
La città
Riqualificare una zona di Altamura
Domenico Sforza presenta un progetto. Intervista al giovane architetto
Altamura - mercoledì 6 marzo 2013
Nasce da una tesi di laurea in architettura presentata presso l'Università "La Sapienza", Roma, un progetto di riqualificazione di un'area agreste murgiana della nostra Altamura. È il giovane architetto Domenico Sforza che traccia le linee per rivalutare una zona adesso in completo stato di abbandono. Si tratta del tratto dell'anello verde che circonda il paese tra via Bari e via Santeramo e di una vecchia cava di pietra situata a margine di un confine urbano. Uno spazio ampio e che potrebbe, secondo gli studi dell'architetto, diventare spazio polifunzionale con servizi residenziali, socio-culturali, turistici. Un nome per tale progetto: "A.L.T.E.A.", "in ricordo della mitologica Regina dei mirmidoni, sovrana di saltamura", afferma Sforza. Tuttavia, l'architetto assegna un acronimo: Arte, Luoghi, Territorio, Enfasi, Architettura. E giù con la matita a disegnare un Museo della storia altamurana, un Auditorium, una Biblioteca, una galleria commerciale, una Mediateca, un edificio a torre. Perché no?
Abbiamo rivolto qualche domanda all'architetto per comprendere la fattibilità del progetto e i tratti più significativi.
Vuole illustrarci per sommi capi il progetto?
Difficile illustrare un progetto cosiìcomplesso attraverso pochi punti di sintesi. Ambito della tesi è la "la RIQUALIFICAZIONE URBANA". L'area in oggetto è molto vasta e complessa; è compresa tra l'incrocio di via Bari con via Mura Megalitiche (angolo seven sport) e l'area della ex cava di pietra "u p'trer", a ridosso della rotonda di viale Martiri del 1799. Tutta la zona antistante le mura megalitiche è stata ripensata come un polmone, uno spazio verde attrezzato e dinamico che funga da cerniera tra le nuove aree di espansione e la città vecchia. Convinto che una città funziona se ogni quartiere è capace di essere autonomo nelle funzioni di vita quotidiana (mercato, biblioteca, piazze, verde, spazi pubblici e polivalenti, aree commerciali), ecco che nasce l'idea del centro polifunzionale come nuova identità del quartiere popolare che vi cresce attorno, e come termine dell'area verde sopra descritta.
Quale la fattività del piano di lavoro?
Le operazioni di riqualificazione e progettazione della tesi tengono ben presente le destinazioni previste dal P.R.G. - "Piano Regolatore Generale". L'area antistante le mura megalitiche è F3 "Parco Urbano", area particolare in quanto vincolata dalla Sopraintendenza per i beni Culturali . L'area della cava è divisa in due settori: S2A ed S2B, ossia: "Servizi di Quartiere" e "Verde di Quartiere". Ogni intervento lo ritengo coerente alla realtà dei luoghi, e come interessante risposta a quelle che sono le varie criticità insite.
Quali Enti potrebbero essere interessati al progetto?
Sicuramente Enti pubblici quali Regione, Provincia come enti di finanziamento o cofinanziamento; il Comune, imprese e anche A.T.I. "Associazione Temporanea di Imprese", per quanto riguarda la realizzazione delle varie opere previste. Per la gestione delle opere io ho pensato sempre alle imprese stesse, in quanto realizzatrici dell'opera attraverso PROJECT FINANCING (Progetto di Finanza), e poi oltre al Comune anche ad enti locali, quali associazioni teatrali, artistiche, culturali, musicali, attraverso la realizzazione e la gestione di eventi culturali ben organizzati in tutto l'anno solare.
E' in previsione la realizzazione dei lavori?
