
La città
Parco degli ulivi, la discussione torna in consiglio comunale
Dal Comitato nuovo appello per salvare il suolo Rossi dal cemento
Altamura - martedì 3 novembre 2015
11.09
Questo pomeriggio a partire dalle 17 tornano in aula i consiglieri comunali per discutere, su proposta delle opposizioni della vicenda riguardante il Parco degli ulivi.
E proprio dal comitato cittadino arriva l'ennesimo appello per salvare un fazzoletto di area verde famoso per suoi ulivi che sorge nel quadrilatero tra via Quattro Novembre, via La Carrera, via Baracca e via Fratelli Cagnazzi, "a due passi dall'area tutelata delle Mura Megalitiche" sottolineano dal comitato.
"Dopo aver presentato l'estate scorsa una richiesta al sindaco, supportata da un migliaio di firme raccolte in pochi giorni, per la revoca in autotutela del permesso a costruire, dopo aver protestato e preso la parola in consiglio comunale, dopo aver illustrato la nostra posizione nella conferenza dei capigruppo, dopo aver inviato a tutti i consiglieri comunali una dettagliata relazione sulla vicenda, in aula due rappresentanti del Comitato, un tecnico e una residente, esporranno la nostra posizione contraria all'ennesimo e inutile scempio che si prospetta in città. Vogliamo evidenziare soprattutto quanto le autorizzazioni rilasciate siano state segnate da illegittimità e/o irregolarità, anomalie, superficialità, trascuratezza. Inoltre sottolineiamo la mancanza di fantasia della precedente amministrazione e di volontà politica di risolvere la questione da parte di quella subentrata guidata da un sindaco, Giacinto Forte, che aveva partecipato in passato alle manifestazioni del comitato e si era espresso in maniera pesante contro le scelte della precedente giunta. Ora non si può voltare lo sguardo da un'altra parte. Le soluzioni alternative ci sono, basta cercarle".
"Sappiamo che l'area è di proprietà privata e che le autorizzazioni sono state date dalle autorità preposte. Ma in questa vicenda si è giocato volutamente e in maniera opaca sull'equivoco tra aree destinate a servizi pubblici di interesse generale e collettivo ed esercizi al pubblico".
Per i responsabili del Comitato, il permesso di costruire presso il suolo Rossi altro non è che "una vera e propria variante illegittima in quanto adottata senza il minimo rispetto delle norme e procedure richieste da leggi e regolamenti in materia. Se questo provvedimento passasse, rappresenterebbe una sorta di 'cavallo di Troia' che faciliterebbe altre operazioni simili, ad esempio nella zona del parco archeologico di via Vecchia Buoncammino".
Di qui la richiesta ferma e decisa di dare avvio ad una politica in materia di urbanistica "che tenga in debita considerazione il diritto alle aree verdi e una pianificazione condivisa del territorio. Infine stigmatizziamo il tentativo di provocare terrore tra i consiglieri comunali circa un possibile contenzioso e richieste di risarcimento danni".
Questo pomeriggio la discussione torna in aula ma è difficile immaginare che le parti in causa potranno trovare un accordo.
E proprio dal comitato cittadino arriva l'ennesimo appello per salvare un fazzoletto di area verde famoso per suoi ulivi che sorge nel quadrilatero tra via Quattro Novembre, via La Carrera, via Baracca e via Fratelli Cagnazzi, "a due passi dall'area tutelata delle Mura Megalitiche" sottolineano dal comitato.
"Dopo aver presentato l'estate scorsa una richiesta al sindaco, supportata da un migliaio di firme raccolte in pochi giorni, per la revoca in autotutela del permesso a costruire, dopo aver protestato e preso la parola in consiglio comunale, dopo aver illustrato la nostra posizione nella conferenza dei capigruppo, dopo aver inviato a tutti i consiglieri comunali una dettagliata relazione sulla vicenda, in aula due rappresentanti del Comitato, un tecnico e una residente, esporranno la nostra posizione contraria all'ennesimo e inutile scempio che si prospetta in città. Vogliamo evidenziare soprattutto quanto le autorizzazioni rilasciate siano state segnate da illegittimità e/o irregolarità, anomalie, superficialità, trascuratezza. Inoltre sottolineiamo la mancanza di fantasia della precedente amministrazione e di volontà politica di risolvere la questione da parte di quella subentrata guidata da un sindaco, Giacinto Forte, che aveva partecipato in passato alle manifestazioni del comitato e si era espresso in maniera pesante contro le scelte della precedente giunta. Ora non si può voltare lo sguardo da un'altra parte. Le soluzioni alternative ci sono, basta cercarle".
"Sappiamo che l'area è di proprietà privata e che le autorizzazioni sono state date dalle autorità preposte. Ma in questa vicenda si è giocato volutamente e in maniera opaca sull'equivoco tra aree destinate a servizi pubblici di interesse generale e collettivo ed esercizi al pubblico".
Per i responsabili del Comitato, il permesso di costruire presso il suolo Rossi altro non è che "una vera e propria variante illegittima in quanto adottata senza il minimo rispetto delle norme e procedure richieste da leggi e regolamenti in materia. Se questo provvedimento passasse, rappresenterebbe una sorta di 'cavallo di Troia' che faciliterebbe altre operazioni simili, ad esempio nella zona del parco archeologico di via Vecchia Buoncammino".
Di qui la richiesta ferma e decisa di dare avvio ad una politica in materia di urbanistica "che tenga in debita considerazione il diritto alle aree verdi e una pianificazione condivisa del territorio. Infine stigmatizziamo il tentativo di provocare terrore tra i consiglieri comunali circa un possibile contenzioso e richieste di risarcimento danni".
Questo pomeriggio la discussione torna in aula ma è difficile immaginare che le parti in causa potranno trovare un accordo.