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La città
Tares: necessaria riconsiderazione della questione da parte del Comune
E' l'invito delle associazioni dei consumatori all'amministrazione
Altamura - martedì 29 ottobre 2013
10.31
Soddisfazione da parte delle associazioni imprenditoriali e dei consumatori di Altamura per l'approvazione in Senato in via definitiva (conversione in legge del D.L. n.102/2013) della non applicazione delle tariffe Tares per il 2013. Si ritorna, dunque, alla Tarsu con la sola maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato.
Giunge, di conseguenza, l'invito al comune di riconsiderare l'intera questione e di tracciare le linee di una riforma del sistema di raccolta dei rifiuti "meno costoso e più efficiente": "Il ritorno alla Tarsu - scrivono in una nota congiunta le associazioni Confesercenti, Confcommercio, CNA, Confartigianato, Coldiretti e Confconsumatori - riguarda comunque il solo 2013. Per questo bisogna immediatamente guardare avanti e affrontare complessivamente il tema del finanziamento del servizio rifiuti e soprattutto dei suoi costi. La maggioranza del Consiglio Comunale del 24 ottobre, concentrato sui piccoli aggiustamenti ed emendamenti proposti da vari gruppi all'interno della logica Tares, non avendo voluto ascoltare le rimostranze delle nostre associazioni, oltre ad avere segnato una pericolosa distanza tra il palazzo e l'economia reale della città, rischiava di dimenticare il vero problema: quello del costo del servizio in sé".
Giunge, di conseguenza, l'invito al comune di riconsiderare l'intera questione e di tracciare le linee di una riforma del sistema di raccolta dei rifiuti "meno costoso e più efficiente": "Il ritorno alla Tarsu - scrivono in una nota congiunta le associazioni Confesercenti, Confcommercio, CNA, Confartigianato, Coldiretti e Confconsumatori - riguarda comunque il solo 2013. Per questo bisogna immediatamente guardare avanti e affrontare complessivamente il tema del finanziamento del servizio rifiuti e soprattutto dei suoi costi. La maggioranza del Consiglio Comunale del 24 ottobre, concentrato sui piccoli aggiustamenti ed emendamenti proposti da vari gruppi all'interno della logica Tares, non avendo voluto ascoltare le rimostranze delle nostre associazioni, oltre ad avere segnato una pericolosa distanza tra il palazzo e l'economia reale della città, rischiava di dimenticare il vero problema: quello del costo del servizio in sé".