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Rifiuti, ordinanza comunale per la ripresa del servizio

Al centro dello stop i contenziosi con la Tradeco

"Abbiamo emanato stamane stessa un'ordinanza per obbligare la ditta ad espletare il servizio".

Arriva dopo poche ore la risposta di Palazzo di Città alla Tradeco, i cui operai hanno incrociato le braccia paralizzando da due giorni la raccolta dei rifiuti in città. Nel documento si legge che "il sindaco di Altamura, preso atto che la ditta appaltatrice nelle giornate del 23 e 24 febbraio ha arbitrariamente interrotto la raccolta dei rifiuti solido urbani sul territorio comunale, con il rischio di gravi conseguenze per la salute e l'igiene pubblica, ha reiterato l'ordine alla ditta Tra.de.co di riprendere immediatamente il servizio.In caso di ulteriori inottemperanze saranno adottati tutti i provvedimenti del caso".

"L'atto è stato notificato poco fa – dichiara il sindaco Stacca ad Altamuralife – la Tradeco adduce come motivazione della cessazione del servizio l'impossibilità di conferire i rifiuti con i mezzi a disposizione". Conseguenza diretta, questa, dei contenziosi di natura economica fra la ditta appaltatrice e il comune, come conferma anche il consigliere di FdI Nicola Loizzo: "L'impresa vanta crediti dal comune e volutamente non sta raccogliendo i rifiuti", afferma promettendo di andare in fondo alla vicenda, mentre trapela la possibilità di una transazione per chiudere la disputa.

In attesa di verificare se l'ordinanza avrà riscontri, non si placano le polemiche sulla questione rifiuti. A tornare sull'argomento è il consigliere di Aria Fresca" Enzo Colonna, che ricorda come "siamo in presenza di un servizio in sostanziale proroga da circa tre anni" ed "il cosiddetto miniappalto (per un anno) - a cui l'amministrazione ha fatto ricorso non avendo predisposto nulla per il nuovo servizio alla scadenza del contratto nel gennaio 2012 - avrebbe dovuto assicurare un risparmio di quasi un milione di euro, come propagandava il sindaco replicando alle nostre contestazioni".

Colonna, inoltre, ricordando le numerose interpellanze presentate con i colleghi Rosa Melodia, Lello Rella, Vito Menzulli, punta il dito contro un "servizio con una superata impostazione (i cassonetti) e con mezzi vecchi, a modesti risultati di raccolta differenziata (il 19% nel 2014)", a cui "si è aggiunta, come avevamo ampiamente previsto e denunciato molto tempo fa, una batosta fiscale senza precedenti: la tassa rifiuti aumentata, per le abitazioni, del 30-40% mediamente; una tassa triplicata negli ultimi nove anni".
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