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Curiosità

Pentiti del tatuaggio?

Tutto quello che dovreste sapere prima di farne uno

Stanchi dei tatuaggi?

I motivi possono essere i più disparati, ma arriva un momento nella vita in cui quel tatuaggio che tanto hai desiderato e di cui tanto eri fiero, ti ha stancato.

Il problema, una volta che si decide di rimuovere quell'opera dal proprio corpo, è il medesimo per tutti: "Come eliminare quel tatuaggio fatto quando si era troppogiovani/ troppoinnamorati/troppoubriachi. E soprattutto quale sarà il risultato?"

"Togliere un tatuaggio è molto più difficile che farlo e non sempre è possibile riuscirci", suggerisce Gianni Lamuraglia dello studio medico Med.Es di Gravina. "I tatuaggi - continua l'esperto - si fanno spesso da giovani senza pensare che è un segno che ci accompagnerà per sempre. Molti si stufano, cambiano gusti e passioni e quindi decidono di cancellare il disegno o la scrittura".

Abbiamo chiesto all'esperto: quali sono le cose da sapere quando si decide di dire addio al proprio tatuaggio?

1)Non sempre è possibile la completa scomparsa - Il laser non sempre cancella del tutto il tatuaggio, così come la gomma cancella il segno di una matita; l'efficacia del trattamento dipende da colore, profondità, densità e tipo di pigmento e dal fototipo del paziente, cioè dal colore della sua pelle (bianca, olivastra, nera).
2) La professionalità è tutto - La strada migliore da seguire è quella di rivolgersi solo a professionisti esperti del settore, in grado di proporre tecniche moderne. Al momento la tecnica più efficace è rappresentata dai laser q-switchati (laser Q-S), strumenti che producono un impulso laser di brevissima durata (nanosecondi, alcuni miliardesimi di secondo). Questo distrugge le cellule entro le quali sono accumulati i granuli di pigmento, spezzandoli in frammenti più piccoli (diametro variabile da 10 a 100 millesimi di millimetro) che vengono smaltiti nei liquidi corporei o da cellule migranti nel corso dei giorni e delle settimane successive. Ripetuti trattamenti consentono di perseguire la progressiva scomparsa del tatuaggio.
3) Scegliere bene il periodo dell'anno per farlo - E' necessario calcolare bene i tempi, perché rimuovere un tatuaggio è un processo lungo: sono necessarie diverse sedute . L'esposizione della cute trattata al sole o a lampade abbronzanti dev'essere evitata almeno per un mese, avendo cura, nelle corso delle prime esposizioni, di utilizzare creme a filtro solare ad alta protezione (filtri 30+-50+).
4) Difficile calcolare quante sedute saranno necessarie - Nei casi più facili variano da 3 a 5, mentre in quelli più difficili si arriva a 10-12-14 sedute. Dipende da diversi fattori.
5) Più è grande il tatuaggio, più tempo sarà necessario
6) Un lavoro lasciato a metà è un lavoro lasciato a metà - Il paziente può interrompere il trattamento di rimozione in qualsiasi momento, consapevole però che in questo modo il lavoro non è completato.
7) Per belli apparire, bisogna soffrire... - Il trattamento con laser Q-S è un po' doloroso. Per ridurre il dolore durante il trattamento può essere applicato del ghiaccio sulla cute.
8) Più la pelle è scura, più difficile sarà la rimozione - La rimozione è più problematica per chi ha la pelle scura. Chi ha la pelle olivastra, mulatta o nera o comunque di colore più scuro del tatuaggio da rimuovere corre un forte rischio di alterare la pigmentazione. La rimozione è sconsigliata anche a chi ha la tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidee, a chi presenta infezioni attive della pelle. Attenzione invece a terapie farmacologiche o con farmaci foto sensibilizzanti.
9) Il "post operatorio" - Dopo il trattamento si formano sulla pelle delle bollicine. È indicato trattare la pelle con unguenti antibiotici e applicare una medicazione occlusiva con garza vasellinata per uno o due giorni, fino alla formazione delle croste.
10) La "sindrome" da tatuaggio fantasma - Infine, si deve sapere che, in corrispondenza del tatuaggio rimosso, potrebbe rimanere una sorta di ombra chiamata "fantasma del tatuaggio". Può durare alcuni anni o anche per sempre.

Per concludere, ricordate che il tatuaggio non è uno "sfizio", dunque occorre decidere bene e valutare bene rischi e benefici.

Ecco alcune foto di prima e dopo la rimozione.
4 fotoPentiti del tatuaggio? Ditegli addio!
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