
Trasporti
Trasporti, un aumento "beffa" delle tariffe
Da oggi il 7% in più sui servizi Fal. Intervengono diverse associazioni
Altamura - lunedì 2 settembre 2013
18.52
Un "aumento beffa". È definito così la maggiorazione di costi dei servizi pubblici Fal. Parte da oggi il 7% in più su tariffe ferroviarie e autolinee locali che si traduce per ogni pendolare in 50euro annui di rincaro.
"Pur preannunciate dall'assessore regionale ai trasporti Giannini come 'aumento dovuto' per la necessità di adeguare agli aumenti degli indici Istat i costi previsti dai contratti di servizio in essere tra Regione e le concessionarie, lo stesso assessore prometteva interventi a favore delle categorie più deboli e un calmiere particolare a favore dei pendolari che utilizzano i mezzi di trasporto con continuità attraverso l'acquisto di titoli di viaggio come abbonamenti mensili e settimanali. Alla prova dei fatti, nessuna agevolazione risulta applicata". È quanto lamenta la Confconsumatori di Altamura attraverso una nota a firma di Michele Micunco.
"Una indiscutibile offesa e una grossolana e vergognosa azione demagogica alle spalle dei cittadini e dei pendolari pugliesi", si continua a leggere.
Ad alzare la voce in merito sono diverse associazioni, come "F.A.L…le Migliorare" (referente Marialisa Moramarco), Federconsumatori di Gravina in Puglia (Grazia Lapolla) e Federconsumatori di Matera (Giuseppe Cotugno).
La richiesta condivisa dalle parti verte su proposte migliorative: sospensione immediata degli aumenti, agevolazioni tariffarie per le fasce di reddito più basse, dietro presentazione di modello ISEE, agevolazioni tariffarie per gli studenti, agevolazioni tariffarie per chi acquista due o più abbonamenti nello stesso nucleo familiare, abbonamenti al portatore, anziché nominali, in modo da essere utilizzato da più membri della stessa famiglia e revisione della Carta Servizi nella sezione "Rimborsi".
Le associazioni firmatarie si rendono disponibili ad incontrare l'azienda e le istituzioni territorialmente competenti per gli approfondimenti delle proposte, ritenendo necessaria l'apertura di un tavolo concertativo, alla luce anche degli obblighi sociali e di legge previsti in materia di servizi pubblici.
"Pur preannunciate dall'assessore regionale ai trasporti Giannini come 'aumento dovuto' per la necessità di adeguare agli aumenti degli indici Istat i costi previsti dai contratti di servizio in essere tra Regione e le concessionarie, lo stesso assessore prometteva interventi a favore delle categorie più deboli e un calmiere particolare a favore dei pendolari che utilizzano i mezzi di trasporto con continuità attraverso l'acquisto di titoli di viaggio come abbonamenti mensili e settimanali. Alla prova dei fatti, nessuna agevolazione risulta applicata". È quanto lamenta la Confconsumatori di Altamura attraverso una nota a firma di Michele Micunco.
"Una indiscutibile offesa e una grossolana e vergognosa azione demagogica alle spalle dei cittadini e dei pendolari pugliesi", si continua a leggere.
Ad alzare la voce in merito sono diverse associazioni, come "F.A.L…le Migliorare" (referente Marialisa Moramarco), Federconsumatori di Gravina in Puglia (Grazia Lapolla) e Federconsumatori di Matera (Giuseppe Cotugno).
La richiesta condivisa dalle parti verte su proposte migliorative: sospensione immediata degli aumenti, agevolazioni tariffarie per le fasce di reddito più basse, dietro presentazione di modello ISEE, agevolazioni tariffarie per gli studenti, agevolazioni tariffarie per chi acquista due o più abbonamenti nello stesso nucleo familiare, abbonamenti al portatore, anziché nominali, in modo da essere utilizzato da più membri della stessa famiglia e revisione della Carta Servizi nella sezione "Rimborsi".
Le associazioni firmatarie si rendono disponibili ad incontrare l'azienda e le istituzioni territorialmente competenti per gli approfondimenti delle proposte, ritenendo necessaria l'apertura di un tavolo concertativo, alla luce anche degli obblighi sociali e di legge previsti in materia di servizi pubblici.