
La città
Ciccillo è e deve rimanere legato al territorio murgiano
Il Consigliere regionale Enzo Colonna: "Necessario informare e coinvolgere la città e la comunità scientifica su tempi e modalità della ricerca in corso"
Altamura - venerdì 1 settembre 2017
Per Ciccillo permane il rischio trasferimento. Ha preso il via infatti nelle scorse settimane in località Lamalunga il progetto di ricerca, denominato "Rediscovering Altamura: advanced multidisciplinary investigations on the skeleton from the Lamalunga cave, Italy. The KARST project (Knowing the Altamura man thRough Science & Technology)", per cui gli archeologi Damiano Marchi e Giovanni Boschian, in collaborazione con gli antropologi dell'Università La Sapienza di Roma e dell'Università degli Studi di Firenze, a 25 anni dalla scoperta, hanno ottenuto un finanziamento di 398.361 euro. Un progetto finalizzato, tra l'altro, a promuovere - previa eventuale estrazione - la conservazione e la futura musealizzazione dello scheletro fossile, noto ai più come l'Uomo di Altamura, probabilmente il più completo scheletro di Neanderthal sinora rinvenuto.
"La prospettiva di una eventuale estrazione e spostamento del fossile dalla cavità, non accompagnata da adeguate informazioni, ha creato notevole allarme nella comunità e posto interrogativi e perplessità in ordine all'effettiva utilità, alla sicurezza e alle garanzie dell'operazione, trattandosi di un intervento drastico, definitivo e irreversibile che peraltro sottrarrebbe il reperto ad un contesto ambientale unico. Il fossile è infatti parte integrante di una delle tante grotte carsiche del territorio murgiano, un complesso ecositema geologico e paleontologico, unico nel suo genere e di inestimabile valore culturale, ambientale e scientifico, che con altri geositi dell'Alta Murgia (come la paleo superficie di Cava Pontrelli, con le numerose orme di dinosauro, e il Pulo di Altamura) attribuisce al territorio un'identità unica e irripetibile". Queste le parole del Consigliere regionale Enzo Colonna, che più volte, nei mesi scorsi, ha invitato i responsabili del progetto e gli enti coinvolti a fornire tutte le informazioni utili, alla cittadinanza altamurana e alla comunità scientifica, prima di procedere alle operazioni, in un'ottica di condivisione degli obiettivi del progetto di ricerca in questione.
"Ricordo, in particolare, una lettera inviata circa quattro mesi fa al Direttore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, Luigi La Rocca, rimasta tuttavia, inspiegabilmente, priva di riscontro. Per tale motivo, tre mesi fa, ho fatto richiesta di audizione, nella VI Commissione del Consiglio regionale, dello stesso Direttore La Rocca, del Direttore del Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Puglia, Elena Vantaggiato e del Direttore del Polo Museale della Puglia, Fabrizio Vona. Appena sarà designato il nuovo presidente della VI commissione, è indispensabile calendarizzare in tempi brevi l'audizione".
Per il Consigliere Colonna è inconcepibile che il fossile venga sottratto al territorio murgiano, a cui appartiene di diritto. "Non è certamente immaginabile e tollerabile che la prospettiva dell'eventuale estrazione e spostamento del fossile (chissà dove?!) sia il frutto di una decisione assunta da pochi addetti ai lavori, senza che siano state adeguatamente informate e coinvolte le comunità del territorio, senza il supporto della comunità scientifica per la verifica della sicurezza dell'intervento e senza che siano definite, preventivamente e puntualmente, le condizioni per l'eventuale estrazione, in particolare con riferimento alle fasi successive - da svolgere imprescindibilmente nel territorio di scoperta - di studio, diffusione della conoscenza, fruizione, nonché alle iniziative in grado di valorizzare meglio territorio, sito e reperto.
In ogni caso, - dichiara con fermezza Enzo Colonna - qualunque prospettiva si ipotizzi a livello statale, non può che passare dalla piena e reale partecipazione e informazione di tutti i soggetti coinvolti (enti, comunità scientifica, cittadinanza altamurana e altre comunità locali) su un tema delicato e di rilevante importanza come lo scheletro dell'Uomo Arcaico di Altamura, un bene che certamente appartiene all'umanità intera ma che è e deve rimanere legato al territorio murgiano".
"La prospettiva di una eventuale estrazione e spostamento del fossile dalla cavità, non accompagnata da adeguate informazioni, ha creato notevole allarme nella comunità e posto interrogativi e perplessità in ordine all'effettiva utilità, alla sicurezza e alle garanzie dell'operazione, trattandosi di un intervento drastico, definitivo e irreversibile che peraltro sottrarrebbe il reperto ad un contesto ambientale unico. Il fossile è infatti parte integrante di una delle tante grotte carsiche del territorio murgiano, un complesso ecositema geologico e paleontologico, unico nel suo genere e di inestimabile valore culturale, ambientale e scientifico, che con altri geositi dell'Alta Murgia (come la paleo superficie di Cava Pontrelli, con le numerose orme di dinosauro, e il Pulo di Altamura) attribuisce al territorio un'identità unica e irripetibile". Queste le parole del Consigliere regionale Enzo Colonna, che più volte, nei mesi scorsi, ha invitato i responsabili del progetto e gli enti coinvolti a fornire tutte le informazioni utili, alla cittadinanza altamurana e alla comunità scientifica, prima di procedere alle operazioni, in un'ottica di condivisione degli obiettivi del progetto di ricerca in questione.
"Ricordo, in particolare, una lettera inviata circa quattro mesi fa al Direttore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, Luigi La Rocca, rimasta tuttavia, inspiegabilmente, priva di riscontro. Per tale motivo, tre mesi fa, ho fatto richiesta di audizione, nella VI Commissione del Consiglio regionale, dello stesso Direttore La Rocca, del Direttore del Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Puglia, Elena Vantaggiato e del Direttore del Polo Museale della Puglia, Fabrizio Vona. Appena sarà designato il nuovo presidente della VI commissione, è indispensabile calendarizzare in tempi brevi l'audizione".
Per il Consigliere Colonna è inconcepibile che il fossile venga sottratto al territorio murgiano, a cui appartiene di diritto. "Non è certamente immaginabile e tollerabile che la prospettiva dell'eventuale estrazione e spostamento del fossile (chissà dove?!) sia il frutto di una decisione assunta da pochi addetti ai lavori, senza che siano state adeguatamente informate e coinvolte le comunità del territorio, senza il supporto della comunità scientifica per la verifica della sicurezza dell'intervento e senza che siano definite, preventivamente e puntualmente, le condizioni per l'eventuale estrazione, in particolare con riferimento alle fasi successive - da svolgere imprescindibilmente nel territorio di scoperta - di studio, diffusione della conoscenza, fruizione, nonché alle iniziative in grado di valorizzare meglio territorio, sito e reperto.
In ogni caso, - dichiara con fermezza Enzo Colonna - qualunque prospettiva si ipotizzi a livello statale, non può che passare dalla piena e reale partecipazione e informazione di tutti i soggetti coinvolti (enti, comunità scientifica, cittadinanza altamurana e altre comunità locali) su un tema delicato e di rilevante importanza come lo scheletro dell'Uomo Arcaico di Altamura, un bene che certamente appartiene all'umanità intera ma che è e deve rimanere legato al territorio murgiano".