Ospedale della Murgia
Ospedale della Murgia
Ospedale e sanità

Sanità pugliese, si discute sull'Ospedale della Murgia

In un convegno, i dati riportati dal comitato cittadino. Chiesto un consiglio comunale monotematico plenario presso la struttura

Si è tenuto lo scorso 13 aprile presso la sala consiliare del Comune di Altamura il convegno dal titolo "La Sanità in Puglia tra piano di rientro e spending review: quali prospettive per la comunità della Murgia", organizzato dalla Federazione Sindacati Indipendenti.

Sono intervenuti il sindaco di Altamura Stacca, quello di Gravina Valente, il consigliere regionale Ventricelli, il direttore generale della ASLBA Colasanto, l'assessore alla Sanità Gentile. Il comitato "Salviamo l'Ospedale della Murgia" è intervenuto mostrando i dati di una analisi condotta sul tema (si riporta testo integrale nel Box approfondimenti). Nessuna risposta, però, è giunta da parte dei presenti. Mobilità passiva (pazienti che vanno verso altre ASL o verso altre regioni), mancanza di strumenti di competitività e concorrenza, come le branche specialistiche, per cui il nascente ospedale della Murgia non resisterebbe sul mercato, accumulando sempre più debiti. Sono solo alcuni dei problemi sollevati dal comitato.

"Altamura non ha perso molti reparti" ha affermato il direttore generale Colasanto. Una frase che rimbalza sulle considerazioni del comitato che aggiunge che "l'ospedale di Altamura ha già pochi reparti, non poteva perderne altri". L'assessore Gentile, che ha definito una "bella struttura" l'ospedale della Murgia, ha sottolineato che verificherà i dati di "mobilità passivi" presentati dal comitato e ha affermato che "uno dei problemi centrali è rappresentato dai tagli e dal fatto che la Regione Puglia riceve meno fondi rispetto alle altre regioni del centro-nord. Bisogna ripensare ai modelli organizzativi, ci sono stati errori nel ripensamento della rete ospedaliera".

L'idea del comitato è quella di ripensare ad un "Murgiacentrico" che non metta in pericolo la sopravvivenza dell'ospedale e di iniziare una raccolta firme sul territorio murgiano. In ultimo, propone ai sindaci dei Comuni coinvolti la convocazione urgente di un Consiglio comunale monotematico plenario presso la nuova struttura, per avviare un confronto, su quanto richiesto dal comitato.
LE PROPOSTE DEL COMITATO "SALVIAMO L'OSPEDALE DELLA MURGIA"

Premesso che in Italia per la sanità si spende pochissimo,infatti secondo il rapporto CEIS 2012, lo Stato e le Regioni spendono per ogni italiano ¼ in meno (-25,9%) di quanto si spende in Germania,Francia,Belgio,Lussemburgo e Paesi Bassi, (-17,9%) rispetto a Spagna,Regno Unito,Irlanda,Portogallo,perciò gli attacchi alla spesa (spendiamo troppo) sono ingiustificati. Questi dati, ci devono far riflettere, e quindi non di sprechi bisogna parlare,ma di soldi spesi male. Per cui bisogna ricollocare le risorse in modo appropriato, finalizzate agli obiettivi. Tagliare ancora, significherebbe privare di servizi necessari i cittadini, mettendo a rischio il nostro sistema sanitario, il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Bisogna abbandonare il concetto, che la sanità è una spesa. La sanità è una risorsa, che riesce a portare un valore aggiunto in termini di ricchezza, prodotto dalla filiera salute ed indotto, come accade in altri paesi del Nord Europa. Come è noto a tutti il divario tra Nord e Sud del nostro paese, in termini di classifica negli indici di benessere e di servizi a tutela della salute, così deve essere noto il divario tra area costiera ed area interna (il Sud del Sud). Questo COMITATO, con l'obiettivo di superare il centralismo (opposto al federalismo) ed il "costa centrismo" ("Baricentrismo") vuole dare la giusta dignità a questa comunità della Murgia ed in coerenza con queste premesse e nell'ottica di una ricollocazione-ridistribuzione delle risorse, PROPONE:
-l'apertura dell'Ospedale della Murgia in tempi più rapidi possibili, per azzerare tutti i fitti passivi legati ad attività sanitarie sul nostro territorio, che verrebbero trasferite nell'attuale ospedale;
-un Ospedale della Murgia con tutte le branche specialistiche, ORL, OCULISTICA, NEUROLOGIA, UROLOGIA, UTIC, escludendo l'utilizzo di consulenti esterni, prevedendo invece operatori in pianta stabile;
-il RIPRISTINO DELLE STRUTTURE COMPLESSE DI MEDICINA E PEDIATRIA, che essendo due branche di base, andrebbero a riqualificare la nuova struttura ospedaliera;
-L'APERTURA DELLA STRUTTURA DI MEDICINA TRASFUSIONALE, essendo quello della Murgia, l'unico presidio pubblico della ASL territoriale a non averlo;
-La revoca di tutti gli atti, che hanno determinato tali tagli.
Queste proposte sono motivate da:
- una mobilità passiva, che ha raggiunto una percentuale che supera il 50%, della quale il 60%, 70% migra verso l'ospedale di Matera (fuori Regione).
Non è necessario essere economisti o analisti, per capire che, una struttura ospedaliera di confine, se non ha gli strumenti di concorrenza e competitività ( previste per norma), ovvero le specialistiche di base, non può reggere sul mercato e rischia di chiudere con i conti economici in rosso. E' come un fabbrica che non riesce a mettere il 50% del proprio prodotto sul mercato. E' destinata a fallire prima di aprire;
- da una lunga lista di attesa, in particolare delle branche chirurgiche, (motivo di mobilità passiva) che non può essere soddisfatta dalle due grosse strutture (poli) come il Di Venere ed il San Paolo, perché inadeguate ed insufficienti.
In ultimo questo comitato vuole sottolineare, come la vicina Basilicata (da uno studio del CEIS 2012) per arginare la propria mobilità passiva (40 milioni all'anno, la Puglia ne registra 170 milioni all'anno, al 4° posto in graduatoria tra le regioni a più alta percentuale di mobilità) ha attivato le "4 Torri" ai suoi confini, con poli specialistici collegati.
Altamura 13.04.2013

COMITATO SALVIAMO L'OSPEDALE DELLA MURGIA
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