
La città
Tutti insieme per Ciccillo
Dal consiglio comunale alla città il coro unanime per scongiurare il trasferimento dei resti dell’Uomo di Altamura
Altamura - giovedì 5 ottobre 2017
11.01
Da palazzo di città alle piazze cittadine è unanime il coro contro la possibilità che i resti del Neanderthal ritrovato nella Grotta di Lamalunga vengano trasferiti presso l'Università di Roma per essere studiati.
Giorni fa il consiglio comunale di Altamura su proposta del consigliere Gino Loiudice ha espresso a voti unanimi "la propria assoluta contrarietà alla rimozione del sito di ritrovamento del reperto internazionalmente conosciuto come "L' Uomo di Altamura" e nel contempo chiede che le pur necessarie operazioni di studio e di valorizzazione di studio e di valorizzazione avvengono in situ".
Una posizione assunta non per impedire gli studi sui resti di Ciccillo ma per rimarcare l'iter burocratico e scientifico che si è susseguito in questi anni. Non a caso nella camicia di delibera i consiglieri ricordano che "la grotta che custodisce quel reperto unico al mondo è stata fatta oggetto di studi pertanto, è stata sottoposta a precisi vincoli giuridici".
Vincoli che a quanto pare non bastano a scongiurare l'ipotesi di un trasferimento dello scheletro per il quale non escludono possibili danni sui resti ossei o che addirittura i resti di Ciccillo vangano esposti in altri musei del mondo lontani da Altamura.
Di qui la necessità "di acquisire copia del progetto di ricerca ed ogni altro documento relativo allo studio di " Ciccillo".
Un'intera comunità si sta mobilitando per rivendicare la proprietà e la paternità dei reperti. Per questo cittadini, istituzioni e mondo scientifico si sono dati appuntamento a questo pomeriggio nella sala consiliare del Municipio altamurano per conoscere i dettagli del progetto e per studiare insieme strade e strategie per fermare l'ipotesi trasferimento.
Giorni fa il consiglio comunale di Altamura su proposta del consigliere Gino Loiudice ha espresso a voti unanimi "la propria assoluta contrarietà alla rimozione del sito di ritrovamento del reperto internazionalmente conosciuto come "L' Uomo di Altamura" e nel contempo chiede che le pur necessarie operazioni di studio e di valorizzazione di studio e di valorizzazione avvengono in situ".
Una posizione assunta non per impedire gli studi sui resti di Ciccillo ma per rimarcare l'iter burocratico e scientifico che si è susseguito in questi anni. Non a caso nella camicia di delibera i consiglieri ricordano che "la grotta che custodisce quel reperto unico al mondo è stata fatta oggetto di studi pertanto, è stata sottoposta a precisi vincoli giuridici".
Vincoli che a quanto pare non bastano a scongiurare l'ipotesi di un trasferimento dello scheletro per il quale non escludono possibili danni sui resti ossei o che addirittura i resti di Ciccillo vangano esposti in altri musei del mondo lontani da Altamura.
Di qui la necessità "di acquisire copia del progetto di ricerca ed ogni altro documento relativo allo studio di " Ciccillo".
Un'intera comunità si sta mobilitando per rivendicare la proprietà e la paternità dei reperti. Per questo cittadini, istituzioni e mondo scientifico si sono dati appuntamento a questo pomeriggio nella sala consiliare del Municipio altamurano per conoscere i dettagli del progetto e per studiare insieme strade e strategie per fermare l'ipotesi trasferimento.