
Ospedale e sanità
Radiologia Altamura: manca il servizio H24
Le criticità dell'Ospedale Umberto I
Altamura - martedì 4 febbraio 2014
17.34
Sono sempre più spinosi i punti critici che spingono la struttura ospedaliera di città nel gorgo della inefficienza. Un ospedale che, registra più di 25mila accessi annui al Pronto Soccorso e che annovera tra i reparti presenti quello di rianimazione dovrebbe contare su un servizio di radiologia attivo 24 ore su 24. Ma questo, all'Umberto I di Altamura, non accade.
La locale UOC radiologica resta sotto i dettami degli orari di servizio che vanno dalle 8.00 alle 20.00 nei giorni feriali. Non è possibile ricevere prestazioni né di notte né nei giorni festivi, se non contando sulla reperibilità dei medici. La situazione, lamentata dagli utenti in primis, ha origini nella "grave insufficienza numerica di dirigenti in servizio". Carenza del personale medico, dunque. Questa la giustificazione presentata dal direttore del distretto sanitario Alessandro Sansonetti in coda ad una missiva di risposta ai referenti dell'USPPI (Unione sindacati professionisti pubblico privato impiego).
L'urgenza di una risoluzione del problema aveva indotto Gianfranco Virgilio e Nicola Brescia (segretari provinciale e generale USPPI) ad inviare lo scorso dicembre una nota a Sansonetti, puntando sulla insostenibilità, rimarcata in diverse occasioni, dei turni di pronta disponibilità per i servizi di radiodiagnostica. Turni inaccettabili che si riversano in stress lavorativo per mancato riposo. Per l'utente, la questione ha una sola lettura: rischio di ritardi ed errori diagnostici e terapeutici, nonché di ritardi nella gestione di codici rossi.
"Si stanno valutando eventuali correttivi di supporto, assicurando il massimo interesse" è la sentenza del direttore sanitario siglata dalla data 18 dicembre 2013. E chiosa: "cordiali saluti".
La locale UOC radiologica resta sotto i dettami degli orari di servizio che vanno dalle 8.00 alle 20.00 nei giorni feriali. Non è possibile ricevere prestazioni né di notte né nei giorni festivi, se non contando sulla reperibilità dei medici. La situazione, lamentata dagli utenti in primis, ha origini nella "grave insufficienza numerica di dirigenti in servizio". Carenza del personale medico, dunque. Questa la giustificazione presentata dal direttore del distretto sanitario Alessandro Sansonetti in coda ad una missiva di risposta ai referenti dell'USPPI (Unione sindacati professionisti pubblico privato impiego).
L'urgenza di una risoluzione del problema aveva indotto Gianfranco Virgilio e Nicola Brescia (segretari provinciale e generale USPPI) ad inviare lo scorso dicembre una nota a Sansonetti, puntando sulla insostenibilità, rimarcata in diverse occasioni, dei turni di pronta disponibilità per i servizi di radiodiagnostica. Turni inaccettabili che si riversano in stress lavorativo per mancato riposo. Per l'utente, la questione ha una sola lettura: rischio di ritardi ed errori diagnostici e terapeutici, nonché di ritardi nella gestione di codici rossi.
"Si stanno valutando eventuali correttivi di supporto, assicurando il massimo interesse" è la sentenza del direttore sanitario siglata dalla data 18 dicembre 2013. E chiosa: "cordiali saluti".