
La città
Scandalo tangenti di Altamura sulla scrivania del Ministro dell’Interno
In città arriva il commissario
Altamura - martedì 1 agosto 2017
Da oggi, 1 agosto, Altamura è ufficialmente nelle mani di un commissario prefettizio.
Scaduta la reggenza affidata al vice sindaco Enzo Rifino e dopo il confronto della scorsa settimana avvenuto tra le forze politiche cittadine negli uffici della Prefettura, in mattinata il Prefetto invierà in città un commissario facente funzioni che assumerà i poteri del sindaco e della giunta comunale.
Ma non le facoltà del consiglio comunale che resterà in carica così come deciso dagli elettori altamurani nell'estate del 2015. Una situazione inusuale anche per la stessa norma amministrativa, che ha convinto la deputata di Sinistra italiana, Annalisa Pannarale, a rivolgersi direttamente al Ministero dell'Interno per sciogliere i nodi di questa vicenda.
"In data 11 luglio 2017, l'operazione "Pura defluit" del Nucleo di Polizia Tributaria e dei carabinieri del Comando Provinciale di Bari ha fatto emergere un sistema di corruzione di pubblici ufficiali e di alterazione delle procedure di affidamento degli appalti pubblici in alcuni comuni della Provincia di Bari. Nell'ambito di questa operazione ė stato arrestato e posto agli arresti domiciliari il sindaco di Altamura Giacinto Forte per una presunta tangente di 15mila euro data da una azienda che avrebbe dovuto partecipare ad una gara pubblica avente come oggetto il depuratore di Altamura. In data 13 luglio – scrive la deputata nella sua interrogazione - il prefetto di Bari Marilisa Magno, in ottemperanza alla cd. legge Severino, ha sospeso il Sindaco dalle sue funzioni e trasferito i poteri al vicesindaco Enzo Rifino".
Sul fronte giudiziario però il sindaco nell'interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere e, come già reso noto, non ha ritenuto di dimettersi.
Decisione condivisa anche dai consiglieri di maggiorana che in un comunicato congiunto di pochi giorni fa hanno ribadito la volontà di restare in carica sino a quando la magistratura non completerà il suo lavoro o sino a quando il sindaco di Altamura non decida di sua volontà di mettere fine al suo mandato.
Di qui l'interrogazione sottoscritta dalla deputata Pannarale rivolta al ministro Marco Minniti a cui si chiede di intervenire e di "valutare, nell'interesse della cittadinanza, se sussistano le condizioni per lo scioglimento del Consiglio comunale di Altamura e per il ripristino della legittima e democratica rappresentanza attraverso nuove elezioni amministrative nella prima tornata utile".
Scaduta la reggenza affidata al vice sindaco Enzo Rifino e dopo il confronto della scorsa settimana avvenuto tra le forze politiche cittadine negli uffici della Prefettura, in mattinata il Prefetto invierà in città un commissario facente funzioni che assumerà i poteri del sindaco e della giunta comunale.
Ma non le facoltà del consiglio comunale che resterà in carica così come deciso dagli elettori altamurani nell'estate del 2015. Una situazione inusuale anche per la stessa norma amministrativa, che ha convinto la deputata di Sinistra italiana, Annalisa Pannarale, a rivolgersi direttamente al Ministero dell'Interno per sciogliere i nodi di questa vicenda.
"In data 11 luglio 2017, l'operazione "Pura defluit" del Nucleo di Polizia Tributaria e dei carabinieri del Comando Provinciale di Bari ha fatto emergere un sistema di corruzione di pubblici ufficiali e di alterazione delle procedure di affidamento degli appalti pubblici in alcuni comuni della Provincia di Bari. Nell'ambito di questa operazione ė stato arrestato e posto agli arresti domiciliari il sindaco di Altamura Giacinto Forte per una presunta tangente di 15mila euro data da una azienda che avrebbe dovuto partecipare ad una gara pubblica avente come oggetto il depuratore di Altamura. In data 13 luglio – scrive la deputata nella sua interrogazione - il prefetto di Bari Marilisa Magno, in ottemperanza alla cd. legge Severino, ha sospeso il Sindaco dalle sue funzioni e trasferito i poteri al vicesindaco Enzo Rifino".
Sul fronte giudiziario però il sindaco nell'interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere e, come già reso noto, non ha ritenuto di dimettersi.
Decisione condivisa anche dai consiglieri di maggiorana che in un comunicato congiunto di pochi giorni fa hanno ribadito la volontà di restare in carica sino a quando la magistratura non completerà il suo lavoro o sino a quando il sindaco di Altamura non decida di sua volontà di mettere fine al suo mandato.
Di qui l'interrogazione sottoscritta dalla deputata Pannarale rivolta al ministro Marco Minniti a cui si chiede di intervenire e di "valutare, nell'interesse della cittadinanza, se sussistano le condizioni per lo scioglimento del Consiglio comunale di Altamura e per il ripristino della legittima e democratica rappresentanza attraverso nuove elezioni amministrative nella prima tornata utile".