
La città
"Quinta Colonna", le polemiche in città
Diverse le opinioni. Lettera di un cittadino nel Box approfondimenti
Altamura - sabato 13 ottobre 2012
18.12
A distanza di alcuni giorni dalla diretta di "Quinta Colonna", che ha visto le telecamere di Rete4 in Altamura, ancora se ne parla. Le opinioni e le critiche in città sono diverse. Partono dagli "addetti ai lavori" di informazione locale, seccati per non aver contribuito alla organizzazione (o manipolazione?) della puntata. Si voleva forse dare un'immagine migliore della città? Si volevano offrire dati, magari anche grafici, del Pil, dei consumi, degli investimenti, delle esportazioni? Nascondere il problema della disoccupazione che prepotentemente affiora in tutta la sua tangibilità ogni giorno? Alcuni consiglieri si sono detti dispiaciuti per la mancanza dei politici altamurani ai microfoni. Ignorano, o fingono di ignorare, che i collegamenti della trasmissione sono opportunamente fatti in piazza. E la piazza, almeno quella, è del popolo. È una delle poche cose rimaste al popolo. Il megafono, nell'occasione, viene volutamente offerto a chi non ha quotidianamente i riflettori addosso, accesi a comando per sfoggiare in tutto il proprio splendore. La prima lezione di prospettivismo (semmai qualcuno dai piani alti della propria postazione si sia mai imbattuto in tale dottrina) insegna che nessuno "è al centro dell'universo", né tantomeno lo sono i politici quando c'è da descrivere una piazza.
E ad ogni modo, all'interno di una più ampia cornice epistemologica, si pone indissolubile il legame tra l'imperativo scientifico di accrescere la conoscenza e i distinti imperativi etici. Insomma, non osannare la lettura di una esigua –seppur esistente- realtà lavorativa altamurana (quella dell'isola felice per intenderci) diventa quasi un principio di etica del dovere e simultaneamente un dovere dell'etica tout court. La disoccupazione c'è. È un dato di fatto. Numerosi sono i messaggi giunti in redazione, alcuni pubblicati come commenti alle notizie, nei quali la gente lamenta le proprie difficili condizioni economiche dettate dalla mancanza di lavoro. E ancora, mail di disperazione, di fronte alle quali diventa risibile e impensabile la limitazione dello sguardo descrittivo di chi si ostina ad affermare "l'Altamura perbene". Si tratta comunque di una pluralità rispettabile e irriducibile dei punti di vista che va espletata però in ogni sua angolatura.
Quanto agli interventi di cittadini durante la diretta, è palese che alcuni siano stati fuori luogo. Il riferimento, in particolare è non solo a chi ha ridicolizzato il tema delle tasse, parlando di una percentuale impraticabile, ma anche all'imprenditore che ha lanciato la provocazione dei "4 stipendi". Ad offrire una sana e completa risposta in merito ci ha pensato un nostro concittadino, Gianpaolo Sforza, approfittando del social network facebook. Nel Box approfondimenti riportiamo il suo pensiero.
E ad ogni modo, all'interno di una più ampia cornice epistemologica, si pone indissolubile il legame tra l'imperativo scientifico di accrescere la conoscenza e i distinti imperativi etici. Insomma, non osannare la lettura di una esigua –seppur esistente- realtà lavorativa altamurana (quella dell'isola felice per intenderci) diventa quasi un principio di etica del dovere e simultaneamente un dovere dell'etica tout court. La disoccupazione c'è. È un dato di fatto. Numerosi sono i messaggi giunti in redazione, alcuni pubblicati come commenti alle notizie, nei quali la gente lamenta le proprie difficili condizioni economiche dettate dalla mancanza di lavoro. E ancora, mail di disperazione, di fronte alle quali diventa risibile e impensabile la limitazione dello sguardo descrittivo di chi si ostina ad affermare "l'Altamura perbene". Si tratta comunque di una pluralità rispettabile e irriducibile dei punti di vista che va espletata però in ogni sua angolatura.
Quanto agli interventi di cittadini durante la diretta, è palese che alcuni siano stati fuori luogo. Il riferimento, in particolare è non solo a chi ha ridicolizzato il tema delle tasse, parlando di una percentuale impraticabile, ma anche all'imprenditore che ha lanciato la provocazione dei "4 stipendi". Ad offrire una sana e completa risposta in merito ci ha pensato un nostro concittadino, Gianpaolo Sforza, approfittando del social network facebook. Nel Box approfondimenti riportiamo il suo pensiero.