
La città
Parco degli ulivi: il suolo è edificabile?
La società proprietaria: "L'area non è parco urbano"
Altamura - mercoledì 25 giugno 2014
9.09
Giunge dalla società Se.Ge.Co. srl, proprietaria del suolo "Rossi", sito in via IV novembre, una puntualizzazione sulla questione ormai rubricata sotto il nome "Parco degli ulivi".
La cittadinanza e alcuni gruppi politici (Aria fresca, Sel, Altamura con Piglionica e Pd), dopo aver appreso gli atti di giunta comunale con cui si stabiliva l'acquisizione da parte del Comune del 5% dei volumi che andranno sviluppati nell'area, si sono mobilitati con riunioni e manifestazioni per far sentire la propria voce e per dire "no" alla cementificazione.
Intanto l'Amministrazione comunale ha avuto diversi incontri con i referenti delle imprese proprietarie per portare a termine il percorso di delocalizzazione dei volumi edificatori, considerando che la superficie totale del suolo è di mq. 7.120 (superficie coperta assentita mq. 2.118 e superficie a verde, parcheggi, sistemazione esterna mq. 3.762).
La società ora mira, affidando ad una nota le proprie considerazioni, a chiarire alcuni punti sulla edificabilità e sulla destinazione del suolo. E precisa che l'area ha sede in zona "F1", con destinazione a servizi, "per cui risulta ammissibile e legittimo l'intervento privato" e che l'area "non è parco urbano, ma è area privata su cui è ammissibile la realizzazione di manufatti edilizi destinati a servizi, per cui l'intervento richiesto dalla proprietà è del tutto legittimo avendo seguito un regolare seppur lungo iter amministrativo".
Sulla base dei calcoli espletati, i volumi realizzabili abbraccerebbero 21.207 metri quadri, quelli assentiti 18.872 e i volumi da cedere al Comune, secondo quanto stabilito dalla delibera n.29 del 14.03.2014, sarebbero 1.039. La società aggiunge, inoltre, che è previsto lo spostamento degli alberi di ulivi dalla zona da edificare alla zona a verde o a parcheggio.
Si rimarca, inoltre, la disponibilità da parte della impresa a valutare le proposte avanzate dall'amministrazione per una eventuale delocalizzazione o compensazione dell'intervento "sempre che l'intero iter procedurale venga completato nei termini concordati entro e non oltre il 7 dicembre 2014".
La cittadinanza e alcuni gruppi politici (Aria fresca, Sel, Altamura con Piglionica e Pd), dopo aver appreso gli atti di giunta comunale con cui si stabiliva l'acquisizione da parte del Comune del 5% dei volumi che andranno sviluppati nell'area, si sono mobilitati con riunioni e manifestazioni per far sentire la propria voce e per dire "no" alla cementificazione.
Intanto l'Amministrazione comunale ha avuto diversi incontri con i referenti delle imprese proprietarie per portare a termine il percorso di delocalizzazione dei volumi edificatori, considerando che la superficie totale del suolo è di mq. 7.120 (superficie coperta assentita mq. 2.118 e superficie a verde, parcheggi, sistemazione esterna mq. 3.762).
La società ora mira, affidando ad una nota le proprie considerazioni, a chiarire alcuni punti sulla edificabilità e sulla destinazione del suolo. E precisa che l'area ha sede in zona "F1", con destinazione a servizi, "per cui risulta ammissibile e legittimo l'intervento privato" e che l'area "non è parco urbano, ma è area privata su cui è ammissibile la realizzazione di manufatti edilizi destinati a servizi, per cui l'intervento richiesto dalla proprietà è del tutto legittimo avendo seguito un regolare seppur lungo iter amministrativo".
Sulla base dei calcoli espletati, i volumi realizzabili abbraccerebbero 21.207 metri quadri, quelli assentiti 18.872 e i volumi da cedere al Comune, secondo quanto stabilito dalla delibera n.29 del 14.03.2014, sarebbero 1.039. La società aggiunge, inoltre, che è previsto lo spostamento degli alberi di ulivi dalla zona da edificare alla zona a verde o a parcheggio.
Si rimarca, inoltre, la disponibilità da parte della impresa a valutare le proposte avanzate dall'amministrazione per una eventuale delocalizzazione o compensazione dell'intervento "sempre che l'intero iter procedurale venga completato nei termini concordati entro e non oltre il 7 dicembre 2014".