
La città
Tasse e tributi ad Altamura: perché il recupero è affidato ad Equitalia?
Stacca risponde a M5S
Altamura - venerdì 21 febbraio 2014
18.37
"Irregolarità circa l'affidamento dell'incarico ad Equitalia da parte del Comune di Altamura, del servizio di recupero crediti da tasse e tributi comunali evasi. Alto è il sospetto che l'incarico sia stato ereditato da vecchie convenzioni e affidamenti diretti, senza indizione di alcuna gara. Se tanto fosse comprovato, grave ed illegittima sarebbe tale situazione".
Sono le considerazioni affidate ad una nota scritta e diffusa su un foglio informativo, "Reset", dal Movimento 5 Stelle.
Di contro, arrivano le chiarificazioni da parte del sindaco Mario Stacca: "Il recupero delle tasse e delle imposte locali evase è gestito direttamente dal Comune, con il supporto esterno di una società di servizi che, con determinazione dirigenziale n. 786 del 26/07/2013, si è aggiudicata una gara di rilievo comunitario, pubblicata per 60 gg, tra gli altri, sul bollettino ufficiale della Comunità Europea, e che ha iniziato ad operare, a seguito della sottoscrizione del relativo contratto, in data 7 Ottobre 2013, con la consegna formale del servizio. Va evidenziato in proposito come la società supporta il Comune attraverso la creazione ed aggiornamento continuo di una banca dati informatica unitaria di tutti i tributi comunali, ma che tutta l'attività di gestione è rimessa esclusivamente al dirigente, ai funzionari ed ai dipendenti dell'Ente: pertanto, gli avvisi di pagamento bonario o di accertamento dei tributi sono sottoscritti dai funzionari del Comune e le somme riscosse a seguito di tale attività sono versate direttamente alla Tesoreria comunale".
Il sindaco precisa che il ruolo della società Equitalia è limitato alla fase del recupero, in via coattiva, di imposte e tasse che non sono state versate dai contribuenti, anche dopo l'emissione di avvisi di accertamento o di pagamento bonari da parte del Comune. Una fase autorizzata, negli ultimi anni, da una lunga serie di provvedimenti normativi che hanno, di volta in volta, prorogato il termine ultimo fissato per la cessazione della collaborazione di Equitalia con i Comuni.
E le precisazioni vertono anche sulla data ultima consentita per il ricorso ai servizi della società Equitalia, non già 31.12.2011, come evidenziato dal M5S, ma soggetta a proroghe, fino al 31/12/2014 (dall'art. 1, comma 610, della L. 27 dicembre 2013, n. 147, Legge di stabilità 2014).
"Le proroghe – si legge nella nota diffusa dal Palazzo di città - sono motivate dal fatto che, allo stato attuale, l'unica alternativa ad Equitalia, per richiedere ai cittadini morosi il versamento di tributi che gli stessi rifiutano di effettuare, nonostante le richieste ed i solleciti da parte degli uffici comunali – dopo, peraltro, che sono decorsi i termini di eventuali impugnazioni o richieste di annullamento di richieste ritenute illegittime da parte dei contribuenti - è rappresento dal ricorso alle ingiunzioni fiscali, strumento simile ai decreti ingiuntivi. Il Comune, però, qualora volesse gestire in proprio la riscossione coattiva a mezzo ingiunzione fiscale, dovrebbe dotarsi di una serie di figure professionali oggi indisponibili (ufficiali della riscossione, avvocati con preparazione specifica, messi notificatori, personale di segreteria, ecc.) che però, a causa dei fortissimi limiti alle assunzioni, non è possibile, allo stato attuale, assumere. Si pensi che la spesa del personale del Comune si è ridotta da 10,1 Mln di Euro nel 2009 a 9.3 Mln nel 2013".
