
La città
Si alle isole ecologiche ma lontano dal centro abitato
Cittadini e politici avanzano proposte ma dalla giunta comunale nessuna rispsota
Altamura - martedì 14 luglio 2015
9.22
E' iniziata puntuale e composta la protesta dei residenti di Via Carpentino e Zona Formica, quest'ultima, non a caso, scelta come punto d'incontro per la manifestazione, quasi a sottolineare l'inadeguatezza della scelta presa dalla giunta comunale che ha deciso di realizzare le isole ecologiche pochi passi da un parco pubblico.
Presenti all'incontro molti cittadini, tanti gli sportivi affezionati al parco e soprattutto diversi imprenditori della zona che per primi si sono opposti alle decisioni della giunta Forte minacciando addirittura di trasferire le proprie aziende nei paesi limitrofi.
"Oltre al danno stiamo subendo la beffa. Abbiamo acquistato queste aree a prezzo pieno, non alla tariffa prestabilita per i suoli destinati ad area commerciale-artigianale e adesso ci vediamo costruire delle discariche, così vanificheremo molti degli sforzi fatti" lamentano alcuni imprenditori.
Gli amanti dello sport, dal canto loro, sottolineano quanto la zona sia, già di per sé, inadeguata e di come attraverso questa nuova imposizione sarebbe resa totalmente impraticabile. "Quali saranno i luoghi in cui potremo praticare sport, come si garantisce la buona salute dei cittadini?".
Ma la manifestazione non è stata solo occasione di protesta ma anche e soprattutto di proposta.
Diversi gli esponenti delle forze politiche che hanno risposto all'invito e molti di loro hanno aperto piccole arene di discussione permettendo, così, ai cittadini di avere chiarimenti e di far sentire la propria voce.
"Avevamo sollecitato anche il sindaco Giacinto Forte", constatano, delusi, i presenti. Difatti, molti di loro avrebbero voluto chiedere le motivazioni di un così ingiustificato dietro-front rispetto a quanto dichiarato nei giorni scorsi e, perché no, avanzare delle proposte.
Molti cittadini, infatti, hanno presentato delle soluzioni alternative per l'apertura delle suddette aree. Molti sono coloro che propongono la zona di Via Carpentino, ma a ridosso del ponte e quindi più distante rispetto al centro abitato, altri propongono la Zona di Via Matera nei pressi della Cava. Tutte proposte, che risponderebbero ai requisiti necessari per l'apertura di un'isola ecologica, senza tuttavia danneggiare il quieto vivere dei cittadini, né tanto meno l'immagine della stessa città.
"Ormai le aree sono state destinate e nella migliore delle ipotesi si potrà fare un ricorso al TAR, ma siamo già in ritardo perché entro settembre le aree devono essere pronte, senza contare che di qui ai prossimi anni devono realizzarsi, per legge, molte altre isole ecologiche", hanno ribadito a più voci alcuni esponenti dell'opposizione cittadina.
Parole che però non riescono a calmare i cittadini decisi a liberarsi quanto prima dall'incubo delle isole ecologiche convinti che si tratti di discariche pubbliche.
Unica nota dolente della manifestazione l'ingombrante assenza del primo cittadino da cui, in ogni caso, i manifestanti attendono risposte.
( a cura di Maria Caterina Viscanti)
Presenti all'incontro molti cittadini, tanti gli sportivi affezionati al parco e soprattutto diversi imprenditori della zona che per primi si sono opposti alle decisioni della giunta Forte minacciando addirittura di trasferire le proprie aziende nei paesi limitrofi.
"Oltre al danno stiamo subendo la beffa. Abbiamo acquistato queste aree a prezzo pieno, non alla tariffa prestabilita per i suoli destinati ad area commerciale-artigianale e adesso ci vediamo costruire delle discariche, così vanificheremo molti degli sforzi fatti" lamentano alcuni imprenditori.
Gli amanti dello sport, dal canto loro, sottolineano quanto la zona sia, già di per sé, inadeguata e di come attraverso questa nuova imposizione sarebbe resa totalmente impraticabile. "Quali saranno i luoghi in cui potremo praticare sport, come si garantisce la buona salute dei cittadini?".
Ma la manifestazione non è stata solo occasione di protesta ma anche e soprattutto di proposta.
Diversi gli esponenti delle forze politiche che hanno risposto all'invito e molti di loro hanno aperto piccole arene di discussione permettendo, così, ai cittadini di avere chiarimenti e di far sentire la propria voce.
"Avevamo sollecitato anche il sindaco Giacinto Forte", constatano, delusi, i presenti. Difatti, molti di loro avrebbero voluto chiedere le motivazioni di un così ingiustificato dietro-front rispetto a quanto dichiarato nei giorni scorsi e, perché no, avanzare delle proposte.
Molti cittadini, infatti, hanno presentato delle soluzioni alternative per l'apertura delle suddette aree. Molti sono coloro che propongono la zona di Via Carpentino, ma a ridosso del ponte e quindi più distante rispetto al centro abitato, altri propongono la Zona di Via Matera nei pressi della Cava. Tutte proposte, che risponderebbero ai requisiti necessari per l'apertura di un'isola ecologica, senza tuttavia danneggiare il quieto vivere dei cittadini, né tanto meno l'immagine della stessa città.
"Ormai le aree sono state destinate e nella migliore delle ipotesi si potrà fare un ricorso al TAR, ma siamo già in ritardo perché entro settembre le aree devono essere pronte, senza contare che di qui ai prossimi anni devono realizzarsi, per legge, molte altre isole ecologiche", hanno ribadito a più voci alcuni esponenti dell'opposizione cittadina.
Parole che però non riescono a calmare i cittadini decisi a liberarsi quanto prima dall'incubo delle isole ecologiche convinti che si tratti di discariche pubbliche.
Unica nota dolente della manifestazione l'ingombrante assenza del primo cittadino da cui, in ogni caso, i manifestanti attendono risposte.
( a cura di Maria Caterina Viscanti)