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Economia

Strategia di sviluppo imprenditoriale: corsa agli incentivi economici

La Regione ha presentato i risultati finora raggiunti

Si è svolto a Bari, nella Fiera del Levante, una giornata informativa sulla strategia della Regione Puglia per lo sviluppo delle imprese.

Al 31 agosto 2025 si registrano sulla programmazione 2021-2027 già 2700 progetti imprenditoriali presentati che prevedono investimenti per circa 3,5 miliardi di euro e il coinvolgimento di 2766 aziende; l'architettura delle opportunità è stata adeguata al mutato scenario normativo, economico e sociale ed è in grado di accompagnare le imprese a intraprendere il percorso verso la trasformazione digitale, l'internazionalizzazione, la transizione ecologica ed energetica, nonché lo sviluppo delle competenze.

L'avviso Contratti di Programma, rivolto alle grandi imprese, con il coinvolgimento obbligatorio di PMI o start up per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica, ha visto presentare fin ad oggi già 28 iniziative (di cui 4 promosse da imprese estere) che hanno complessivamente coinvolto 79 aziende.
Per l'avviso PIA "PIA – Programmi Integrati di Agevolazione" rivolto alle PMI per investimenti in ricerca e sviluppo che trainano l'innovazione, l'internazionalizzazione e la formazione dei dipendenti sono state presentate 273 iniziative, con il coinvolgimento di 288 imprese.

Sull'avviso MINIPIA, rivolto alle micro e piccole imprese, per sostenere i progetti di ammodernamento e/o ampliamento del proprio business passando necessariamente attraverso un progetto di innovazione, sono state presentate 870 iniziative da altrettante aziende. Emerge un quadro in cui l'innovazione è declinata in maniera sempre più incisiva, non più appannaggio delle sole realtà imprenditoriali più strutturate ma anche delle micro e piccole imprese, che ben comprendono il loro ruolo chiave per generare qualità e fortificare il processo di crescita.

Per NIDI – "Nuove iniziative d'impresa", lo strumento di agevolazione che sostiene l'autoimpiego di persone che hanno difficoltà ad accedere al mondo del lavoro, come giovani, donne, disoccupati, lavoratori in procinto di perdere il posto, sono state presentate 1166 iniziative. La misura è attiva dal 2014 sulla programmazione 2007-2013 ed è stata riproposta sulle programmazioni 2014-2020 e 2021-2027. In questi 15 anni solo su NIDI sono stati concessi aiuti per oltre 200 milioni di euro che hanno consentito l'avvio di oltre 3.300 imprese, dando l'opportunità di autoimpiego a circa 5.000 persone, precedentemente in condizioni di svantaggio lavorativo. Dal 2022 lo strumento ha recepito e attuato quanto previsto dalla DGR 15 settembre 2021, n. 1466, "Approvazione del documento strategico Agenda di genere. La Strategia Regionale per la Parità di Genere in Puglia", caratterizzandosi per aiuti differenziati a seconda della composizione della compagine e delle caratteristiche dell'impresa, per renderli adeguati alle specifiche esigenze dell'impresa proponente. In particolare, per le compagini più deboli (interamente giovanili o femminili) si prevede un'intensità di aiuto pari al 100% e un contributo a fondo perduto che può arrivare al 75% con l'accompagnamento gratuito di ARTI. I dati, a partire dalla modifica del 2022, evidenziano una significativa partecipazione femminile, peraltro con una qualità elevata, testimoniata dalla percentuale di domande ammesse superiore rispetto a quelle presentate. Nel periodo 2021-2027, a partire da dicembre 2023 fino a luglio 2025, a fronte di 1.116 domande presentate, 338 sono state già ammesse di cui 197 imprese femminili per un totale agevolazioni 18.071.614 milioni.

193 aziende hanno presentato domanda su TecnoNidi, che si rivolge alle startup tecnologiche e alle imprese che investono in ricerca e sviluppo e che attraverso l'avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all'introduzione di nuove soluzioni produttive. E' da sottolineare che su queste domande ben il 60% perviene da fuori Puglia (Lombardia, Lazio, Toscana, Piemonte, Campania, Sicilia, Marche, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Spagna), confermando nei numeri l'attrattività del territorio pugliese per chi voglia avviare una nuova impresa innovativa.
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