
La città
Tumori, parte l'Osservatorio comunale
Obbiettivo: censire la patologia sul territorio
Altamura - venerdì 5 settembre 2014
15.14
Emergenza tumori: un tema grave e delicato, che angoscia la comunità altamurana e che fa discutere da anni su cause e soluzioni.
Dopo mille polemiche e tante iniziative un primo importante punto fermo: mercoledì 10 settembre alle ore 19.00, presso la Sala Consiliare di Palazzo di Citta', la presentazione pubblica dell'Osservatorio comunale per il Censimento delle Patologie Tumorali, alla presenza dei medici di base della città.
Finalizzato all'avvio del censimento e dell'indagine epidemiologica sulle patologie tumorali del territorio ed alla istituzione di un ''registro tumori'', e già insediatosi ufficialmente lo scorso 19 maggio presso il nuovo Ospedale della Murgia, l'Osservatorio avrà il compito di acquisire informazioni sui soggetti affetti da malattie oncologiche. Obbiettivo: conoscere la diffusione di tali malattie sul territorio stesso, per identificare aree o gruppi a rischio, valutare la qualità della assistenza erogata, nonché proporre interventi preventivi di cura e assistenza da sottoporre all'attenzione dei organi competenti regionali.
Una vera e propria mappatura della patologia, insomma, insieme ad un percorso di buone pratiche per un corretto stile di vita, quelli che dovrà stilare la task force composta dal dott. Giacomo Vessia (Dirigente Responsabile dell'unità operativa semplice dipartimento di oncologia), dal dott. Antonio Abate (Dirigente Medico dell'unita' operativa semplice dipartimento di oncologia), oltre che dai consiglieri comunali Rosa Melodia e Giacomo Panaro, e dal sindaco Mario Stacca.
Lo scorso 25 maggio, in piazza Duomo, era terminata con successo la raccolta firme sul tema promossa dal movimento "Basta ai casi di tumori in città". Firme poi protocollate presso gli uffici del Comune. Ben 6138, oltre un quarto degli abitanti adulti di Altamura, a dimostrazione della notevole e diffusa attenzione della cittadinanza verso il problema: "Siamo speranzosi di credere –aveva scritto agli amministratori il promotore dell'iniziativa Pietro Marvulli – che questa petizione non cada nel baratro della vostra indifferenza e ci auguriamo che venga posta all'attenzione e alla sensibilità del governo cittadino".
Dopo mille polemiche e tante iniziative un primo importante punto fermo: mercoledì 10 settembre alle ore 19.00, presso la Sala Consiliare di Palazzo di Citta', la presentazione pubblica dell'Osservatorio comunale per il Censimento delle Patologie Tumorali, alla presenza dei medici di base della città.
Finalizzato all'avvio del censimento e dell'indagine epidemiologica sulle patologie tumorali del territorio ed alla istituzione di un ''registro tumori'', e già insediatosi ufficialmente lo scorso 19 maggio presso il nuovo Ospedale della Murgia, l'Osservatorio avrà il compito di acquisire informazioni sui soggetti affetti da malattie oncologiche. Obbiettivo: conoscere la diffusione di tali malattie sul territorio stesso, per identificare aree o gruppi a rischio, valutare la qualità della assistenza erogata, nonché proporre interventi preventivi di cura e assistenza da sottoporre all'attenzione dei organi competenti regionali.
Una vera e propria mappatura della patologia, insomma, insieme ad un percorso di buone pratiche per un corretto stile di vita, quelli che dovrà stilare la task force composta dal dott. Giacomo Vessia (Dirigente Responsabile dell'unità operativa semplice dipartimento di oncologia), dal dott. Antonio Abate (Dirigente Medico dell'unita' operativa semplice dipartimento di oncologia), oltre che dai consiglieri comunali Rosa Melodia e Giacomo Panaro, e dal sindaco Mario Stacca.
Lo scorso 25 maggio, in piazza Duomo, era terminata con successo la raccolta firme sul tema promossa dal movimento "Basta ai casi di tumori in città". Firme poi protocollate presso gli uffici del Comune. Ben 6138, oltre un quarto degli abitanti adulti di Altamura, a dimostrazione della notevole e diffusa attenzione della cittadinanza verso il problema: "Siamo speranzosi di credere –aveva scritto agli amministratori il promotore dell'iniziativa Pietro Marvulli – che questa petizione non cada nel baratro della vostra indifferenza e ci auguriamo che venga posta all'attenzione e alla sensibilità del governo cittadino".