
La città
Parco degli ulivi. "Si apra un confronto con i cittadini"
Un movimento civico scrive al sindaco Stacca
Altamura - mercoledì 16 aprile 2014
16.29
"Una delibera di Giunta, la n. 26 del 14.03.2014, sembra abbattere per sempre le speranze di salvare quello che è stato denominato "Parco degli Ulivi", una delle poche aree a verde del nostro paese". Con questo incipit, Nicola Roberto Berloco del movimento civico "Leonessa di Puglia" (Circolo di Altamura - Sezione "Montecalvario") ha descritto in una nota la questione del suolo Rossi. Un documento che ha protocollato presso gli uffici del Comune di Altamura.
"Centrale com'è, - si continua a leggere - spaziosa e fornita di begli alberi d'olivo nostrano, non può non essere valutata alla stregua di un patrimonio dal valore pubblico, anche se insiste entro un fondo di proprietà privata. A conferma di ciò la stessa destinazione voluta dal Piano Regolatore, la quale non ci pare casuale.
Non è, pertanto, umanamente ammissibile che una pubblica Amministrazione, come quella del nostro Comune, fino ad ora, tra l'altro, con chiare intenzioni di mediare in favore di una benvenuta sensibilità ambientale, offra l'idea di cambiare d'un tratto rotta, sul piano delle decisioni attuative, aderendo ad intenzioni opposte a quelle via via rassicurate, sia pure per ragioni tecnicamente valide".
L'invito è rivolto al sindaco Mario Stacca affinché, oltre a dialogare con le imprese proprietarie per tracciare una soluzione, possa anche aprire un confronto con i cittadini, attraverso tavole rotonde a tema, oppure dibattiti pubblici all'interno della sala consiliare.
"Inoltre – afferma il referente del Movimento - s'accolgano eventuali proposte riguardanti appunto zone alternative, che siano, cioè, suggerite eventualmente anche da cittadini stessi, secondo il canone della condivisione democratica anche del percorso antecedente alle scelte, ed in modo da dar chiarezza d'ogni passaggio intermedio".
E chiosa: "La nostra Altamura, assai avara di verde, ma ricca di cemento colato senza una razionalità direzionata agli agi essenziali della convivenza, e con una serie nutrita di deficienze e variegate anomalie di natura urbanistica, sulle quali saranno aperti e sviluppati capitoli poderosi in futuro".
"Centrale com'è, - si continua a leggere - spaziosa e fornita di begli alberi d'olivo nostrano, non può non essere valutata alla stregua di un patrimonio dal valore pubblico, anche se insiste entro un fondo di proprietà privata. A conferma di ciò la stessa destinazione voluta dal Piano Regolatore, la quale non ci pare casuale.
Non è, pertanto, umanamente ammissibile che una pubblica Amministrazione, come quella del nostro Comune, fino ad ora, tra l'altro, con chiare intenzioni di mediare in favore di una benvenuta sensibilità ambientale, offra l'idea di cambiare d'un tratto rotta, sul piano delle decisioni attuative, aderendo ad intenzioni opposte a quelle via via rassicurate, sia pure per ragioni tecnicamente valide".
L'invito è rivolto al sindaco Mario Stacca affinché, oltre a dialogare con le imprese proprietarie per tracciare una soluzione, possa anche aprire un confronto con i cittadini, attraverso tavole rotonde a tema, oppure dibattiti pubblici all'interno della sala consiliare.
"Inoltre – afferma il referente del Movimento - s'accolgano eventuali proposte riguardanti appunto zone alternative, che siano, cioè, suggerite eventualmente anche da cittadini stessi, secondo il canone della condivisione democratica anche del percorso antecedente alle scelte, ed in modo da dar chiarezza d'ogni passaggio intermedio".
E chiosa: "La nostra Altamura, assai avara di verde, ma ricca di cemento colato senza una razionalità direzionata agli agi essenziali della convivenza, e con una serie nutrita di deficienze e variegate anomalie di natura urbanistica, sulle quali saranno aperti e sviluppati capitoli poderosi in futuro".