
Cronaca
"Tuo marito è stato arrestato, bisogna pagare": attenti alla truffa
Segnalazioni ad Altamura. Due malviventi scoperti a Gravina
Altamura - mercoledì 12 novembre 2025
10.17
Tenere alta la guardia contro le truffe agli anziani. Il fenomeno è sempre più diffuso e perpetrato a danno di persone fragili, lasciando in loro segni talvolta indelebili. Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell'invasione del proprio spazio di vita, infatti, le vittime subiscono anche il senso di colpa di essere state raggirate. I malviventi agiscono senza sosta. Negli ultimi giorni ci sono state segnalazioni di tentativi di truffa, anche ad Altamura, con telefonate in cui si adducevano pretesti di vario genere ma con una costante: i truffatori si spacciano per appartenenti alle forze dell'ordine.
Spesso i malviventi, provenienti dalla Campania, telefonano a casa delle vittime: uno di essi si finge "maresciallo dei carabinieri" e inventa la storia di un incidente stradale provocato dal figlio o dal nipote della persona presa di mira, con questo pretesto quindi si chiedono soldi per evitare guai giudiziari. Questa è una delle modalità più diffuse ma non l'unica. A tal proposito bisogna ricordare che "nessun carabiniere verrà mai a chiedere soldi a casa". Le forze dell'ordine ribadiscono l'appello a chiamare il 112, in modo da permettere il tempestivo intervento per rintracciare e bloccare i truffatori.
Una delle ultime "scorribande" dei malviventi è avvenuta lunedì e ha portato alla denuncia di due persone nella vicina Gravina.
Due giovani di 17 e 19 anni, provenienti dalla Campania, sono stati denunciati in flagranza di reato dalla Polizia di Stato del locale commissariato per un tentativo di truffa ai danni di una persona anziana. Il 19enne, inoltre, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e sottoposto ai domiciliari. Nel corso di alcuni controlli, gli agenti del locale commissariato hanno notato movimenti sospetti nei pressi di una palazzina da parte dei due. Quando i poliziotti si sono avvicinati per un controllo, i due sono fuggiti a bordo di un'auto ma sono stati bloccati poco dopo. Si è quindi verificato che poco prima avevano contattato per telefono una donna anziana, presentandosi come appartenenti alle forze dell'ordine, e hanno comunicato alla vittima che il marito era stato arrestato e che per liberarlo era necessario consegnare soldi e oggetti in oro a un uomo, incaricato di presentarsi a casa. Entrambi sono stati denunciati per tentata truffa aggravata e allontanati dalla provincia di Bari con foglio di via obbligatorio.
Spesso i malviventi, provenienti dalla Campania, telefonano a casa delle vittime: uno di essi si finge "maresciallo dei carabinieri" e inventa la storia di un incidente stradale provocato dal figlio o dal nipote della persona presa di mira, con questo pretesto quindi si chiedono soldi per evitare guai giudiziari. Questa è una delle modalità più diffuse ma non l'unica. A tal proposito bisogna ricordare che "nessun carabiniere verrà mai a chiedere soldi a casa". Le forze dell'ordine ribadiscono l'appello a chiamare il 112, in modo da permettere il tempestivo intervento per rintracciare e bloccare i truffatori.
Una delle ultime "scorribande" dei malviventi è avvenuta lunedì e ha portato alla denuncia di due persone nella vicina Gravina.
Due giovani di 17 e 19 anni, provenienti dalla Campania, sono stati denunciati in flagranza di reato dalla Polizia di Stato del locale commissariato per un tentativo di truffa ai danni di una persona anziana. Il 19enne, inoltre, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e sottoposto ai domiciliari. Nel corso di alcuni controlli, gli agenti del locale commissariato hanno notato movimenti sospetti nei pressi di una palazzina da parte dei due. Quando i poliziotti si sono avvicinati per un controllo, i due sono fuggiti a bordo di un'auto ma sono stati bloccati poco dopo. Si è quindi verificato che poco prima avevano contattato per telefono una donna anziana, presentandosi come appartenenti alle forze dell'ordine, e hanno comunicato alla vittima che il marito era stato arrestato e che per liberarlo era necessario consegnare soldi e oggetti in oro a un uomo, incaricato di presentarsi a casa. Entrambi sono stati denunciati per tentata truffa aggravata e allontanati dalla provincia di Bari con foglio di via obbligatorio.
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