
La città
Piazza Santa Teresa, il Comune dice no a Soprintendenza e Comitato
Stacca: “Soluzione temporanea in attesa di riqualificare piazza Castello”
Altamura - mercoledì 2 luglio 2014
09.00
La piazza storica della città è anche la piazza della discordia.
Ennesimo round nella battaglia tra il Comitato cittadino di Santa Teresa, che si batte per spostare il mercato, e il Comune. Oggi è previsto l'ennesimo incontro sul tema, anche se le posizioni sembrano destinate a rimanere distanti.
Sulla vicenda si era espressa anche la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, con una lettera dello scorso febbraio, firmata dall'architetto Salvatore Buonomo, che era un'impietosa diagnosi sullo stato della piazza storica altamurana, proprio in riferimento alla presenza di bancarelle e rifiuti: "E' stata rilevata – si legge nella nota – una situazione di notevole degrado che altera le componenti architettoniche e urbanistiche degli spazi pubblici di interesse storico, considerati bene culturale". E ancora: "L'immagine urbana appare compromessa […], il decoro dello spazio urbano risulta notevolmente deturpato sia per la presenza di materiali non compatibili con il contesto architettonico che per le pessime condizioni igieniche causate dai depositi di rifiuti alimentari e per la precarietà di elementi di arredo urbano".
Ma l'amministrazione, per bocca del sindaco Mario Stacca, fa sapere di non voler recedere dalle proprie posizioni. Sulla missiva dell'architetto Buonomo Stacca è netto e non lascia spazio a convergenze: "L'abbiamo impugnata innanzi al TAR per chiederne l'annullamento, la soprintendenza non può definire un luogo vincolato in modo unilaterale", dichiara il sindaco, "mentre piazza Santa Teresa è destinata al mercato temporaneamente, in attesa di riqualificare piazza Castello. A giorni partiranno le verifiche sulle evidenze archeologiche sottostanti, e poi i lavori di ripavimentazione". Il primo cittadino definisce "strumentali" le richieste del comitato: "Il disagio c'è ma è provvisorio. Domani verificheremo se alcune esigenze di maggior controllo possono essere prese in considerazione, ma spostare anche di poco il mercato, magari in piazza Matteotti, lo farebbe rimanere comunque nell'area".
"Di sicuro – conclude Stacca – su questa vicenda deciderà la prossima amministrazione".
Ennesimo round nella battaglia tra il Comitato cittadino di Santa Teresa, che si batte per spostare il mercato, e il Comune. Oggi è previsto l'ennesimo incontro sul tema, anche se le posizioni sembrano destinate a rimanere distanti.
Sulla vicenda si era espressa anche la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, con una lettera dello scorso febbraio, firmata dall'architetto Salvatore Buonomo, che era un'impietosa diagnosi sullo stato della piazza storica altamurana, proprio in riferimento alla presenza di bancarelle e rifiuti: "E' stata rilevata – si legge nella nota – una situazione di notevole degrado che altera le componenti architettoniche e urbanistiche degli spazi pubblici di interesse storico, considerati bene culturale". E ancora: "L'immagine urbana appare compromessa […], il decoro dello spazio urbano risulta notevolmente deturpato sia per la presenza di materiali non compatibili con il contesto architettonico che per le pessime condizioni igieniche causate dai depositi di rifiuti alimentari e per la precarietà di elementi di arredo urbano".
Ma l'amministrazione, per bocca del sindaco Mario Stacca, fa sapere di non voler recedere dalle proprie posizioni. Sulla missiva dell'architetto Buonomo Stacca è netto e non lascia spazio a convergenze: "L'abbiamo impugnata innanzi al TAR per chiederne l'annullamento, la soprintendenza non può definire un luogo vincolato in modo unilaterale", dichiara il sindaco, "mentre piazza Santa Teresa è destinata al mercato temporaneamente, in attesa di riqualificare piazza Castello. A giorni partiranno le verifiche sulle evidenze archeologiche sottostanti, e poi i lavori di ripavimentazione". Il primo cittadino definisce "strumentali" le richieste del comitato: "Il disagio c'è ma è provvisorio. Domani verificheremo se alcune esigenze di maggior controllo possono essere prese in considerazione, ma spostare anche di poco il mercato, magari in piazza Matteotti, lo farebbe rimanere comunque nell'area".
"Di sicuro – conclude Stacca – su questa vicenda deciderà la prossima amministrazione".