
La città
Tribunale di Altamura, un passo indietro?
La questione passa al Consiglio Superiore della Magistratura
Altamura - mercoledì 18 settembre 2013
10.56
È un campo ancora minato quello del Tribunale di Altamura. Una nuova carta intestata della sede di città riporta la denominazione di "Tribunale di Bari, 5° Sezione civile - Articolazione di Altamura" e " Tribunale di Bari, 4° Sezione penale". Sembrava l'ultima carta jolly (il decreto n. 65) che aveva portato a chiusura la partita con una vincita per i cittadini, ossia il mantenimento degli uffici giudiziari in piazza S. Passarelli. Ma le cose non stanno proprio così. Qualche giorno fa, un provvedimento siglato dalla Corte d'Appello decretava chiuso l'ufficio NEP di Altamura. Notifiche, dunque, esecuzioni e proteste dirette alla sede provinciale con il conseguente aggravio delle spese sostenute dagli avvocati per sbrigare le pratiche. Un aumento dei costi che si riversa sugli utenti, naturalmente.
Perché un passo indietro? In realtà la palla rimbalza tra le firme del presidente del Tribunale di Bari, Vito Savino, e il presidente della Corte d'Appello, dott. Castellaneta. E se il primo vanta la validità del decreto n.65, trovando largo consenso tra il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Bari, il secondo impugna il decreto dell'8 agosto sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
Adesso gli atti sono nelle mani del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura), interpellato dal presidente del Tribunale di Bari per dirimere la questione. Sarà il "dong" che segnerà il termine del disagio vissuto dalla classe forense del territorio? Le associazioni di categoria, intanto, continuano a manifestare il proprio malcontento e auspicano una soluzione nel più breve tempo possibile.
Perché un passo indietro? In realtà la palla rimbalza tra le firme del presidente del Tribunale di Bari, Vito Savino, e il presidente della Corte d'Appello, dott. Castellaneta. E se il primo vanta la validità del decreto n.65, trovando largo consenso tra il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Bari, il secondo impugna il decreto dell'8 agosto sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
Adesso gli atti sono nelle mani del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura), interpellato dal presidente del Tribunale di Bari per dirimere la questione. Sarà il "dong" che segnerà il termine del disagio vissuto dalla classe forense del territorio? Le associazioni di categoria, intanto, continuano a manifestare il proprio malcontento e auspicano una soluzione nel più breve tempo possibile.