
Cronaca
Traffico di droga nell'area murgiana, operazione della Guardia di finanza
Arresti e sequestri a Gravina. I consumatori arrivavano anche da Altamura e Matera
Altamura - venerdì 9 maggio 2025
12.50
I finanzieri della Compagnia di Altamura, guidata dal capitano Caterina Sibillo, hanno portato a termine un'operazione antidroga nell'area murgiana, con base logistica a Gravina. Sono stati arrestati tre cittadini albanesi (di cui 1 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) mentre altri tre indagati hanno l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e la misura dell'obbligo di dimora. Arrestati e indagati sono di Gravina.
L'operazione è l'epilogo di articolati approfondimenti investigativi che hanno consentito di scoprire un'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Un'attività consolidata tanto che ad essa si rivolgevano anche i consumatori di cocaina e marijuana.
L'attività investigativa è iniziata da una denuncia presentata presso gli uffici della Compagnia nei confronti di cittadini albanesi. In base all'esposto, è stata individuata un'attività di cessione di sostanze stupefacenti presso un'abitazione sita in Gravina. Quindi sono state svolte numerose attività di intercettazione sia telefoniche sia ambientali nonché attività investigativa a riscontro dei dialoghi (consistenti in attività di osservazione e pedinamento dei soggetti coinvolti) che hanno consentito di acquisire un corposo e grave quadro indiziario, propedeutico alla puntuale ricostruzione delle condotte illecite e dei differenti profili di responsabilità. Le indagini hanno permesso di procedere al sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana e, tra l'altro, un intero laboratorio per la produzione della marijuana di circa 200 mq, situato nella zona industriale di Gravina. Nel corso delle indagini è già avvenuto l'arresto in flagranza di reato di quattro italiani (quindi, il totale degli arresti è saluto a sette).
È stata acclarata in capo agli indagati la cessione reiterata di sostanza stupefacente a soggetti tossicodipendenti riconducibile a un vero e proprio programma criminoso tipico dell' associazione a delinquere. Il provvedimento cautelare in titolo è stato disposto nella fase delle indagini preliminari che necessitano, pertanto, della successiva verifica processuale in contraddittorio con la difesa.
"Gli esiti dell'attività d'indagine - si legge in un comunicato - testimoniano ancora una volta il costante e fattivo impegno della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari - DDA, nella prevenzione e repressione di condotte delittuose, come il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, che destano un particolare allarme sociale per i rischi arrecati alla salute dei cittadini e, soprattutto, delle nuove generazioni, oltre a costituire fonte di proventi illeciti che spesso vengono reintrodotti nell'economia legale a danno dei soggetti economici che operano nel rispetto delle regole".
L'operazione è l'epilogo di articolati approfondimenti investigativi che hanno consentito di scoprire un'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Un'attività consolidata tanto che ad essa si rivolgevano anche i consumatori di cocaina e marijuana.
L'attività investigativa è iniziata da una denuncia presentata presso gli uffici della Compagnia nei confronti di cittadini albanesi. In base all'esposto, è stata individuata un'attività di cessione di sostanze stupefacenti presso un'abitazione sita in Gravina. Quindi sono state svolte numerose attività di intercettazione sia telefoniche sia ambientali nonché attività investigativa a riscontro dei dialoghi (consistenti in attività di osservazione e pedinamento dei soggetti coinvolti) che hanno consentito di acquisire un corposo e grave quadro indiziario, propedeutico alla puntuale ricostruzione delle condotte illecite e dei differenti profili di responsabilità. Le indagini hanno permesso di procedere al sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana e, tra l'altro, un intero laboratorio per la produzione della marijuana di circa 200 mq, situato nella zona industriale di Gravina. Nel corso delle indagini è già avvenuto l'arresto in flagranza di reato di quattro italiani (quindi, il totale degli arresti è saluto a sette).
È stata acclarata in capo agli indagati la cessione reiterata di sostanza stupefacente a soggetti tossicodipendenti riconducibile a un vero e proprio programma criminoso tipico dell' associazione a delinquere. Il provvedimento cautelare in titolo è stato disposto nella fase delle indagini preliminari che necessitano, pertanto, della successiva verifica processuale in contraddittorio con la difesa.
"Gli esiti dell'attività d'indagine - si legge in un comunicato - testimoniano ancora una volta il costante e fattivo impegno della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari - DDA, nella prevenzione e repressione di condotte delittuose, come il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, che destano un particolare allarme sociale per i rischi arrecati alla salute dei cittadini e, soprattutto, delle nuove generazioni, oltre a costituire fonte di proventi illeciti che spesso vengono reintrodotti nell'economia legale a danno dei soggetti economici che operano nel rispetto delle regole".