
Territorio
Un carico di grano contaminato in Puglia?
La denuncia di Cia e Confagricoltura. Colonna: "I sindaci si attivino"
Altamura - martedì 17 febbraio 2015
11.20
Ancora un carico di grano di dubbia provenienza e salubrità che rischia di approdare sulle nostre tavole?
E' questo il rischio paventato dalle associazioni di categoria pugliesi, che con una lettera al Prefetto di Bari, a firma di Raffaele Carabba e Umberto Bucci, presidenti di Cia e Confagricoltura Puglia, segnalano il possibile arrivo via mare di frumento sospetto: "Sono giunte presso le nostre organizzazioni – si legge nella missiva – segnalazioni circa la presenza nel porto di Bari di una nave contenente cereali (grano duro) di dubbia qualità che – a quanto ci viene comunicato – sarebbe stato precedentemente rifiutato in Germania e trasferito a Bari".
"Tali cereali - continuano gli scriventi - se dovessero essere commercializzati, creerebbero seri problemi sia dal punto di vista alimentare a discapito dei consumatori che da quello della turbativa del mercato. Si prega di voler investire gli organi preposti per un urgente, effettivo e concreto controllo".
A richiamare l'attenzione sul caso, che fa tornare alla mente altre vicende simili degli anni passati, riguardanti il grano contaminato proveniente dall'Ucraina, è il consigliere di "Aria Fresca" Enzo Colonna: "Un grano di pessima qualità è una minaccia alla nostra salute – scrive in una nota - compromette le nostre produzioni del settore della trasformazione (farina, pasta, pane, ecc.) e danneggia pesantemente il settore agricolo cerealicolo del nostro territorio, turbando il relativo mercato e svilendo i prezzi dei prodotti dei nostri agricoltori".
"Faccio mio e rilancio l'appello diffuso alcuni giorni fa da Cia e Confagricoltura – continua Colonna - Ritengo indispensabile che i Sindaci delle città murgiane (Altamura, Gravina, Santeramo e Poggiorsini, in primo luogo) si facciano interpreti di queste preoccupazioni e, a nome delle comunità che rappresentano, si attivino chiedendo verifiche, controlli e informazioni.Non dobbiamo certo creare o alimentare allarmismi ingiustificati, ma è ancora più importante scongiurare rischi e pericoli per la salute delle persone e per l'economia del nostro territorio".
E' questo il rischio paventato dalle associazioni di categoria pugliesi, che con una lettera al Prefetto di Bari, a firma di Raffaele Carabba e Umberto Bucci, presidenti di Cia e Confagricoltura Puglia, segnalano il possibile arrivo via mare di frumento sospetto: "Sono giunte presso le nostre organizzazioni – si legge nella missiva – segnalazioni circa la presenza nel porto di Bari di una nave contenente cereali (grano duro) di dubbia qualità che – a quanto ci viene comunicato – sarebbe stato precedentemente rifiutato in Germania e trasferito a Bari".
"Tali cereali - continuano gli scriventi - se dovessero essere commercializzati, creerebbero seri problemi sia dal punto di vista alimentare a discapito dei consumatori che da quello della turbativa del mercato. Si prega di voler investire gli organi preposti per un urgente, effettivo e concreto controllo".
A richiamare l'attenzione sul caso, che fa tornare alla mente altre vicende simili degli anni passati, riguardanti il grano contaminato proveniente dall'Ucraina, è il consigliere di "Aria Fresca" Enzo Colonna: "Un grano di pessima qualità è una minaccia alla nostra salute – scrive in una nota - compromette le nostre produzioni del settore della trasformazione (farina, pasta, pane, ecc.) e danneggia pesantemente il settore agricolo cerealicolo del nostro territorio, turbando il relativo mercato e svilendo i prezzi dei prodotti dei nostri agricoltori".
"Faccio mio e rilancio l'appello diffuso alcuni giorni fa da Cia e Confagricoltura – continua Colonna - Ritengo indispensabile che i Sindaci delle città murgiane (Altamura, Gravina, Santeramo e Poggiorsini, in primo luogo) si facciano interpreti di queste preoccupazioni e, a nome delle comunità che rappresentano, si attivino chiedendo verifiche, controlli e informazioni.Non dobbiamo certo creare o alimentare allarmismi ingiustificati, ma è ancora più importante scongiurare rischi e pericoli per la salute delle persone e per l'economia del nostro territorio".