seguito della riorganizzazione deliberata dal direttore generale dell'Asl di Bari [la n. 1717 del 3 ottobre 2012] è stata soppressa, in quanto i relativi servizi sono stati concentrati presso l'ospedale San Paolo".
Sotto la lente di ingrandimento di E. Colonna, una stranezza: nonostante la soppressione dell'Unità, nella gara di appalto per la fornitura di attrezzature e arredi è prevista anche la sezione per "laboratorio di anatomia patologica", formazione e aggiornamento professionale degli operatori e un piano di manutenzione per un costo superiore ai 700mila euro.
Come conciliare questi due dati stridenti? Secondo le ipotesi tracciate dallo stesso consigliere, "delle due l'una: o si conferma tale Unità nel nuovo ospedale o una spesa del genere risulterebbe un gigantesco spreco di denaro pubblico e sarebbe in palese contraddizione con la motivazione della soppressione, vale a dire – come si legge nella deliberazione del 3 ottobre 2012 – ragioni di risparmio di costi".
La palla, dunque, come afferma lo stesso consigliere, viene rilanciata alla direzione generale dell'Asl di Bari, all'assessore regionale alla Salute e al sindaco Stacca. Si attendono risposte.