
La città
Strutture sportive di città, carenze inaccettabili
I GD accusano, l'Amministrazione risponde. "Ancora non si sa a quale assessore rivolgersi"
Altamura - venerdì 25 gennaio 2013
9.37
Parte con una amara considerazione sulle deleghe ancora non assegnate agli assessori in carica, un comunicato stampa dei Giovani Democratici. "Non si sa a quale assessore rivolgersi in caso di necessità", affermano. E nel caso specifico si sarebbero rivolti all'assessore allo Sport. La lamentela espressa dai GD riguarda, appunto, il mondo sportivo altamurano.
Un numero elevato di associazioni sportive dovrebbe corrispondere ad un ampio impiego delle strutture per consentire allenamenti e gare. Ma, a detta dei Giovani, la chiusura dei palazzetti, a seguito di una manovra di risparmio, è stata anticipata di un'ora e mezza rispetto all'anno scorso. E su questo punto, pronta è la risposta dal Palazzo di città: "I palazzetti sono aperti negli orari in cui le strutture sono presidiate dai custodi. Si è ritenuto di non prolungare gli orari perché, purtroppo, in passato si sono verificati disservizi e danni alle strutture quando non c'erano i custodi".
Ma i Gd affondano il loro coltello nella piaga delle cattive condizioni di manutenzione delle strutture sportive: campi allagati quando piove e spogliatoi impraticabili. Si aggiunge il degrado della parte interna del palazzetto in via Piccinni, di più recente costruzione: "il gruppo elettrogeno che dovrebbe servire per fornire elettricità alla struttura in caso di blackout non è operativo e chi dovrebbe avere la responsabilità di attivarlo non è in grado di farlo, creando notevoli disagi".
Pesanti sono le accuse mosse contro l'Amministrazione che fa "un uso clientelare delle strutture sportive non prevedendo più un custode utile alle associazioni in caso di emergenza, ma facendo contratti da 72 ore per poter accontentare un po' tutti coloro i quali avevano ricevuto delle promesse dal sindaco Stacca in campagna elettorale".
E concludono: "le associazioni continuano a pagare regolarmente il ticket e l'amministrazione incassa senza muovere un dito".
L'Amministrazione ha inteso rispondere alla missiva precisando ed elencando gli interventi effettuati all'impiantistica sportiva di città: stadio "D'Angelo" ( adeguamenti per 450mila euro), palazzetto in contrada Pacciarella (ristrutturazione in corso), campo "Cagnazzi" (adeguamenti per 150mila euro), realizzazione di palestre per le scuole "S. G. Bosco", "Padre Pio" e "IX Novembre". Nella lista, anche gli interventi in programma. Occasione colta dal Comune per sottolineare lo stato indecente delle strutture ereditato da passate amministrazioni, come quella, seppur breve, del centrosinistra.
Inoltre, una nota sull'uso clientelare dei custodi: "Gli operatori sono stati selezionati tramite il bando pubblico per i "Buoni Lavoro". C'è una graduatoria, quindi non c'è alcun uso clientelare come spesso invece veniva fatto in passato da altre Amministrazioni".
Un numero elevato di associazioni sportive dovrebbe corrispondere ad un ampio impiego delle strutture per consentire allenamenti e gare. Ma, a detta dei Giovani, la chiusura dei palazzetti, a seguito di una manovra di risparmio, è stata anticipata di un'ora e mezza rispetto all'anno scorso. E su questo punto, pronta è la risposta dal Palazzo di città: "I palazzetti sono aperti negli orari in cui le strutture sono presidiate dai custodi. Si è ritenuto di non prolungare gli orari perché, purtroppo, in passato si sono verificati disservizi e danni alle strutture quando non c'erano i custodi".
Ma i Gd affondano il loro coltello nella piaga delle cattive condizioni di manutenzione delle strutture sportive: campi allagati quando piove e spogliatoi impraticabili. Si aggiunge il degrado della parte interna del palazzetto in via Piccinni, di più recente costruzione: "il gruppo elettrogeno che dovrebbe servire per fornire elettricità alla struttura in caso di blackout non è operativo e chi dovrebbe avere la responsabilità di attivarlo non è in grado di farlo, creando notevoli disagi".
Pesanti sono le accuse mosse contro l'Amministrazione che fa "un uso clientelare delle strutture sportive non prevedendo più un custode utile alle associazioni in caso di emergenza, ma facendo contratti da 72 ore per poter accontentare un po' tutti coloro i quali avevano ricevuto delle promesse dal sindaco Stacca in campagna elettorale".
E concludono: "le associazioni continuano a pagare regolarmente il ticket e l'amministrazione incassa senza muovere un dito".
L'Amministrazione ha inteso rispondere alla missiva precisando ed elencando gli interventi effettuati all'impiantistica sportiva di città: stadio "D'Angelo" ( adeguamenti per 450mila euro), palazzetto in contrada Pacciarella (ristrutturazione in corso), campo "Cagnazzi" (adeguamenti per 150mila euro), realizzazione di palestre per le scuole "S. G. Bosco", "Padre Pio" e "IX Novembre". Nella lista, anche gli interventi in programma. Occasione colta dal Comune per sottolineare lo stato indecente delle strutture ereditato da passate amministrazioni, come quella, seppur breve, del centrosinistra.
Inoltre, una nota sull'uso clientelare dei custodi: "Gli operatori sono stati selezionati tramite il bando pubblico per i "Buoni Lavoro". C'è una graduatoria, quindi non c'è alcun uso clientelare come spesso invece veniva fatto in passato da altre Amministrazioni".