Ospedale della Murgia
Ospedale della Murgia
Ospedale e sanità

Ospedale della Murgia, urge una conferenza pubblica

Le ultime notizie sulla nuova struttura

Cova fuoco sotto la cenere attorno all'Ospedale della Murgia. I lunghi tempi d'attesa per la sua apertura, prevista per il prossimo 14 aprile, rinverdiscono le polemiche e soprattutto le aspettative degli utenti. Ma, nonostante la data fissata, pezzi di puzzle mancanti non danno l'immagine della completezza.

Ad elevarsi è la voce - una del nutrito coro delle diatribe - del Movimento Meet-up Attivisti M5S di Altamura e Gravina che torna a chiedere la convocazione di una conferenza pubblica in sede istituzionale insieme ai sindaci dei due paesi murgiani, al direttore sanitario e all'assessore regionale alla Sanità. "Ci saranno le specialistiche salvavita?" chiedono gli attivisti. Al momento, le risposte a tal riguardo appaiono non circoscritte e nessuna data è segnata sul calendario.

Nella scorsa settimana si è tenuto un incontro ad Altamura, "Ultime notizie sull'Ospedale della Murgia", organizzato dal comitato "Salviamo l'ospedale della Murgia", presso la "Feltrinelli Point". Una assemblea che avrebbe potuto offrire occasione di chiarezza tra le diverse parti chiamate in causa, eppure alcune poltrone urlavano l'assenza dei sindaci del territorio e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Un dato sottolineato con la matita blu dal Comitato stesso. Il confronto, sviluppatosi a tratti anche con toni accesi, ha visto il contributo dei consiglieri regionali Michele Ventricelli e Giacinto Forte e del giornalista Nino Sangerardi.

Qualità ed efficienza sono le prime parole reclamate attorno alle quali gira la chiave di apertura della struttura che bisognerebbe renderla competitiva per abbattere la percentuale di mobilità passiva registrata nel territorio (60%). Come? Istituendo le specialistiche di base - sbotta il Comitato - UTIC, Emodinamica, Oncologia, Medicina trasfusionale, Oculistica, ORL, Neurologia ed Urologia. E ancora: "che dire a proposito della legge 45, approvata dal consiglio regionale il 30 dicembre scorso, che prevede un protocollo di intesa tra il nuovo ospedale e il Miulli?". Una opzione elegantemente camuffata dal velo della "migliore offerta sanitaria", direbbe qualcuno. Ma la lente del Comitato mette in evidenza "il solo obiettivo di salvare il Miulli dal suo debito". E rincara la dose: "Apprendiamo con preoccupazione che il direttore medico del presidio ospedaliero di Altamura dichiara che in mancanza di un primario ci si potrebbe servire di personale del Miulli, passando così a scelte le cui competenze sono proprie della regione Puglia". I due consiglieri regionali, Forte e Ventricelli, durante il dibattito, hanno garantito che si batteranno a spada tratta perché questa presunta fusione o commistione non avvenga.

Intanto, dopo 17 anni, il conto dei giorni per vedere aperti i cancelli è ormai alla rovescia.
© 2001-2025 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
AltamuraLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.