
La città
Oggi, Giorno del Ricordo
Le iniziative per non dimenticare i Martiri delle Foibe
Altamura - lunedì 10 febbraio 2014
Sarà deposta una corona di fiori, questa sera, 10 febbraio, alle ore 19.30 dai militanti del "Comitato dieci febbraio" di Altamura, presso via Caduti delle foibe, per non dimenticare le vittime d'Italia e il dramma dell'esodo. Ieri, è stata celebrata una messa nella Cattedrale in ricordo dei Martiri.
È il giorno del ricordo, un giorno in cui noi tutti siamo chiamati alla riflessione. L'amministrazione comunale per l'occasione ha affisso un manifesto, ma il Comitato lancia l'invito alla politica locale a organizzare più iniziative coinvolgendo anche le scuole. In particolare, il referente Carlo Moramarco suggerisce la visione su Rai 1 dello spettacolo "Magazzino 18" interpretato e scritto da Simone Cristicchi, che andrà in onda questa sera alle 23.45. "Se vogliamo realizzare un'identità nazionale, alla quale tutti indistintamente dobbiamo e possiamo riconoscerci, - dichiara Moramarco - occorre costruire una memoria condivisa che travalichi ogni schieramento politico. È necessario, altresì, superare una volta per sempre la reticenza che ancora permane tra personalità istituzionali e intellettuali del mondo accademico, a trattare questa triste pagina della storia italiana, in nome di quello spirito di unità nazionale. Nella città di Altamura in via Gravina fu istituito un Centro Raccolta Profughi presso le casermette, che accolse numerosi profughi provenienti dal confine orientale.
Con la Legge 30 marzo 2004, n. 92, il Parlamento italiano ha istituito il 10 febbraio quale "Giorno del Ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra (dall'armistizio dell' 8.09.1943 al 10.02.1947 e dopo) e della più complessa vicenda del confine orientale. L'occupazione jugoslava di Trieste, Gorizia, Istria (primavera del 1945), fu causa non solo del fenomeno delle foibe (cavità carsiche profonde dai 15 mt ad oltre 100 mt, ove furono gettati vivi dai partigiani comunisti slavi del Maresciallo Tito, dopo torture, decine di migliaia di uomini, donne, giovani e bambini innocenti, la cui unica colpa era quella di essere nati italiani), ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inermi; in Istria, a Fiume e in Dalmazia, la repressione comunista jugoslava costrinse 350.000 persone ad abbandonare le loro case per fuggire dai massacri e poter mantenere la propria identità italiana.
Nel febbraio 2006 a Roma presso il Quirinale, l'ex Presidente della Repubblica Sen. Carlo Azeglio Ciampi consegnò una medaglia d'oro al valor civile alla memoria di Norma Cossetto, 24 anni, seviziata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti titini nel settembre 1943 (Ciampi, nella motivazione, esaltò "il coraggio e l'amor patrio"); in quell'occasione l'ex Presidente Ciampi consegnò anche una ventina di riconoscimenti ad altri parenti di vittime delle foibe.
È il giorno del ricordo, un giorno in cui noi tutti siamo chiamati alla riflessione. L'amministrazione comunale per l'occasione ha affisso un manifesto, ma il Comitato lancia l'invito alla politica locale a organizzare più iniziative coinvolgendo anche le scuole. In particolare, il referente Carlo Moramarco suggerisce la visione su Rai 1 dello spettacolo "Magazzino 18" interpretato e scritto da Simone Cristicchi, che andrà in onda questa sera alle 23.45. "Se vogliamo realizzare un'identità nazionale, alla quale tutti indistintamente dobbiamo e possiamo riconoscerci, - dichiara Moramarco - occorre costruire una memoria condivisa che travalichi ogni schieramento politico. È necessario, altresì, superare una volta per sempre la reticenza che ancora permane tra personalità istituzionali e intellettuali del mondo accademico, a trattare questa triste pagina della storia italiana, in nome di quello spirito di unità nazionale. Nella città di Altamura in via Gravina fu istituito un Centro Raccolta Profughi presso le casermette, che accolse numerosi profughi provenienti dal confine orientale.
Con la Legge 30 marzo 2004, n. 92, il Parlamento italiano ha istituito il 10 febbraio quale "Giorno del Ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra (dall'armistizio dell' 8.09.1943 al 10.02.1947 e dopo) e della più complessa vicenda del confine orientale. L'occupazione jugoslava di Trieste, Gorizia, Istria (primavera del 1945), fu causa non solo del fenomeno delle foibe (cavità carsiche profonde dai 15 mt ad oltre 100 mt, ove furono gettati vivi dai partigiani comunisti slavi del Maresciallo Tito, dopo torture, decine di migliaia di uomini, donne, giovani e bambini innocenti, la cui unica colpa era quella di essere nati italiani), ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inermi; in Istria, a Fiume e in Dalmazia, la repressione comunista jugoslava costrinse 350.000 persone ad abbandonare le loro case per fuggire dai massacri e poter mantenere la propria identità italiana.
Nel febbraio 2006 a Roma presso il Quirinale, l'ex Presidente della Repubblica Sen. Carlo Azeglio Ciampi consegnò una medaglia d'oro al valor civile alla memoria di Norma Cossetto, 24 anni, seviziata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti titini nel settembre 1943 (Ciampi, nella motivazione, esaltò "il coraggio e l'amor patrio"); in quell'occasione l'ex Presidente Ciampi consegnò anche una ventina di riconoscimenti ad altri parenti di vittime delle foibe.