Come affrontare, dunque, tali limitazioni? "Alcune amministrazioni locali hanno inteso ricorrere a società private in alternativa ad Equitalia, a cui hanno affidato la riscossione coattiva dei tributi. Basta leggere i giornali per rendersi conto dei risultati (vedi ad esempio la vicenda Tributi Italia): cittadini vessati da richieste stratosferiche di spese legali, somme incassate sui conti delle società e mai riversate al Comune, inchieste della magistratura, ecc. E' questa la strada dove il M5S vorrebbe portare i cittadini altamurani?".
Sono le considerazioni affidate ad una nota scritta e diffusa su un foglio informativo, "Reset", dal Movimento 5 Stelle.
Di contro, arrivano le chiarificazioni da parte del sindaco Mario Stacca: "Il recupero delle tasse e delle imposte locali evase è gestito direttamente dal Comune, con il supporto esterno di una società di servizi che, con determinazione dirigenziale n. 786 del 26/07/2013, si è aggiudicata una gara di rilievo comunitario, pubblicata per 60 gg, tra gli altri, sul bollettino ufficiale della Comunità Europea, e che ha iniziato ad operare, a seguito della sottoscrizione del relativo contratto, in data 7 Ottobre 2013, con la consegna formale del servizio. Va evidenziato in proposito come la società supporta il Comune attraverso la creazione ed aggiornamento continuo di una banca dati informatica unitaria di tutti i tributi comunali, ma che tutta l'attività di gestione è rimessa esclusivamente al dirigente, ai funzionari ed ai dipendenti dell'Ente: pertanto, gli avvisi di pagamento bonario o di accertamento dei tributi sono sottoscritti dai funzionari del Comune e le somme riscosse a seguito di tale attività sono versate direttamente alla Tesoreria comunale".
Il sindaco precisa che il ruolo della società Equitalia è limitato alla fase del recupero, in via coattiva, di imposte e tasse che non sono state versate dai contribuenti, anche dopo l'emissione di avvisi di accertamento o di pagamento bonari da parte del Comune. Una fase autorizzata, negli ultimi anni, da una lunga serie di provvedimenti normativi che hanno, di volta in volta, prorogato il termine ultimo fissato per la cessazione della collaborazione di Equitalia con i Comuni.
E le precisazioni vertono anche sulla data ultima consentita per il ricorso ai servizi della società Equitalia, non già 31.12.2011, come evidenziato dal M5S, ma soggetta a proroghe, fino al 31/12/2014 (dall'art. 1, comma 610, della L. 27 dicembre 2013, n. 147, Legge di stabilità 2014).
"Le proroghe – si legge nella nota diffusa dal Palazzo di città - sono motivate dal fatto che, allo stato attuale, l'unica alternativa ad Equitalia, per richiedere ai cittadini morosi il versamento di tributi che gli stessi rifiutano di effettuare, nonostante le richieste ed i solleciti da parte degli uffici comunali – dopo, peraltro, che sono decorsi i termini di eventuali impugnazioni o richieste di annullamento di richieste ritenute illegittime da parte dei contribuenti - è rappresento dal ricorso alle ingiunzioni fiscali, strumento simile ai decreti ingiuntivi. Il Comune, però, qualora volesse gestire in proprio la riscossione coattiva a mezzo ingiunzione fiscale, dovrebbe dotarsi di una serie di figure professionali oggi indisponibili (ufficiali della riscossione, avvocati con preparazione specifica, messi notificatori, personale di segreteria, ecc.) che però, a causa dei fortissimi limiti alle assunzioni, non è possibile, allo stato attuale, assumere. Si pensi che la spesa del personale del Comune si è ridotta da 10,1 Mln di Euro nel 2009 a 9.3 Mln nel 2013".
Come affrontare, dunque, tali limitazioni? "Alcune amministrazioni locali hanno inteso ricorrere a società private in alternativa ad Equitalia, a cui hanno affidato la riscossione coattiva dei tributi. Basta leggere i giornali per rendersi conto dei risultati (vedi ad esempio la vicenda Tributi Italia): cittadini vessati da richieste stratosferiche di spese legali, somme incassate sui conti delle società e mai riversate al Comune, inchieste della magistratura, ecc. E' questa la strada dove il M5S vorrebbe portare i cittadini altamurani?".