
Politica
Servizio tributi, il Comune: "Nessun aumento costi"
E non chiarisce la questione assunzioni
Altamura - venerdì 9 maggio 2014
15.57
Arriva una risposta da Palazzo di città in merito al nuovo servizio di accertamento e riscossione tributi istituito dal Comune. Non mancano attacchi verso chi ha sollevato la questione, seppur nel documento non viene citato alcun nome.
"Luogo deputato per tali discussioni è il Consiglio comunale, - si legge - ma visto che per taluni si è preferita altra platea (si allude all'annuncio del possibile ricorso alle autorità di controllo da parte del centro sinistra), la risposta agli interrogativi non va a questi mercenari della falsa notizia, ma ai tanti nostri concittadini per rasserenarli, semmai ce ne fosse ancora bisogno, sulla trasparenza e lealtà del nostro operato". E la specifica messa nero su bianco riguarda i costi del servizio: se negli anni precedenti la cifra necessaria era € 248.000,00, attualmente i costi ammontano a € 266.448,00.
"Quindi, - si sottolinea - rispetto allo scorso anno: non c'è nessun raddoppio dei costi come falsamente affermato, ma si evince facilmente che i costi restano invariati; costi invariati ma con l'aggiunta di servizi moderni ed efficaci, non inclusi in passato, che migliorano il lavoro degli uffici comunali per rendere più efficienti i servizi al cittadino; recupero dei tributi evasi".
Nessun altra riga su altre questioni sollevate non solo dal gruppo di centro sinistra, ma anche da molti cittadini che, stretti nella morsa della crisi del lavoro, chiedono chiarezza sulle assunzioni all'interno del nuovo servizio. Le voci elevate riguardano la presunta vicinanza degli addetti al mondo della politica. Si tratterebbe di giovani, figli di consiglieri o comunque di persone che frequentano abitualmente le stanze del Comune. Negli elenchi degli assunti si registrerebbe un solo nome. Altri tre altamurani, invece, sarebbero stati annoverati tra i corsisti di un percorso formativo extracurriculare, organizzato dalla ditta privata che ha vinto la gara di appalto. Percepirebbero, dunque, un contributo mensile perché frequentanti il corso. Alla conclusione delle ore formative, i tre addetti passerebbero automaticamente in assunzione.
D'altro canto, la stessa interpellanza presentata dal centro sinistra chiedeva: sono stati rispettati tutti gli indirizzi richiamati nel contratto sottoscritto e, soprattutto, i principi minimi a cui si deve ispirare un'amministrazione pubblica, vale a dire trasparenza, imparzialità, efficienza, economicità? Il soggetto affidatario ha comunicato agli uffici comunali l'elenco dettagliato del personale assunto come previsto dal relativo contratto? Le unità del personale assegnato sono dotate delle specifiche competenze richieste dal contratto, quali procedure sono state adottate per la selezione del personale? È possibile rendere pubblici i nominati dei neoassunti, trattandosi di personale impegnato nell'espletamento di un servizio pubblico e retribuito con risorse pubbliche?
"Luogo deputato per tali discussioni è il Consiglio comunale, - si legge - ma visto che per taluni si è preferita altra platea (si allude all'annuncio del possibile ricorso alle autorità di controllo da parte del centro sinistra), la risposta agli interrogativi non va a questi mercenari della falsa notizia, ma ai tanti nostri concittadini per rasserenarli, semmai ce ne fosse ancora bisogno, sulla trasparenza e lealtà del nostro operato". E la specifica messa nero su bianco riguarda i costi del servizio: se negli anni precedenti la cifra necessaria era € 248.000,00, attualmente i costi ammontano a € 266.448,00.
"Quindi, - si sottolinea - rispetto allo scorso anno: non c'è nessun raddoppio dei costi come falsamente affermato, ma si evince facilmente che i costi restano invariati; costi invariati ma con l'aggiunta di servizi moderni ed efficaci, non inclusi in passato, che migliorano il lavoro degli uffici comunali per rendere più efficienti i servizi al cittadino; recupero dei tributi evasi".
Nessun altra riga su altre questioni sollevate non solo dal gruppo di centro sinistra, ma anche da molti cittadini che, stretti nella morsa della crisi del lavoro, chiedono chiarezza sulle assunzioni all'interno del nuovo servizio. Le voci elevate riguardano la presunta vicinanza degli addetti al mondo della politica. Si tratterebbe di giovani, figli di consiglieri o comunque di persone che frequentano abitualmente le stanze del Comune. Negli elenchi degli assunti si registrerebbe un solo nome. Altri tre altamurani, invece, sarebbero stati annoverati tra i corsisti di un percorso formativo extracurriculare, organizzato dalla ditta privata che ha vinto la gara di appalto. Percepirebbero, dunque, un contributo mensile perché frequentanti il corso. Alla conclusione delle ore formative, i tre addetti passerebbero automaticamente in assunzione.
D'altro canto, la stessa interpellanza presentata dal centro sinistra chiedeva: sono stati rispettati tutti gli indirizzi richiamati nel contratto sottoscritto e, soprattutto, i principi minimi a cui si deve ispirare un'amministrazione pubblica, vale a dire trasparenza, imparzialità, efficienza, economicità? Il soggetto affidatario ha comunicato agli uffici comunali l'elenco dettagliato del personale assunto come previsto dal relativo contratto? Le unità del personale assegnato sono dotate delle specifiche competenze richieste dal contratto, quali procedure sono state adottate per la selezione del personale? È possibile rendere pubblici i nominati dei neoassunti, trattandosi di personale impegnato nell'espletamento di un servizio pubblico e retribuito con risorse pubbliche?