
Territorio
Torrente Jesce, il tema sul tavolo di discussione della V commissione regionale
Necessari interventi risolutivi. In atto un Piano d'azione
Altamura - giovedì 23 maggio 2013
È stato affrontato in V commissione regionale il tema dell'efficienza dell'impianto di depurazione del Comune di Altamura. Si è discusso della problematica relativa alla sistemazione idraulica del torrente Jesce. Le criticità riguardano il recapito finale nel torrente – ha dichiarato il consigliere regionale Michele Ventricelli- È necessaria una verifica sul livello di depurazione delle acque e la sistemazione del canale, considerato che l'impianto di depurazione è stato terminato nel 2009 e che ad oggi non siano state individuate una adeguata progettualità, nè risorse necessarie per la realizzazione. A queste dichiarazioni si sono aggiunte le sollecitazioni del consigliere regionale Giacinto Forte considerato il contesto paesaggistico compromesso dalla presenza del canale.
Sulla questione è intervenuta l'assessore Barbanente che ha parlato di un Piano d'azione messo in atto dalla Regione in cui i diversi soggetti (ARPA, Aqp, autorità idrica e Consorzio di Bonifica), sono chiamati a concorrere al risanamento. La proposta è stata accolta dalla commissione affidando il compito al Consorzio di Bonifica di presentare all'amministrazione regionale un loro progetto, risalente al 1995, relativo all'ultimo tratto del canale Jesce di circa cinque chilometri, che se aggiornato alle esigenze attuali potrebbe essere risolutivo.
All'audizione hanno partecipato alcuni rappresentanti dei cittadini residenti nelle contrade adiacenti al torrente. Inoltre, era presente anche il sindaco Mario Stacca che è intervenuto per ribadire quanto sia improrogabile intervenire sia per la massima efficienza del depuratore sia per la definitiva sistemazione idraulica del canale di bonifica e del torrente Jesce.
Sulla questione è intervenuta l'assessore Barbanente che ha parlato di un Piano d'azione messo in atto dalla Regione in cui i diversi soggetti (ARPA, Aqp, autorità idrica e Consorzio di Bonifica), sono chiamati a concorrere al risanamento. La proposta è stata accolta dalla commissione affidando il compito al Consorzio di Bonifica di presentare all'amministrazione regionale un loro progetto, risalente al 1995, relativo all'ultimo tratto del canale Jesce di circa cinque chilometri, che se aggiornato alle esigenze attuali potrebbe essere risolutivo.
All'audizione hanno partecipato alcuni rappresentanti dei cittadini residenti nelle contrade adiacenti al torrente. Inoltre, era presente anche il sindaco Mario Stacca che è intervenuto per ribadire quanto sia improrogabile intervenire sia per la massima efficienza del depuratore sia per la definitiva sistemazione idraulica del canale di bonifica e del torrente Jesce.