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Territorio

Parco Alta Murgia, salubrità dell'ambiente

Lo stabilisce uno studio condotto dall'Ente e dal Laboratorio Università Salerno. "Scrigno di biodiversità a livello europeo"

Uno studio sulle raccolte d'acqua integrato dalle peculiarità biologiche ed ambientali degli stagni presenti nei confini del Parco. È il lavoro condotto dal Laboratorio di Zoogeografia e Fauna – Di.S.Te.B.A. dell'Università del Salento e dall'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Il progetto di ricerca, appena conclusosi, ha il titolo "Stagni temporanei del Parco Nazionale dell'Alta Murgia: peculiarità biologiche".

"Le notevoli rilevanze faunistiche ed ecologiche degli stagni temporanei, meritevoli di ulteriori e più specifici approfondimenti, - si legge in un comunicato- erano già emerse durante la fase preliminare degli studi".

Sono state effettuate le analisi chimiche dell'acqua che comprendono durezza (in termini di carbonato di calcio), ammoniaca, nitriti, nitrati, fosfati, cromo esavalente, ferro, nichel, zinco, manganese e rame. Per alcuni siti (considerati a rischio inquinamento) sono state effettuate analisi per il rilevamento dei pesticidi.

Ecco le conclusioni del lavoro: "Gli esiti negativi per la presenza di pesticidi ed i valori misurati per le variabili ambientali (comprese le concentrazioni di alcuni metalli pesanti e di composti inorganici) indicano una generale assenza di contaminazioni negli ecosistemi acquatici all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia confermandone la salubrità dell'ambiente naturale che rende il Parco uno scrigno di biodiversità a livello europeo".
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