Attualmente l'area del Parco urbano è frammentata già da interventi edilizi di vario genere: sportivi, residenziali e commerciali, già realizzati e in fase di ultimazione; l'area della cava, invece, è vincolata da un progetto del 1996, finanziato dalla Regione, rientrante negli ambiti del Piano Integrato, attualmente in fase di definizione. Dovrei, pertanto, aspettare prima di tutto la fine di questa prima fase e poi eventualmente proporre la mia variante.
Quali i costi previsti?
Essendo un progetto molto complesso, non è stata fatta una stima precisa dei costi di realizzazione dell'opera ma studiato il metodo, ossia: il "Progetto di Finanza". A fronte di finanziamenti sempre più difficili da avere, il Progetto di Finanza permette di avere, tramite l'unione anche di più imprese, fondi per la realizzazione delle varie opere previste.
Abbiamo rivolto qualche domanda all'architetto per comprendere la fattibilità del progetto e i tratti più significativi.
Vuole illustrarci per sommi capi il progetto?
Difficile illustrare un progetto cosiìcomplesso attraverso pochi punti di sintesi. Ambito della tesi è la "la RIQUALIFICAZIONE URBANA". L'area in oggetto è molto vasta e complessa; è compresa tra l'incrocio di via Bari con via Mura Megalitiche (angolo seven sport) e l'area della ex cava di pietra "u p'trer", a ridosso della rotonda di viale Martiri del 1799. Tutta la zona antistante le mura megalitiche è stata ripensata come un polmone, uno spazio verde attrezzato e dinamico che funga da cerniera tra le nuove aree di espansione e la città vecchia. Convinto che una città funziona se ogni quartiere è capace di essere autonomo nelle funzioni di vita quotidiana (mercato, biblioteca, piazze, verde, spazi pubblici e polivalenti, aree commerciali), ecco che nasce l'idea del centro polifunzionale come nuova identità del quartiere popolare che vi cresce attorno, e come termine dell'area verde sopra descritta.
Quale la fattività del piano di lavoro?
Le operazioni di riqualificazione e progettazione della tesi tengono ben presente le destinazioni previste dal P.R.G. - "Piano Regolatore Generale". L'area antistante le mura megalitiche è F3 "Parco Urbano", area particolare in quanto vincolata dalla Sopraintendenza per i beni Culturali . L'area della cava è divisa in due settori: S2A ed S2B, ossia: "Servizi di Quartiere" e "Verde di Quartiere". Ogni intervento lo ritengo coerente alla realtà dei luoghi, e come interessante risposta a quelle che sono le varie criticità insite.
Quali Enti potrebbero essere interessati al progetto?
Sicuramente Enti pubblici quali Regione, Provincia come enti di finanziamento o cofinanziamento; il Comune, imprese e anche A.T.I. "Associazione Temporanea di Imprese", per quanto riguarda la realizzazione delle varie opere previste. Per la gestione delle opere io ho pensato sempre alle imprese stesse, in quanto realizzatrici dell'opera attraverso PROJECT FINANCING (Progetto di Finanza), e poi oltre al Comune anche ad enti locali, quali associazioni teatrali, artistiche, culturali, musicali, attraverso la realizzazione e la gestione di eventi culturali ben organizzati in tutto l'anno solare.
E' in previsione la realizzazione dei lavori?
Attualmente l'area del Parco urbano è frammentata già da interventi edilizi di vario genere: sportivi, residenziali e commerciali, già realizzati e in fase di ultimazione; l'area della cava, invece, è vincolata da un progetto del 1996, finanziato dalla Regione, rientrante negli ambiti del Piano Integrato, attualmente in fase di definizione. Dovrei, pertanto, aspettare prima di tutto la fine di questa prima fase e poi eventualmente proporre la mia variante.
Quali i costi previsti?
Essendo un progetto molto complesso, non è stata fatta una stima precisa dei costi di realizzazione dell'opera ma studiato il metodo, ossia: il "Progetto di Finanza". A fronte di finanziamenti sempre più difficili da avere, il Progetto di Finanza permette di avere, tramite l'unione anche di più imprese, fondi per la realizzazione delle varie opere previste.