
La città
Via vecchia Buoncammino in attesa di riqualificazione
Il sito archeologico tra vincoli e proprietà privata
Altamura - mercoledì 8 aprile 2015
"Siamo ancora in attesa delle valutazioni della società proponente, è ancora in fase di studio delle zone dove realizzare i diritti edificatori a titolo di compensazione".
Mario Stacca non vedrà certamente da sindaco la conclusione del procedimento di riqualificazione del sito archeologico di Via Vecchia Buoncammino, una delle annose vicende di recupero di una delle zone più importanti dal punto di vista storico, nel cuore della città.
Il progetto propone il recupero dell'area e la definizione di un percorso didattico, il miglioramento della viabilità pedonale e carrabile del quartiere e la realizzazione di nuovi spazi di aggregazione sociale. L'area interessata è pari a 5527 metri quadri di proprietà privata, attualmente tipizzata come zona archeologica dal vigente P.R.G., praticamente inedificabile (salvo per 193 metri quadri che ricadono in zona B1), quindi assoggettata a vincolo diretto dal Ministero dei Beni culturali. Infatti, in questo spazio sono stati rinvenuti 40 anni fa i resti di un insediamento Peuceta e probabilmente anche di epoca antecedente.
Era il lontano 2009 quando veniva inoltrata dalla soc. Edilproject Simone srl istanza di indizione di una conferenza di servizi preliminare riguardante l'area archeologica posta tra Viale Regina Margherita e Via Vecchia Buoncammino, al fine di proporre un progetto preliminare per il recupero e la valorizzazione del sito. propNel 2013 il Comune manifestava l'interesse ad addivenire ad un Accordo di Programma in variante al PRG per la riqualificazione del sito archeologico, riconoscendo un preminente interesse pubblico nella valorizzazione e acquisizione dell'area individuata al fine della sua fruizione pubblica, ma ritenendo non accoglibile l'istanza inoltrata dalla società Edilproject Simone s.r.l.
Veniva quindi stipulata una convenzione con l'Agenzia delle Entrate – UP di Bari, al fine di stabilire i valori di cessione e riqualificazione dell'area archeologica, in misura proporzionale al valore economico sostenuto dall'impresa, mediante diritti edificatori da trasferire su altra area nella disponibilità del proponente, a titolo di compensazione.
Risale alla scorsa estate la delibera della giunta comunale, nell'ambito della riqualificazione della zona, per la valutazione da parte di quest'ultima della congruità della perizia di stima formulata dal richiedente, stabilendo che l'importo complessivo massimo da stanziare a titolo di corrispettivo per l'attività di valutazione dell'area archeologica è di 1.903,50 euro.
Ancora lunghi i tempi per l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale detto sito completamente recuperato e reso fruibile alla città unitamente a locali da adibirsi a servizi di pertinenza al parco archeologico, l'apertura al pubblico transito di alcune viabilità e la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria tutto a spese del proponente, il quale a titolo di controprestazione, al fine di bilanciare costi/benefici, chiede la realizzazione di un corpo di fabbrica a destinazione residenziale e commerciale.
Mario Stacca non vedrà certamente da sindaco la conclusione del procedimento di riqualificazione del sito archeologico di Via Vecchia Buoncammino, una delle annose vicende di recupero di una delle zone più importanti dal punto di vista storico, nel cuore della città.
Il progetto propone il recupero dell'area e la definizione di un percorso didattico, il miglioramento della viabilità pedonale e carrabile del quartiere e la realizzazione di nuovi spazi di aggregazione sociale. L'area interessata è pari a 5527 metri quadri di proprietà privata, attualmente tipizzata come zona archeologica dal vigente P.R.G., praticamente inedificabile (salvo per 193 metri quadri che ricadono in zona B1), quindi assoggettata a vincolo diretto dal Ministero dei Beni culturali. Infatti, in questo spazio sono stati rinvenuti 40 anni fa i resti di un insediamento Peuceta e probabilmente anche di epoca antecedente.
Era il lontano 2009 quando veniva inoltrata dalla soc. Edilproject Simone srl istanza di indizione di una conferenza di servizi preliminare riguardante l'area archeologica posta tra Viale Regina Margherita e Via Vecchia Buoncammino, al fine di proporre un progetto preliminare per il recupero e la valorizzazione del sito. propNel 2013 il Comune manifestava l'interesse ad addivenire ad un Accordo di Programma in variante al PRG per la riqualificazione del sito archeologico, riconoscendo un preminente interesse pubblico nella valorizzazione e acquisizione dell'area individuata al fine della sua fruizione pubblica, ma ritenendo non accoglibile l'istanza inoltrata dalla società Edilproject Simone s.r.l.
Veniva quindi stipulata una convenzione con l'Agenzia delle Entrate – UP di Bari, al fine di stabilire i valori di cessione e riqualificazione dell'area archeologica, in misura proporzionale al valore economico sostenuto dall'impresa, mediante diritti edificatori da trasferire su altra area nella disponibilità del proponente, a titolo di compensazione.
Risale alla scorsa estate la delibera della giunta comunale, nell'ambito della riqualificazione della zona, per la valutazione da parte di quest'ultima della congruità della perizia di stima formulata dal richiedente, stabilendo che l'importo complessivo massimo da stanziare a titolo di corrispettivo per l'attività di valutazione dell'area archeologica è di 1.903,50 euro.
Ancora lunghi i tempi per l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale detto sito completamente recuperato e reso fruibile alla città unitamente a locali da adibirsi a servizi di pertinenza al parco archeologico, l'apertura al pubblico transito di alcune viabilità e la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria tutto a spese del proponente, il quale a titolo di controprestazione, al fine di bilanciare costi/benefici, chiede la realizzazione di un corpo di fabbrica a destinazione residenziale e commerciale.