post vincenzo lopano
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La città

Un referendum per abolire la giornata della memoria

Don Vincenzo Lopano dopo la frese choc, spiega

"Propongo referendum per abolizione giornata della memoria".

E' arrivato come un fulmine a ciel sereno il post pubblicato da Don Vincenzo Lopano, parroco di Sant'Agostino, nel giorno dedicato alla memoria.
La frase ha subito scatenato centinai di commenti pro e contro le parole del parroco.
Il caso è stato segnalato dalla onorevole Lilliana Ventricelli e Aurelio Mancuso, presidente di Equality, che commenta: "Come è possibile che un prete cattolico chieda l'annullamento della Giornata sulla Memoria? La tragedia della Shoah non ha probabilmente insegnato nulla a questo uomo di fede, che sembra invece interessato ad alimentare polemiche ideologiche. Purtroppo un certo antisemitismo non è stato ancora sconfitto nella Chiesa italiana, di cui spero i vertici si dissocino da queste vergognose dichiarazioni".

Nel pomeriggio, tuttavia, è stato lo stesso Don Vincenzo a esplicitare meglio il suo pensiero: "A chi mi accusa di essere fascista vorrei dire che ho letto e amato Hillesum, Stein , Weil, Bonhoeffer, Frankl e tanti altri. A chi ha avvisato la CEI ricordi che usare l'autorità come mezzo di risoluzione delle controversie è tipico del mondo fascista. Sono stato al Museo della Shoa" Yad Vashem" ed ho pregato, solo quello perché non riuscivo a fare altro! di fronte al dolore l'unica cosa che riesci a fare è allargare le mani e alzarle al cielo, perché il dolore ti squarcia, che sia bianco o nero, italiano o ebreo, povero o ricco. Ho visto il campo profughi a Nablus, ho visto Ebron e l'unica cosa che riesco a dire è che l'attuale politica Israeliana non ha imparato nulla dal suo passato".

Ed ecco la risposta ai tanti commenti contrari: "Non basta ricordare se non si impara. Se non si impara che Hitler sta nel cuore di ciascuno di noi, che Hitler ce lo portiamo nel cuore quando il fratello, chiunque sia, non è rispettato nella sua dignità e nella sua possibilità di vita. Hitler è ogni politica che uccide l'uomo, Hitler è ogni politica che toglie all'uomo la speranza. Mi dispiace, onorevole, ma un giorno a me e a lei chiederanno conto delle scelte politiche che hanno tolto la speranza al più piccolo e indifeso uomo della terra! Hitler è in ogni parola che uccide, in ogni sguardo che non vede! non vede la Palestina, non vede la Siria, non vede le tante regioni dell'Africa abbandonate ad un lento e graduale genocidio. Non bastano le fiaccolate, i minuti di silenzio, gli applausi perché in tutte quelle cose noi combattiamo un nemico esterno. Invece il vero nemico ci abita dentro, nella nostra coscienza, in quella sete di potere, fama e possesso che rende l'altro solo un gradino sul quale salire e dal quale affermare il nostro io. Ho visto alunni dormire durante la visione dei film sullo Shoa, ho visto alunni giocare al cellulare durante testimonianze sulla Shoa, li potevo rimproverare, e l'ho fatto, ma rimprovero me e il mondo degli adulti che spesso addita un solo nemico per non affrontare il vero nemico della pace, ciò che ci abita dentro".
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