
Territorio
Servitù militari Parco Alta Murgia, i consiglieri regionali del Comipa chiedono la sospensione
Chiesta una audizione della V Commissione consiliare. Ventricelli: "Incompatibilità tra esercitazioni e attività del Parco"
Altamura - mercoledì 31 luglio 2013
12.34
Sospendere le esercitazioni già programmate per settembre ottobre e novembre e discutere sulla necessità di dismettere le servitù militari nel Parco dell'Alta Murgia. E' quanto chiedono i sette consiglieri regionali componenti del Comipa (Comitato misto paritetico Stato-Regione) Michele Ventricelli, Euprepio Curto, Pino Lonigro, Maurizio Friolo, Francesco De Biasi e Francesco Laddomada che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa in Consiglio regionale, per manifestare il loro sostegno al presidente del Parco Cesare Veronico e alla comunità murgiana in difesa del Parco.
"Nodo della questione - ha spiegato Michele Ventricelli - l'incompatibilità tra le esercitazioni militari e le attività che caratterizzano il parco regionale, soprattutto in considerazione della candidatura dell'area alla Carta europea del turismo sostenibile". "Non si tratta di una battaglia ideologica - ha chiarito - ma la necessità di sospendere le esercitazioni deriva anche dalla necessità di consentire che venga portata a termine la campagna anti-incendi programmata fino alla fine di settembre".
I consiglieri hanno interessato anche la vicepresidente della Regione Puglia con delega ai Parchi, Angela Barbanente, che, come confermato da Ventricelli, "ha assicurato la sua disponibilità". La materia delle servitù militari è di competenza del ministero della Difesa, per cui - ha continuato il consigliere Sel – abbiamo chiesto al presidente della V commissione consiliare, Donato Pentassuglia di convocare in audizione a settembre, sia il presidente Veronico che i rappresentanti delle Forze armate che fanno parte del Comipa per cercare soluzioni alternative".
Anche il consigliere de La Puglia per Vendola, Francesco Laddomada, ha sostenuto che "non è possibile tollerare che all'interno di un parco naturale, di cui si deve tutelare l'ecosistema, si svolgano operazioni militari, che pongono inoltre problemi per il settore agricolo". "Se la Regione ha istituito il Parco - ha fatto notare in conclusione Friolo - lo ha fatto per rendere fruibile una delle zone più caratteristiche della Puglia. Se è vero che ha deciso di investire sulla vocazione turistica del territorio per inserirla nei circuiti nazionali, non può non intraprendere questa battaglia".
"Nodo della questione - ha spiegato Michele Ventricelli - l'incompatibilità tra le esercitazioni militari e le attività che caratterizzano il parco regionale, soprattutto in considerazione della candidatura dell'area alla Carta europea del turismo sostenibile". "Non si tratta di una battaglia ideologica - ha chiarito - ma la necessità di sospendere le esercitazioni deriva anche dalla necessità di consentire che venga portata a termine la campagna anti-incendi programmata fino alla fine di settembre".
I consiglieri hanno interessato anche la vicepresidente della Regione Puglia con delega ai Parchi, Angela Barbanente, che, come confermato da Ventricelli, "ha assicurato la sua disponibilità". La materia delle servitù militari è di competenza del ministero della Difesa, per cui - ha continuato il consigliere Sel – abbiamo chiesto al presidente della V commissione consiliare, Donato Pentassuglia di convocare in audizione a settembre, sia il presidente Veronico che i rappresentanti delle Forze armate che fanno parte del Comipa per cercare soluzioni alternative".
Anche il consigliere de La Puglia per Vendola, Francesco Laddomada, ha sostenuto che "non è possibile tollerare che all'interno di un parco naturale, di cui si deve tutelare l'ecosistema, si svolgano operazioni militari, che pongono inoltre problemi per il settore agricolo". "Se la Regione ha istituito il Parco - ha fatto notare in conclusione Friolo - lo ha fatto per rendere fruibile una delle zone più caratteristiche della Puglia. Se è vero che ha deciso di investire sulla vocazione turistica del territorio per inserirla nei circuiti nazionali, non può non intraprendere questa battaglia".