
La città
Ratti in città, "La situazione è sotto controllo"
Parlano i tecnici
Altamura - sabato 21 settembre 2013
"Gli interventi sono stati effettuati, continuano i lavori e la zona è sotto continuo monitoraggio". Questo fanno sapere dall'ufficio Ambiente del Comune in relazione al problema sollevato da alcuni cittadini circa la presenza di ratti in città e in particolar modo nella zona periferica di Trentacapilli. L'azienda Protecta, che si occupa di servizi di sanificazione ambientale nel territorio altamurano, conferma: "Abbiamo attivato una squadra di operatori che hanno sotto controllo la situazione, non solo nel quartiere Trentacapilli". Sotto la lente dei tecnici anche le vie del centro storico, via Selva e via Matera.
Già a fine agosto, dietro segnalazione di alcuni abitanti di zona, sono stati effettuati interventi, riferiscono i responsabili, che non mancano di porre l'accento sulla constatazione che il lavoro svolto è maggiore rispetto a quello previsto dal capitolato: sfalcio delle erbe alte nei parchi comunali, sistemazione di erogatori di sicurezza per le esche, sopralluoghi periodici, ispezione dell'ambiente, uso di esche aromatizzate e diverse, monitoraggio, trappole di cattura. Eppure, il problema non è ancora risolto.
Necessaria è la collaborazione degli stessi cittadini ai quali è stata suggerita la pulizia dell'area verde interna ai condomini. E non solo. Si annunciano nuove ordinanze più specifiche. Già in una precedente, ancora in vigore, è indicato l'obbligo per i privati, le cui abitazioni ricadono in zone A B C D E del Piano regolatore, di pulire, sfalciare, effettuare interventi di derattizzazione e antiofidici.
Un monito è stato lanciato nei confronti di ignoti incivili che lanciano addirittura buste di rifiuti dai balconi mirando i cassonetti. E questo sarebbe accaduto, secondo quanto riferiscono gli stessi addetti ai lavori, in via Alberobello (stesso quartiere). O ancora, sono stati rinvenuti erogatori di sicurezza rotti, nonché avanzi di cibo posti in piattini di plastica o ciotoline destinati a gatti o cani randagi. Un gesto che, se da un lato denota particolare attenzione per gli animali indifesi, dall'altro aumenta il rischio della presenza di roditori.
Già a fine agosto, dietro segnalazione di alcuni abitanti di zona, sono stati effettuati interventi, riferiscono i responsabili, che non mancano di porre l'accento sulla constatazione che il lavoro svolto è maggiore rispetto a quello previsto dal capitolato: sfalcio delle erbe alte nei parchi comunali, sistemazione di erogatori di sicurezza per le esche, sopralluoghi periodici, ispezione dell'ambiente, uso di esche aromatizzate e diverse, monitoraggio, trappole di cattura. Eppure, il problema non è ancora risolto.
Necessaria è la collaborazione degli stessi cittadini ai quali è stata suggerita la pulizia dell'area verde interna ai condomini. E non solo. Si annunciano nuove ordinanze più specifiche. Già in una precedente, ancora in vigore, è indicato l'obbligo per i privati, le cui abitazioni ricadono in zone A B C D E del Piano regolatore, di pulire, sfalciare, effettuare interventi di derattizzazione e antiofidici.
Un monito è stato lanciato nei confronti di ignoti incivili che lanciano addirittura buste di rifiuti dai balconi mirando i cassonetti. E questo sarebbe accaduto, secondo quanto riferiscono gli stessi addetti ai lavori, in via Alberobello (stesso quartiere). O ancora, sono stati rinvenuti erogatori di sicurezza rotti, nonché avanzi di cibo posti in piattini di plastica o ciotoline destinati a gatti o cani randagi. Un gesto che, se da un lato denota particolare attenzione per gli animali indifesi, dall'altro aumenta il rischio della presenza di roditori.