
Editoriale
Prospettive: l'informazione ha un nuovo punto di vista
Editoriale a cura di Michele Disabato
Altamura - martedì 8 marzo 2016
13.11
«I have a dream» («Io ho un sogno») è il titolo del famoso discorso tenuto da Martin Luther King il 28 agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington...
Il mio sogno, invece, si è avverato in una calda giornata di luglio quando, con l'aiuto di Francesco Dipalo Editore del network Life, ho concretizzato un progetto che avevo per troppo tempo rinviato: realizzare un giornale con i disabili ma non solo per i disabili. Il primo passo, il più difficile, è stato quello di coinvolgere quante più persone possibili abbattendo ogni tipo di barriera, non solo quelle fisiche, cercando di formare un gruppo di lavoro carico di entusiasmo e di stimoli e soprattutto deciso a fare dell'informazione una possibilità per quanti non hanno voce in capitolo. Con il tempo siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo e dopo solo due incontri abbiamo intuito che il gruppo c'era ed era agguerrito. In meno di un mese l'idea si è concretizzata nelle pagine di Prospettive, un progetto sperimentale basato sull'entusiasmo e sulla voglia di offrire alla comunità altamurana un nuovo punto di vista nell'informazione locale.
Pagine cariche di inchiostro ed esperienza dove ognuno di noi ha tirato fuori tutto quello che ha da dire e che nessuno mai è stato disposto ad ascoltare. Proprio così, si parla di persone con disabilità nelle giornate dedicate a loro e poi? E poi tutto torna come prima. Si parla di diritti, di abbattimento di barriere architettoniche e magari si fanno pure le campagne elettorali sugli ultimi. Ma quali ultimi, impariamo a definirli UGUALI con le stesse possibilità che vengono date a noi. E comunque non vi affannate a capire se chiamarli disabili, diversamente abili, persone con disabilità. Chiamateli semplicemente con il loro nome!
Buon lavoro ragazzi!
MICHELE DISABATO
Il mio sogno, invece, si è avverato in una calda giornata di luglio quando, con l'aiuto di Francesco Dipalo Editore del network Life, ho concretizzato un progetto che avevo per troppo tempo rinviato: realizzare un giornale con i disabili ma non solo per i disabili. Il primo passo, il più difficile, è stato quello di coinvolgere quante più persone possibili abbattendo ogni tipo di barriera, non solo quelle fisiche, cercando di formare un gruppo di lavoro carico di entusiasmo e di stimoli e soprattutto deciso a fare dell'informazione una possibilità per quanti non hanno voce in capitolo. Con il tempo siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo e dopo solo due incontri abbiamo intuito che il gruppo c'era ed era agguerrito. In meno di un mese l'idea si è concretizzata nelle pagine di Prospettive, un progetto sperimentale basato sull'entusiasmo e sulla voglia di offrire alla comunità altamurana un nuovo punto di vista nell'informazione locale.
Pagine cariche di inchiostro ed esperienza dove ognuno di noi ha tirato fuori tutto quello che ha da dire e che nessuno mai è stato disposto ad ascoltare. Proprio così, si parla di persone con disabilità nelle giornate dedicate a loro e poi? E poi tutto torna come prima. Si parla di diritti, di abbattimento di barriere architettoniche e magari si fanno pure le campagne elettorali sugli ultimi. Ma quali ultimi, impariamo a definirli UGUALI con le stesse possibilità che vengono date a noi. E comunque non vi affannate a capire se chiamarli disabili, diversamente abili, persone con disabilità. Chiamateli semplicemente con il loro nome!
Buon lavoro ragazzi!
MICHELE DISABATO