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Ospedale e sanità
Sanità pugliese, si discute sull'Ospedale della Murgia
In un convegno, i dati riportati dal comitato cittadino. Chiesto un consiglio comunale monotematico plenario presso la struttura
Altamura - lunedì 22 aprile 2013
Si è tenuto lo scorso 13 aprile presso la sala consiliare del Comune di Altamura il convegno dal titolo "La Sanità in Puglia tra piano di rientro e spending review: quali prospettive per la comunità della Murgia", organizzato dalla Federazione Sindacati Indipendenti.
Sono intervenuti il sindaco di Altamura Stacca, quello di Gravina Valente, il consigliere regionale Ventricelli, il direttore generale della ASLBA Colasanto, l'assessore alla Sanità Gentile. Il comitato "Salviamo l'Ospedale della Murgia" è intervenuto mostrando i dati di una analisi condotta sul tema (si riporta testo integrale nel Box approfondimenti). Nessuna risposta, però, è giunta da parte dei presenti. Mobilità passiva (pazienti che vanno verso altre ASL o verso altre regioni), mancanza di strumenti di competitività e concorrenza, come le branche specialistiche, per cui il nascente ospedale della Murgia non resisterebbe sul mercato, accumulando sempre più debiti. Sono solo alcuni dei problemi sollevati dal comitato.
"Altamura non ha perso molti reparti" ha affermato il direttore generale Colasanto. Una frase che rimbalza sulle considerazioni del comitato che aggiunge che "l'ospedale di Altamura ha già pochi reparti, non poteva perderne altri". L'assessore Gentile, che ha definito una "bella struttura" l'ospedale della Murgia, ha sottolineato che verificherà i dati di "mobilità passivi" presentati dal comitato e ha affermato che "uno dei problemi centrali è rappresentato dai tagli e dal fatto che la Regione Puglia riceve meno fondi rispetto alle altre regioni del centro-nord. Bisogna ripensare ai modelli organizzativi, ci sono stati errori nel ripensamento della rete ospedaliera".
L'idea del comitato è quella di ripensare ad un "Murgiacentrico" che non metta in pericolo la sopravvivenza dell'ospedale e di iniziare una raccolta firme sul territorio murgiano. In ultimo, propone ai sindaci dei Comuni coinvolti la convocazione urgente di un Consiglio comunale monotematico plenario presso la nuova struttura, per avviare un confronto, su quanto richiesto dal comitato.
Sono intervenuti il sindaco di Altamura Stacca, quello di Gravina Valente, il consigliere regionale Ventricelli, il direttore generale della ASLBA Colasanto, l'assessore alla Sanità Gentile. Il comitato "Salviamo l'Ospedale della Murgia" è intervenuto mostrando i dati di una analisi condotta sul tema (si riporta testo integrale nel Box approfondimenti). Nessuna risposta, però, è giunta da parte dei presenti. Mobilità passiva (pazienti che vanno verso altre ASL o verso altre regioni), mancanza di strumenti di competitività e concorrenza, come le branche specialistiche, per cui il nascente ospedale della Murgia non resisterebbe sul mercato, accumulando sempre più debiti. Sono solo alcuni dei problemi sollevati dal comitato.
"Altamura non ha perso molti reparti" ha affermato il direttore generale Colasanto. Una frase che rimbalza sulle considerazioni del comitato che aggiunge che "l'ospedale di Altamura ha già pochi reparti, non poteva perderne altri". L'assessore Gentile, che ha definito una "bella struttura" l'ospedale della Murgia, ha sottolineato che verificherà i dati di "mobilità passivi" presentati dal comitato e ha affermato che "uno dei problemi centrali è rappresentato dai tagli e dal fatto che la Regione Puglia riceve meno fondi rispetto alle altre regioni del centro-nord. Bisogna ripensare ai modelli organizzativi, ci sono stati errori nel ripensamento della rete ospedaliera".
L'idea del comitato è quella di ripensare ad un "Murgiacentrico" che non metta in pericolo la sopravvivenza dell'ospedale e di iniziare una raccolta firme sul territorio murgiano. In ultimo, propone ai sindaci dei Comuni coinvolti la convocazione urgente di un Consiglio comunale monotematico plenario presso la nuova struttura, per avviare un confronto, su quanto richiesto dal comitato.