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La città
Seu, polemiche su Federicus e mancati controlli
La Fortis Murgia si difende
Altamura - giovedì 15 giugno 2017
"Questa comunità non merita nulla".
Gettano la spugna in casa Fortis Murgia dopo le insinuazioni, nemmeno tanto velate, sulla manifestazione Federicus celebrata lo scorso maggio e che ha richiamato ad Altamura migliaia di turisti.
Secondo i messaggi inoltrati sul social e sui sistemi di instant messaging nonché nella piazze cittadine, la contaminazione da Seu, la Sindrome emolitico-uremica che ha ucciso una bambina di 15 mesi e costretto al ricovero altri tre bambini, sarebbe partita proprio nei giorni di Federicus mentre miglia di persone affollavano la attività commerciali compresi latterie, ristoranti, gelaterie.
"A quanti parlano o intervistano senza doverosamente volersi informare diciamo che durante la VI edizione la organizzazione ha proceduto ad una selezione seria e molto accurata degli artigiani o commercianti che vendevano alimenti e bevande. Quanti autorizzati avevano i requisiti e le certificazioni previsti e hanno operato nelle condizioni di svolgere il loro delicato lavoro nel rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie. I controlli sono stati numerosi e frequenti da parte di tutte le forze dell'ordine, oltre che dei funzionari ASL. Mai come questo anno" fanno sapere dall'associazione.
"Non abbiamo voglia di continuare a lavorare generosamente e senza ritorni per una comunità che, da un lato tributa riconoscenza e dall'altro tanta infamia, o tanto sospetto, o tanta maldicenza" si legge ancora in una nota ufficiale della Fortis da dove parte l'appello rivolto alla cittadinanza ad "evitare allarmismi, evitare che da fuori il circondario ci vedano quali appestati. Abbiamo bisogno di sacrificare le nostre esigenze di modesto protagonismo o i rigurgiti di risentimento per dare luce ad una città che rimarrà piccola se non perde di individualismo, o invidia".
La Regione Puglia in questi giorni ha dichiarato concluso l'allarme accertando che dopo i casi di Altamura non esistono altri casi in giro per la Puglia. Tuttavia le polemiche restano nonostante gli sforzi profusi anche da parte del primo cittadino che in questi giorni si è speso in un tour tra caseifici e gelaterie cittadine invitando i cittadini altamurani a stare sereni.
Inviti a quanto pare caduti nel nulla.
Gettano la spugna in casa Fortis Murgia dopo le insinuazioni, nemmeno tanto velate, sulla manifestazione Federicus celebrata lo scorso maggio e che ha richiamato ad Altamura migliaia di turisti.
Secondo i messaggi inoltrati sul social e sui sistemi di instant messaging nonché nella piazze cittadine, la contaminazione da Seu, la Sindrome emolitico-uremica che ha ucciso una bambina di 15 mesi e costretto al ricovero altri tre bambini, sarebbe partita proprio nei giorni di Federicus mentre miglia di persone affollavano la attività commerciali compresi latterie, ristoranti, gelaterie.
"A quanti parlano o intervistano senza doverosamente volersi informare diciamo che durante la VI edizione la organizzazione ha proceduto ad una selezione seria e molto accurata degli artigiani o commercianti che vendevano alimenti e bevande. Quanti autorizzati avevano i requisiti e le certificazioni previsti e hanno operato nelle condizioni di svolgere il loro delicato lavoro nel rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie. I controlli sono stati numerosi e frequenti da parte di tutte le forze dell'ordine, oltre che dei funzionari ASL. Mai come questo anno" fanno sapere dall'associazione.
"Non abbiamo voglia di continuare a lavorare generosamente e senza ritorni per una comunità che, da un lato tributa riconoscenza e dall'altro tanta infamia, o tanto sospetto, o tanta maldicenza" si legge ancora in una nota ufficiale della Fortis da dove parte l'appello rivolto alla cittadinanza ad "evitare allarmismi, evitare che da fuori il circondario ci vedano quali appestati. Abbiamo bisogno di sacrificare le nostre esigenze di modesto protagonismo o i rigurgiti di risentimento per dare luce ad una città che rimarrà piccola se non perde di individualismo, o invidia".
La Regione Puglia in questi giorni ha dichiarato concluso l'allarme accertando che dopo i casi di Altamura non esistono altri casi in giro per la Puglia. Tuttavia le polemiche restano nonostante gli sforzi profusi anche da parte del primo cittadino che in questi giorni si è speso in un tour tra caseifici e gelaterie cittadine invitando i cittadini altamurani a stare sereni.
Inviti a quanto pare caduti nel nulla.