
Ospedale e sanità
Pronto soccorso: inseriti infermieri per dialogo con pazienti
Una nuova figura della Asl per facilitare comunicazione e prevenire aggressioni
Altamura - martedì 2 settembre 2025
13.05
Comunicazione e dialogo con gli utenti, maggiore sicurezza per gli operatori: sono i compiti principali dell'infermiere di processo, ormai una presenza fissa e riconoscibile nei Pronto soccorso della ASL Bari. Questa nuova figura è stata inserita anche nell'ospedale della Murgia.
La ASL Bari ha completato il dispiegamento di quasi 200 infermieri, dotati di tablet e facilmente individuabili dalla scritta ben evidente sulla casacca: "Infermiere dedicato all'accoglienza e di processo". Tra le sedi cosiddette "ad alto rischio" aggressioni, infatti, ci sono proprio i Pronto soccorso da qualche tempo dotati di questa nuova figura professionale, grazie alla quale è possibile rendere più efficiente la presa in cura del paziente e dei suoi familiari, dal triage alla dimissione e/o ricovero, e creare una rete di collegamento tra i diversi professionisti della salute con l'obiettivo di ottimizzare i tempi d'attesa, ridurre le eventuali tensioni e migliorare così la gestione del processo in ogni singolo passaggio.
Questo personale sanitario agisce da "facilitatore" in un'area compresa tra la sala d'attesa e le postazioni di triage, aggiornando i familiari dell'utente in Pronto Soccorso riguardo l'iter clinico-diagnostico-terapeutico intrapreso, con informazioni puntuali e costanti, e rispondendo alle richieste provenienti anche dallo stesso paziente in attesa. Questa attività viene garantita per l'intero periodo di permanenza del paziente in Pronto soccorso, dall'ingresso fino alla dimissione a domicilio o al ricovero. Il servizio di accoglienza e informazione è presente dalle ore 8 alle ore 20 tutti i giorni in ognuno dei sette Pronto soccorso della ASL Bari.
Il personale infermieristico – cui vanno aggiunti una settantina tra operatori socio sanitari e ausiliari - è stato adeguatamente e specificamente formato per migliorare il processo informativo e, quindi, prevenire atti di violenza contro gli operatori sanitari e sociosanitari.
La ASL Bari ha completato il dispiegamento di quasi 200 infermieri, dotati di tablet e facilmente individuabili dalla scritta ben evidente sulla casacca: "Infermiere dedicato all'accoglienza e di processo". Tra le sedi cosiddette "ad alto rischio" aggressioni, infatti, ci sono proprio i Pronto soccorso da qualche tempo dotati di questa nuova figura professionale, grazie alla quale è possibile rendere più efficiente la presa in cura del paziente e dei suoi familiari, dal triage alla dimissione e/o ricovero, e creare una rete di collegamento tra i diversi professionisti della salute con l'obiettivo di ottimizzare i tempi d'attesa, ridurre le eventuali tensioni e migliorare così la gestione del processo in ogni singolo passaggio.
Questo personale sanitario agisce da "facilitatore" in un'area compresa tra la sala d'attesa e le postazioni di triage, aggiornando i familiari dell'utente in Pronto Soccorso riguardo l'iter clinico-diagnostico-terapeutico intrapreso, con informazioni puntuali e costanti, e rispondendo alle richieste provenienti anche dallo stesso paziente in attesa. Questa attività viene garantita per l'intero periodo di permanenza del paziente in Pronto soccorso, dall'ingresso fino alla dimissione a domicilio o al ricovero. Il servizio di accoglienza e informazione è presente dalle ore 8 alle ore 20 tutti i giorni in ognuno dei sette Pronto soccorso della ASL Bari.
Il personale infermieristico – cui vanno aggiunti una settantina tra operatori socio sanitari e ausiliari - è stato adeguatamente e specificamente formato per migliorare il processo informativo e, quindi, prevenire atti di violenza contro gli operatori sanitari e sociosanitari.