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Si aggiravano armati nei pressi di una sala ricevimenti

Fermati tre giovani altamurani. L'arma aveva il colpo in canna

Si aggiravano armati di una pistola a bordo di una Bmw nei pressi della sala ricevimenti Masseria San Giovanni, in contrada San Giovanni, sulla S.P. Altamura-Ruvo. Tre giovani altamurani sono stati fermati ieri, intorno alle 17.30, dai Carabinieri dell'Aliquota radiomobile e della stazione di Altamura. Si tratta di Stefano Gallo, 26 anni, già noto alle forze dell'ordine, di Domenico Loré e di Vito Facendola, rispettivamente di 23 e di 22 anni ed incensurati. Le tre persone hanno anche tentato la fuga. Probabilmente, con loro, una quarta persona che è riuscita a scappare. L'accusa è di porto illegale d'arma da fuoco e munizioni da guerra.

La pistola (nella foto) è semiautomatica calibro 9x19, di fabbricazione polacca, importata clandestinamente, munita di caricatore contenente otto proiettili, uno dei quali inserito in canna e, quindi, pronta a far fuoco. L'arma riprende il modello della John M. Browning M1911, pistola d'ordinanza militare polacca risalente agli anni precedenti alla seconda Guerra mondiale. Gli esemplari prodotti per l'Esercito Polacco dal 1935 al 1939 sono di qualità superiore rispetto a quelli successivi, che furono prodotti per i nazisti. All'indomani dell'invasione della Polonia nel settembre 1939, i tedeschi portarono avanti la produzione di questo modello di pistola e lo introdussero quale arma da fuoco secondaria per l'esercito nazista, affiancandola alla pistola mitragliatrice Schmizer MP 40 9mm. Sull'esemplare sequestrato dell'arma è presente il Waffenampt (marchio di accettazione tedesco), quindi potrebbe essere stata prodotta tra la fine del 1939 e l'inizio del 1945. Le otto cartucce, marca GECO, estratte dalla camera di cartuccia e dal serbatoio/caricatore, sono di 9 mm.

Dopo una segnalazione giunta al 112, i Carabinieri si sono recati sul posto.

Nel tentativo di fuga, il conducente della Bmw ha gettato l'arma dal finestrino. I militari sono riusciti a bloccare i tre giovani, condotti poi in caserma, e a recuperare l'arma. I tre altamurani sono stati associati alla casa circondariale di Bari. L'arma, invece, è stata affidata ai militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, per accertamenti tecnico-balistici e per verificare se la stessa sia stata utilizzata per la commissione di eventi delittuosi.

Non si conosce ancora il motivo per cui i tre ragazzi girassero armati in pieno giorno. Probabilmente una rapina. I carabinieri indagano. Stefano Gallo era stato già arrestato a settembre del 2005 per il tentato omicidio di Giuseppe Iacovone, ferito al torace da cinque colpi di pistola durante un agguato. Ad agire con lui - anche se, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbe stato Gallo a sparare - anche Rocco Lagonigro, ucciso ad Altamura lo scorso 27 marzo. Gallo, nel 2004, fu arrestato a Gravina perché trovato in possesso di hashish e cocaina.
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