
La città
"Via il gazebo dal Tribunale", intervengono i carabinieri
Gli avvocati sfrattati dalla casa di Giustizia. Ora la manifestazione fuori dai cancelli
Altamura - venerdì 12 luglio 2013
18.17
La protesta non può più avere luogo all'interno dello spazio antistante l'ingresso del Tribunale di Altamura. Questo, per sommi capi, il tratteggio segnato nero su bianco dal giudice coordinatore della sede distaccata del Tribunale di città, Laura Fazio.
Gli avvocati di Altamura e Gravina, di fronte alla situazione di paralisi degli uffici giudiziari di Altamura (cancelleria e NEP) dovuta alla carenza di personale rispetto al piano dell'organico previsto e di fronte alla prossima soppressione della sede, in sinergia di lavoro e condivisione degli aspetti fondanti il mondo dell'avvocatura, hanno acceso i riflettori manifestando pacificamente la loro posizione. Dichiarato lo stato di agitazione, dopo una settimana di astensione dalle udienze, hanno dato inizio ad una occupazione simbolica collocando un gazebo all'interno del cortile del Tribunale. Un presidio attivo giorno e notte. Una forma di protesta per tenere alta l'attenzione e per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema che inevitabilmente si riversa sulla comune gente per i rallentamenti della macchina della Giustizia.
Ma oggi hanno dovuto sgomberare il campo. Il "toglietevi dai piedi" è giunto anche da ordini più vicini. Laura Fazio, coordinatore della sede distaccata del Tribunale di Altamura, dopo aver inviato una missiva nei giorni scorsi al Presidente del Tribunale di Bari, ha interpellato le forze dell'ordine affinché fosse rimosso il gazebo dall'area interna alla sede di Giustizia. "Eventuali danni", "ore di lavoro fuori programma del personale di custodia", "eventuali responsabilità" da attribuire, sarebbero stati i motivi che hanno spinto il giudice ad intervenire. Nel pomeriggio, i carabinieri della locale Compagnia hanno invitato gli avvocati a liberare lo spazio occupato. Per tutta risposta, i professionisti hanno spostato il gazebo posizionandolo sul marciapiede esterno ai cancelli del Tribunale. Ma rivendicano a tutto tono il loro diritto di occupazione. Soprattutto perché regolato da autorizzazioni firmate dal Sindaco e dal Dirigente del VI Settore Lavori Pubblici. Un documento che rimbalza, come afferma il presidente dell'associazione "Santoro Passarelli", Antonio Santeramo, su un "illegittimo abuso di potere della dott.ssa Fazio". "Ci siamo sentiti sfrattati da casa nostra", ha continuato il presidente, sottolineando l'appartenenza del luogo della giustizia a tutta la collettività.
Gli avvocati di Altamura e Gravina, di fronte alla situazione di paralisi degli uffici giudiziari di Altamura (cancelleria e NEP) dovuta alla carenza di personale rispetto al piano dell'organico previsto e di fronte alla prossima soppressione della sede, in sinergia di lavoro e condivisione degli aspetti fondanti il mondo dell'avvocatura, hanno acceso i riflettori manifestando pacificamente la loro posizione. Dichiarato lo stato di agitazione, dopo una settimana di astensione dalle udienze, hanno dato inizio ad una occupazione simbolica collocando un gazebo all'interno del cortile del Tribunale. Un presidio attivo giorno e notte. Una forma di protesta per tenere alta l'attenzione e per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema che inevitabilmente si riversa sulla comune gente per i rallentamenti della macchina della Giustizia.
Ma oggi hanno dovuto sgomberare il campo. Il "toglietevi dai piedi" è giunto anche da ordini più vicini. Laura Fazio, coordinatore della sede distaccata del Tribunale di Altamura, dopo aver inviato una missiva nei giorni scorsi al Presidente del Tribunale di Bari, ha interpellato le forze dell'ordine affinché fosse rimosso il gazebo dall'area interna alla sede di Giustizia. "Eventuali danni", "ore di lavoro fuori programma del personale di custodia", "eventuali responsabilità" da attribuire, sarebbero stati i motivi che hanno spinto il giudice ad intervenire. Nel pomeriggio, i carabinieri della locale Compagnia hanno invitato gli avvocati a liberare lo spazio occupato. Per tutta risposta, i professionisti hanno spostato il gazebo posizionandolo sul marciapiede esterno ai cancelli del Tribunale. Ma rivendicano a tutto tono il loro diritto di occupazione. Soprattutto perché regolato da autorizzazioni firmate dal Sindaco e dal Dirigente del VI Settore Lavori Pubblici. Un documento che rimbalza, come afferma il presidente dell'associazione "Santoro Passarelli", Antonio Santeramo, su un "illegittimo abuso di potere della dott.ssa Fazio". "Ci siamo sentiti sfrattati da casa nostra", ha continuato il presidente, sottolineando l'appartenenza del luogo della giustizia a tutta la collettività.