
Territorio
Terreni agricoli ai giovani, ad Altamura solo 1.079 mq
Imu, i Forconi chiedono 60 giorni di proroga ai sindaci
Altamura - sabato 14 febbraio 2015
450, 369 e 260 mq, per un totale di 1.079 mq.
Queste le dimensioni dei terreni agricoli o a vocazione agricola, da affidare in concessione agli under quaranta - singoli o in cooperativa - con priorità a quelli di primo insediamento assegnati in tutto ad Altamura. Tra gli oltre 200 mila metri quadrati di uliveti, ficheti e vigneti, gli appezzamenti, dislocati lungo il percorso del tratturo Melfi-Castellaneta, rientrano nell'ambito della legge regionale, "Disposizioni per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contrastare l'abbandono ed il consumo dei suoli agricoli", approvata nel 2014.
"La superficie giusta per costruire una cuccia e piantare un centinaio di piante di pomodori. Una barzelletta praticamente", è il commento sarcastico del consigliere comunale di FdI Nicola Loizzo.
Un modo per incentivare un ritorno all'antica vocazione agraria e sfruttare risorse inutilizzate a fini produttivi, offrendo "concrete occasioni occupazionali", così aveva commentato Leonardo Di Gioia, assessore al Demanio della Regione, ma almeno nella nostra città l'entità dei terreni è davvero esigua, e riguarda tre lotti, rispettivamente localizzati ai fogli di mappa 200 (part. 126), 216 (part. 380) e 240. "È la solita trovata del periodo elettorale – continua Loizzo e questa situazione non è solo per il comune di Altamura ma è per tutte le comunità pugliesi. Infatti questo bando rende disponibili circa 180 ettari per tutta la Puglia: appena qualche migliaio di metri per comune. Superfici che non so se fanno ridere o piangere, ma una cosa è certa: serviranno a qualcuno per dire che qualcosa per i giovani è stata fatta".
Proprio ieri, intanto, scadeva il termine ufficiale per il pagamento della contestata Imu agricola, su cui il Tar si pronuncerà definitivamente il 17 giugno. Per Altamura, classificato come comune parzialmente montano, ricadono nella fattispecie i terreni agricoli, anche non coltivati, se posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Una circolare ministeriale ha precisato che non rientrano nell'esenzione i terreni concessi in affitto o comodato se posseduti da soggetti che non siano imprenditori agricoli coltivatori diretti.
Sul tema interviene anche il movimento dei Forconi regionale, che denuncia come "Alcuni sindaci che invece hanno fretta di incassare si sono inventati le sanzioni illegittime". E continuano: "Non pensiamo sia questo il modo corretto di gestire una questione delicata che si materializza con l'ennesima imposta ingiusta del governo centrale, in un momento così grave per l'economia, soprattutto agricola, che giornalmente subisce danni dagli accordi europei e dalla contraffazione dei prodotti".
Di qui la richiesta dei Forconi ai sindaci: "Spostino in avanti ufficialmente il pagamento e dichiarino ufficialmente che nessuna sanzione è dovuta. Mettano subito a conoscenza i cittadini che i 60 giorni di proroga non prevedono alcuna sanzione, così come prevede lo statuto dei contribuenti nel caso di situazioni poco chiare, considerando tra l'altro che ancora si attende una sentenza dal Tar fissata per il 18 febbraio, che potrebbe ancora prorogare o addirittura annullare il pagamento dell'imposta".
Queste le dimensioni dei terreni agricoli o a vocazione agricola, da affidare in concessione agli under quaranta - singoli o in cooperativa - con priorità a quelli di primo insediamento assegnati in tutto ad Altamura. Tra gli oltre 200 mila metri quadrati di uliveti, ficheti e vigneti, gli appezzamenti, dislocati lungo il percorso del tratturo Melfi-Castellaneta, rientrano nell'ambito della legge regionale, "Disposizioni per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contrastare l'abbandono ed il consumo dei suoli agricoli", approvata nel 2014.
"La superficie giusta per costruire una cuccia e piantare un centinaio di piante di pomodori. Una barzelletta praticamente", è il commento sarcastico del consigliere comunale di FdI Nicola Loizzo.
Un modo per incentivare un ritorno all'antica vocazione agraria e sfruttare risorse inutilizzate a fini produttivi, offrendo "concrete occasioni occupazionali", così aveva commentato Leonardo Di Gioia, assessore al Demanio della Regione, ma almeno nella nostra città l'entità dei terreni è davvero esigua, e riguarda tre lotti, rispettivamente localizzati ai fogli di mappa 200 (part. 126), 216 (part. 380) e 240. "È la solita trovata del periodo elettorale – continua Loizzo e questa situazione non è solo per il comune di Altamura ma è per tutte le comunità pugliesi. Infatti questo bando rende disponibili circa 180 ettari per tutta la Puglia: appena qualche migliaio di metri per comune. Superfici che non so se fanno ridere o piangere, ma una cosa è certa: serviranno a qualcuno per dire che qualcosa per i giovani è stata fatta".
Proprio ieri, intanto, scadeva il termine ufficiale per il pagamento della contestata Imu agricola, su cui il Tar si pronuncerà definitivamente il 17 giugno. Per Altamura, classificato come comune parzialmente montano, ricadono nella fattispecie i terreni agricoli, anche non coltivati, se posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Una circolare ministeriale ha precisato che non rientrano nell'esenzione i terreni concessi in affitto o comodato se posseduti da soggetti che non siano imprenditori agricoli coltivatori diretti.
Sul tema interviene anche il movimento dei Forconi regionale, che denuncia come "Alcuni sindaci che invece hanno fretta di incassare si sono inventati le sanzioni illegittime". E continuano: "Non pensiamo sia questo il modo corretto di gestire una questione delicata che si materializza con l'ennesima imposta ingiusta del governo centrale, in un momento così grave per l'economia, soprattutto agricola, che giornalmente subisce danni dagli accordi europei e dalla contraffazione dei prodotti".
Di qui la richiesta dei Forconi ai sindaci: "Spostino in avanti ufficialmente il pagamento e dichiarino ufficialmente che nessuna sanzione è dovuta. Mettano subito a conoscenza i cittadini che i 60 giorni di proroga non prevedono alcuna sanzione, così come prevede lo statuto dei contribuenti nel caso di situazioni poco chiare, considerando tra l'altro che ancora si attende una sentenza dal Tar fissata per il 18 febbraio, che potrebbe ancora prorogare o addirittura annullare il pagamento dell'imposta".