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Ospedale e sanità
Ospedale della Murgia pronto a fine anno. Forse
Lo sostiene l'onorevole Decaro. Ma preoccupano i ricorsi.
Altamura - martedì 15 ottobre 2013
10.44
Ospedale della Murgia completato a fine 2013?
A vestire i panni di oracolo, questa volta, è il parlamentare barese Antonio Decaro, intervenuto lo scorso sabato in un dibattito organizzato nell'ambito della Festa Democratica del Pd gravinese.
Sanità ed ospedale della Murgia, appunto, al centro della discussione. Ospiti, oltre al già citato onorevole democrat, Filippo Anelli, presidente dell'ordine dei medici di Bari, ed una sedia vuota. Il posto vacante è quello assegnato all'ospite forse più atteso della serata, l'assessore regionale al welfare Elena Gentile, assente dell'ultimo minuto giustificata da un non meglio precisato "grave problema personale".
Dunque, l'ospite più accreditato a fornire risposte istituzionali circa il nuovo nosocomio dà forfait. Ed il fardello di rendicontare lo stato di avanzamento dei lavori dell'ospedale passa all'onorevole Decaro, che peraltro si dichiara non completamente esperto in materia. "Le gare per la fornitura di arredi e grandi macchinari sono state espletate- sostiene il parlamentare- quindi, evitando ulteriori intoppi, a fine anno si potrebbe completare la struttura". Intoppi che sarebbero rappresentati, come spiega Decaro, da ricorsi che le aziende non vincitrici delle gare potrebbero impugnare. Possibilità tra l'altro neanche poi così remota.
Questione mobilità. "L'ospedale è stato costruito lungo una grande arteria già percorsa da mezzi pubblici dunque si potrebbero aggiungere fermate speciali. In armonia con i fondi a disposizione la Regione potrebbe dotare l'ospedale di un servizio navetta".
Le buone notizie arrivano sul fronte piano di rientro. Per la Puglia, come è noto, sono finiti i tre anni di purgatorio imposti dal ministero della Salute per lo sforamento del Patto di Stabilità. "Questo significherà nuove assunzioni di personale medico e paramedico", conferma il parlamentare Pd. E la prossima sfida si chiama assistenza territoriale. "Gli ospedali e le liste d'attesa sono intasati da malati cronici- sostiene Anelli- che non dovrebbero recarsi in ospedale, bensì dovrebbero essere assistiti da strutture territoriali ed a domicilio. E' questa la strada da seguire".
A vestire i panni di oracolo, questa volta, è il parlamentare barese Antonio Decaro, intervenuto lo scorso sabato in un dibattito organizzato nell'ambito della Festa Democratica del Pd gravinese.
Sanità ed ospedale della Murgia, appunto, al centro della discussione. Ospiti, oltre al già citato onorevole democrat, Filippo Anelli, presidente dell'ordine dei medici di Bari, ed una sedia vuota. Il posto vacante è quello assegnato all'ospite forse più atteso della serata, l'assessore regionale al welfare Elena Gentile, assente dell'ultimo minuto giustificata da un non meglio precisato "grave problema personale".
Dunque, l'ospite più accreditato a fornire risposte istituzionali circa il nuovo nosocomio dà forfait. Ed il fardello di rendicontare lo stato di avanzamento dei lavori dell'ospedale passa all'onorevole Decaro, che peraltro si dichiara non completamente esperto in materia. "Le gare per la fornitura di arredi e grandi macchinari sono state espletate- sostiene il parlamentare- quindi, evitando ulteriori intoppi, a fine anno si potrebbe completare la struttura". Intoppi che sarebbero rappresentati, come spiega Decaro, da ricorsi che le aziende non vincitrici delle gare potrebbero impugnare. Possibilità tra l'altro neanche poi così remota.
Questione mobilità. "L'ospedale è stato costruito lungo una grande arteria già percorsa da mezzi pubblici dunque si potrebbero aggiungere fermate speciali. In armonia con i fondi a disposizione la Regione potrebbe dotare l'ospedale di un servizio navetta".
Le buone notizie arrivano sul fronte piano di rientro. Per la Puglia, come è noto, sono finiti i tre anni di purgatorio imposti dal ministero della Salute per lo sforamento del Patto di Stabilità. "Questo significherà nuove assunzioni di personale medico e paramedico", conferma il parlamentare Pd. E la prossima sfida si chiama assistenza territoriale. "Gli ospedali e le liste d'attesa sono intasati da malati cronici- sostiene Anelli- che non dovrebbero recarsi in ospedale, bensì dovrebbero essere assistiti da strutture territoriali ed a domicilio. E' questa la strada da seguire".