
Ospedale e sanità
Tornano a protestare i due medici del 118 e monta la rabbia dei cittadini
Interrogazione ad Emiliano dai Cinque stelle e fittiani
Altamura - martedì 3 novembre 2015
17.45
Torna di prepotenza a riempire le pagine della cronaca locale la vicenda dei due medici, Francesca Mangiatordi e Francesco Pappapicco che dopo la protesta della scorsa estate e nonostante le rassicurazioni del direttore generale della Asl, Vito Montanaro su un'immediata risoluzione della vicenda, si sono visti chiudere le porte in faccia tanto dalla direzione del Perinei quanto dalla stessa direzione generale.
I due professionisti, al settimo giorno di sciopero della fame, stanno raccogliendo la solidarietà di colleghi e soprattutto dei cittadini ma ad oggi ancora nessuna risposta da chi è deputato a dare soluzioni. Un sostegno che si sta moltiplicando in queste ore anche attraverso una petizione on line che ha già superato le 600 firme, con cui si chiede il ritiro della sanzione comminata alla dottoressa Mangiatordi; l'archiviazione del procedimento disciplinare a carico del dottor Papappicco e non da ultimo si chiede "di fare piena luce sulle responsabilità del complotto ordito a loro danni". Un complotto ordito al fine di zittire i due dottori e costringerli a non gettare altre ombre sul Perinei.
La vicenda è finita per la seconda volta nelle sale del consiglio regionale a seguito di un'interrogazione presentata dai consiglieri regionali Mario Conca e Antonella Laricchia che hanno coinvolto direttamente il Governatore pugliese nonché assessore alla sanità Michele Emiliano.
"Questi due medici - dichiarano i consiglieri M5S Antonella Laricchia e Mario Conca - sono due eroi loro malgrado perché puniti per aver svolto il loro dovere di medici e cittadini. Quello della dottoressa Mangiatordi si è concluso con una censura che le impone il silenzio per le prossime segnalazioni che riscontrerà. I due provvedimenti del dottor Papappicco invece, sono ancora un enigma: il secondo è stato ritirato qualche tempo dopo l'inizio dello sciopero della fame, il primo è ancora in piedi. Perché?" chiedono i due consiglieri.
"Nella nostra interrogazione - continuano Laricchia e Conca - chiediamo al presidente di intervenire riabilitando i medici e sanzionando, invece, chi ha ordito questo complotto nei loro confronti. Inoltre chiediamo se non ritenga opportuno attivare un servizio di 'Whistleblowing' presso le ASL, attraverso il quale i dipendenti possano anonimamente segnalare le anomalie riscontrate durante l'attività lavorativa. Emiliano dia subito una risposta a queste persone e alla nostra interrogazione. Auspichiamo - concludono - che dal prossimo consiglio utile in cui si parla di Sanità non diserti l'aula".
Oltre ai Cinque stelle anche Ignazio Zullo in mattinata ha inviato una richiesta di chiarimenti indirizzata al direttore Vito Montanaro e allo stesso Emiliano: "Sulla vicenda dei due dottori Francesca Mangiatordi e Francesco Pappapicco siamo già intervenuti in tempi non sospetti quando la sensazione che i due operatori sanitari fossero stati presi di mira dalla direzione per aver svelato a qualche giornalista le pecche di un servizio ospedaliero non degno di questo nome, schierandoci al loro fianco e chiedendo chiarezza sulla loro vicenda. Oggi non vogliamo entrare nel merito delle vicende che sono all'esame della Asl e dei vertici della sanità pugliese, vogliamo che però il presidente Emiliano non resti indifferente a ciò che sta avvenendo nell'ospedale della Murgia".
Parole che si mescolano con le tante domande che i cittadini stanno inviando al presidente Emiliano nella speranza di ottenere quanto prima risposte sul futuro dei due medici.
I due professionisti, al settimo giorno di sciopero della fame, stanno raccogliendo la solidarietà di colleghi e soprattutto dei cittadini ma ad oggi ancora nessuna risposta da chi è deputato a dare soluzioni. Un sostegno che si sta moltiplicando in queste ore anche attraverso una petizione on line che ha già superato le 600 firme, con cui si chiede il ritiro della sanzione comminata alla dottoressa Mangiatordi; l'archiviazione del procedimento disciplinare a carico del dottor Papappicco e non da ultimo si chiede "di fare piena luce sulle responsabilità del complotto ordito a loro danni". Un complotto ordito al fine di zittire i due dottori e costringerli a non gettare altre ombre sul Perinei.
La vicenda è finita per la seconda volta nelle sale del consiglio regionale a seguito di un'interrogazione presentata dai consiglieri regionali Mario Conca e Antonella Laricchia che hanno coinvolto direttamente il Governatore pugliese nonché assessore alla sanità Michele Emiliano.
"Questi due medici - dichiarano i consiglieri M5S Antonella Laricchia e Mario Conca - sono due eroi loro malgrado perché puniti per aver svolto il loro dovere di medici e cittadini. Quello della dottoressa Mangiatordi si è concluso con una censura che le impone il silenzio per le prossime segnalazioni che riscontrerà. I due provvedimenti del dottor Papappicco invece, sono ancora un enigma: il secondo è stato ritirato qualche tempo dopo l'inizio dello sciopero della fame, il primo è ancora in piedi. Perché?" chiedono i due consiglieri.
"Nella nostra interrogazione - continuano Laricchia e Conca - chiediamo al presidente di intervenire riabilitando i medici e sanzionando, invece, chi ha ordito questo complotto nei loro confronti. Inoltre chiediamo se non ritenga opportuno attivare un servizio di 'Whistleblowing' presso le ASL, attraverso il quale i dipendenti possano anonimamente segnalare le anomalie riscontrate durante l'attività lavorativa. Emiliano dia subito una risposta a queste persone e alla nostra interrogazione. Auspichiamo - concludono - che dal prossimo consiglio utile in cui si parla di Sanità non diserti l'aula".
Oltre ai Cinque stelle anche Ignazio Zullo in mattinata ha inviato una richiesta di chiarimenti indirizzata al direttore Vito Montanaro e allo stesso Emiliano: "Sulla vicenda dei due dottori Francesca Mangiatordi e Francesco Pappapicco siamo già intervenuti in tempi non sospetti quando la sensazione che i due operatori sanitari fossero stati presi di mira dalla direzione per aver svelato a qualche giornalista le pecche di un servizio ospedaliero non degno di questo nome, schierandoci al loro fianco e chiedendo chiarezza sulla loro vicenda. Oggi non vogliamo entrare nel merito delle vicende che sono all'esame della Asl e dei vertici della sanità pugliese, vogliamo che però il presidente Emiliano non resti indifferente a ciò che sta avvenendo nell'ospedale della Murgia".
Parole che si mescolano con le tante domande che i cittadini stanno inviando al presidente Emiliano nella speranza di ottenere quanto prima risposte sul futuro dei due medici.