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La città
"Sei di Altamura se...": dal virtuale al reale
Un gruppo nato su facebook organizza un incontro
Altamura - giovedì 6 febbraio 2014
9.50
Conta già 3.500 iscritti a pochi giorni dalla sua inaugurazione. Si tratta del gruppo "Sei di Altamura se…" nato su facebook.
L'idea è quella di tracciare un comune denominatore tra i cittadini del paese murgiano, invitando i membri ad esporre in bacheca ricordi, lemmi autentici, espressioni idiomatiche, frasi in vernacolo dal sapore folkloristico. E se ad un primo sguardo si evince soprattutto l'aspetto ludico che abbraccia e coinvolge soprattutto i più giovani divertiti proprio dalle espressioni tipicamente altamurane, un'analisi più sottile ne esalterebbe anche un carattere culturale: il vernacolo viene rivalutato, ripresentato dai più "saggi" e riscoperto dai piccoli "allievi" cosicché la nostra cultura, le nostre radici, e la nostra identità non vegano perse tra i meandri di una mentalità pervasa da assilli mediatici e volta all'acquisizione esclusiva di linguaggi più utili. Perché dunque perdere le tracce del nostro passato e non esporle orgogliosamente in una pagina di un social network tanto all'avanguardia? La pagina potrebbe rappresentare anche un canale di confronto tra il dialetto "ammodernato" e quello schietto e più antico, magari conosciuto da taluni.
L'iniziativa è, tra l'altro, condita da un cucchiaio di buoni propositi. Il salto dal virtuale al reale è segnato dalla volontà da parte di alcuni organizzatori di incontrarsi in piazza indossando magliette che saranno realizzate appositamente ed eventualmente vendute per poter destinare il ricavato in beneficenza. I dettagli dell'incontro sono ancora da definire.
L'idea è quella di tracciare un comune denominatore tra i cittadini del paese murgiano, invitando i membri ad esporre in bacheca ricordi, lemmi autentici, espressioni idiomatiche, frasi in vernacolo dal sapore folkloristico. E se ad un primo sguardo si evince soprattutto l'aspetto ludico che abbraccia e coinvolge soprattutto i più giovani divertiti proprio dalle espressioni tipicamente altamurane, un'analisi più sottile ne esalterebbe anche un carattere culturale: il vernacolo viene rivalutato, ripresentato dai più "saggi" e riscoperto dai piccoli "allievi" cosicché la nostra cultura, le nostre radici, e la nostra identità non vegano perse tra i meandri di una mentalità pervasa da assilli mediatici e volta all'acquisizione esclusiva di linguaggi più utili. Perché dunque perdere le tracce del nostro passato e non esporle orgogliosamente in una pagina di un social network tanto all'avanguardia? La pagina potrebbe rappresentare anche un canale di confronto tra il dialetto "ammodernato" e quello schietto e più antico, magari conosciuto da taluni.
L'iniziativa è, tra l'altro, condita da un cucchiaio di buoni propositi. Il salto dal virtuale al reale è segnato dalla volontà da parte di alcuni organizzatori di incontrarsi in piazza indossando magliette che saranno realizzate appositamente ed eventualmente vendute per poter destinare il ricavato in beneficenza. I dettagli dell'incontro sono ancora da definire.