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La città

Suolo Rossi, ritorna dopo dieci anni la questione

Enzo Colonna ricorda la cronistoria. Intanto il Comune chiarisce: "L'amministrazione non vuole cementificare"

Le deliberazioni adottate negli ultimi giorni dalla Giunta Stacca relative alla "cementificazione" del "suolo Rossi", conosciuto come "parco degli ulivi", in via La Carrera, hanno fatto molto discutere. Come ricorda in una nota il consigliere comunale Enzo Colonna, già dieci anni fa, fu presentato un "progetto di struttura polifunzionale" da realizzare in quell'area tipizzata dal piano regolatore come F1. Le contestazioni all'epoca bloccarono la realizzazione (furono annullati gli atti della commissione edilizia, febbraio 2003, nel mese di luglio la questione passò al Tar che a settembre condannò il Comune).

Oggi, la Giunta Stacca è tornata sulla questione con due deliberazioni: la n. 80 del 14 giugno 2013 che ha dato il via libera alla realizzazione di una struttura polifunzionale disposta su più livelli da adibire a centro servizi sociale-culturale, per una volumetria complessiva di mc. 20.756,04 e la n. 81 del 14 giugno 2013 per la realizzazione di un edificio da adibire a scuola per la danza e attività terapeutiche, con volumetria complessiva è di mc. 3.039,6, prevedendo l'individuazione di un'area di mq. 442,15 pari a circa il 43% dell'intero lotto a disposizione dell'amministrazione. In totale, la volumetria destinata ad essere realizzata nella zona è pari a mc. 23.795,64.

"Entrambi gli interventi – rimarca il consigliere - ricadono in aree tipizzate come F1. Trattandosi di zone destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale, è necessario verificare preliminarmente se gli interventi proposti dai privati rispondano a tale interesse". Dieci anni fa Enzo Colonna suggerì di definire un accordo con i proprietari che prevedesse il trasferimento dei diritti edificatori esistenti e riconosciuti dal piano regolatore su area diversa da individuare a fronte della definitiva sistemazione a verde e cessione al Comune del cosiddetto "parco degli ulivi di via IV Novembre". Una operazione, ad un tempo, di trasferimento dei diritti edificatori già insistenti nell'area (quasi 24.000 mc) e di compensazione urbanistica in piena regola. Oggi, si può pensare, secondo le parole del consigliere, ad aree periferiche in espansione, come Trentacapilli, Parco San Giuliano.

"I governi cittadini – continua Colonna - non articolano un pensiero, una proposta, una soluzione alternativa. Si impiccano ad un Sì o ad un No. Il nostro "NO", dunque, è soprattutto una netta presa di distanza rispetto a tutto quello che non si è fatto, non si è tentato e non si è sperimentato in questo decennio. Continuiamo a ribadire che tra i "sì" e i "no" vi sono territori immensi, tutti da esplorare, da battere, da inventare, sempre coinvolgendo i cittadini nelle decisioni. Questo è il compito, anzi il dovere della Politica".
E chiosa: "Allora insistiamo: altre soluzioni, altre strade, ci sono!".

Intanto, ecco giungere dal Palazzo di città una nota in merito: "Innanzitutto, va chiarito che l'area è di proprietà privata. Tutti gli atti amministrativi di Giunta propedeutici alla possibilità che i privati potessero intervenire in quanto legittimamente proprietari sono stati realizzati con l'Amministrazione di centrosinistra del sindaco Popolizio (vedi delibere n. 336 del 12.08.2003 e n. 397 del 31.07.2004). Con le ultime delibere l'Amministrazione ha dovuto prendere atto di un interesse legittimo riconosciuto in capo alle ditte proponenti nel realizzare gli interventi. La proprietà privata è un diritto costituzionale. […] Tuttavia, sia chiaro che l'Amministrazione non vuole cementificare l'area. Infatti è stato proposto alle ditte proponenti di delocalizzare tali volumi, riconosciuti per diritto dal PRG ai privati proprietari, in altra area di loro proprietà o, se necessario, messa a disposizione dall'Amministrazione".

Foto di Enzo Colonna
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