
Economia
Puglia, nuova legge sulla panificazione per tutela e formazione
Anche obiettivi di promozione per le eccellenze come il pane Dop di Altamura
Altamura - giovedì 21 febbraio 2019
16.03
Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato la legge sulla promozione e sulla tutela dell'attività di panificazione. La proposta legislativa è stata formulata anche sulla base delle indicazioni delle associazioni regionali di panificatori.
L'obiettivo è quello di regolare e disciplinare l'attività di produzione e vendita del pane, sostenendo e valorizzando le peculiarità dei pani tradizionali, la tutela del consumatore, l'informazione nutrizionale e la sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti. Per una migliore regolamentazione, viene garantita la formazione del responsabile dell'attività, la valorizzazione delle specialità da forno tipiche della tradizione pugliese nell'apposita sezione all'interno dell'elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali pugliesi e la valorizzazione delle filiere locali.
Agli oneri relativi alla realizzazione delle attività di formazione previste si farà fronte con uno stanziamento, in termini di competenza e cassa, di 120mila euro, nell'ambito della legge di bilancio regionale 2019 e attingendo dai fondi strutturali europei (programmazione 2014-2020), "previa verifica della coerenza con le linee di intervento in essi previsti.
La giunta regionale adotterà entro sei mesi un regolamento di attuazione che fisserà le modalità e i criteri di promozione delle formazione, dell'aggiornamento professionale e della riqualificazione degli operatori. Sono previste anche sanzioni da 1000 a 4mila euro nel caso della mancata formazione e da 2000 a 5mila euro per l'inottemperanza delle disposizioni previste in ordine alle modalità di vendita (pane che deve essere venduto nel giorno stesso di produzione; vendita di pane sfuso consentita in aree pubbliche, costruzioni stabili e negozi mobili purché l'esercente sia dotato di appositi banchi di esposizione con idonee caratteristiche igienico sanitarie, etc).
"L'obiettivo è quello di predisporre uno strumento normativo in grado di garantire maggiormente operatori e cittadini - spiega il consigliere regionale Enzo Colonna - in considerazione della avanzata modernizzazione e sviluppo dell'attività di panificazione, nonché dell'evoluzione tecnologica dei processi produttivi, che hanno contribuito al miglioramento qualitativo delle tipologie di produzione tradizionali".
Con un emendamento dello stesso Colonna è stato inserito un articolo che impegna la Regione a sostenere e attuare iniziative di promozione e valorizzazione delle produzioni di pane del territorio pugliese riconosciute con i marchi Dop (denominazione di origine protetta) e Igp (indicazione geografica protetta). "Scontato il riferimento, ad esempio, al pane DOP di Altamura, un'eccellenza della produzione agroalimentare pugliese, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Le azioni regionali - aggiunge - potranno essere attuate anche attraverso il coinvolgimento dei consorzi di tutela di tali prodotti e degli Enti locali, al fine di adottare strategie di promozione e valorizzazione condivise con operatori del settore e amministrazioni dei territori di produzione".
L'obiettivo è quello di regolare e disciplinare l'attività di produzione e vendita del pane, sostenendo e valorizzando le peculiarità dei pani tradizionali, la tutela del consumatore, l'informazione nutrizionale e la sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti. Per una migliore regolamentazione, viene garantita la formazione del responsabile dell'attività, la valorizzazione delle specialità da forno tipiche della tradizione pugliese nell'apposita sezione all'interno dell'elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali pugliesi e la valorizzazione delle filiere locali.
Agli oneri relativi alla realizzazione delle attività di formazione previste si farà fronte con uno stanziamento, in termini di competenza e cassa, di 120mila euro, nell'ambito della legge di bilancio regionale 2019 e attingendo dai fondi strutturali europei (programmazione 2014-2020), "previa verifica della coerenza con le linee di intervento in essi previsti.
La giunta regionale adotterà entro sei mesi un regolamento di attuazione che fisserà le modalità e i criteri di promozione delle formazione, dell'aggiornamento professionale e della riqualificazione degli operatori. Sono previste anche sanzioni da 1000 a 4mila euro nel caso della mancata formazione e da 2000 a 5mila euro per l'inottemperanza delle disposizioni previste in ordine alle modalità di vendita (pane che deve essere venduto nel giorno stesso di produzione; vendita di pane sfuso consentita in aree pubbliche, costruzioni stabili e negozi mobili purché l'esercente sia dotato di appositi banchi di esposizione con idonee caratteristiche igienico sanitarie, etc).
"L'obiettivo è quello di predisporre uno strumento normativo in grado di garantire maggiormente operatori e cittadini - spiega il consigliere regionale Enzo Colonna - in considerazione della avanzata modernizzazione e sviluppo dell'attività di panificazione, nonché dell'evoluzione tecnologica dei processi produttivi, che hanno contribuito al miglioramento qualitativo delle tipologie di produzione tradizionali".
Con un emendamento dello stesso Colonna è stato inserito un articolo che impegna la Regione a sostenere e attuare iniziative di promozione e valorizzazione delle produzioni di pane del territorio pugliese riconosciute con i marchi Dop (denominazione di origine protetta) e Igp (indicazione geografica protetta). "Scontato il riferimento, ad esempio, al pane DOP di Altamura, un'eccellenza della produzione agroalimentare pugliese, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Le azioni regionali - aggiunge - potranno essere attuate anche attraverso il coinvolgimento dei consorzi di tutela di tali prodotti e degli Enti locali, al fine di adottare strategie di promozione e valorizzazione condivise con operatori del settore e amministrazioni dei territori di produzione".