
La città
Migliaia di fiaccole contro la criminalità
Grande partecipazione di popolo alla "marcia delle coscienze"
Altamura - venerdì 6 marzo 2015
8.33
Commozione, rabbia, sdegno ma soprattutto dignità.
Questi i sentimenti che hanno voluto esprimere le diverse migliaia di altamurani scesi in strada per manifestare la loro ferma ma civile opposizione a ogni forma di violenza e illegalità, dopo l'efferato attentato di mercoledì sera in Largo Nitti.
Davvero grande e per molti inaspettata è stata la partecipazione popolare alla fiaccolata convocata alle 21 di ieri in Piazza Zanardelli: né le poche ore a disposizione per l'organizzazione della manifestazione, né il tempo inclemente hanno fermato i tantissimi cittadini che hanno aderito alla manifestazione.
Il corteo si è snodato per le vie del centro, in un silenzio composto e rotto solo da preghiere e cori per le giovani vittime dell'attentato: "Forza ragazzi, siamo con voi", "Non mollate", e soprattutto "Vergognatevi", questo l'urlo di rabbia lanciato dagli amici dei ragazzi coinvolti nell'esplosione e rimasti gravemente feriti, all'indirizzo degli ignoti autori dell'efferato gesto. Tra fiaccole e striscioni, molti i volti rigati dalle lacrime per un assurdo e feroce atto criminale che deve essere ancora ricostruito nella dinamica e soprattutto nel movente.
La folla si è infine raccolta presso il luogo dell'attentato, per una preghiera finale e un momento di riflessione. Tanti i perché in attesa di risposte da parte di forze dell'ordine e magistratura, mentre le istituzioni iniziano a far sentire la loro voce.
Lo fanno quelle civili, con il presidente del consiglio comunale Nico Dambrosio che ha convocato per stamattina la conferenza dei capi gruppo, per fissare un consiglio comunale monotematico su un atto "la cui gravità e crudeltà sembra mostrare il totale disprezzo verso la vita umana", ma anche quelle religiose: il vescovo Giovanni Ricchiuti, attualmente impegnato con una delegazione di Pax Cristi nella striscia di Gaza, in una lettera "esprime nella preghiera piena vicinanza alle famiglie dei ragazzi feriti ed in particolar modo alle famiglie di Domenico e Francesco, i due ragazzi feriti in modo più grave" e "totale fiducia nelle Forze dell'Ordine e in quanti sono preposti all'ordine e alla sicurezza per un celere e proficuo svolgimento delle indagini", dedicando un abbraccio a "tutti i giovani cuore della Chiesa e della intera società".
Questi i sentimenti che hanno voluto esprimere le diverse migliaia di altamurani scesi in strada per manifestare la loro ferma ma civile opposizione a ogni forma di violenza e illegalità, dopo l'efferato attentato di mercoledì sera in Largo Nitti.
Davvero grande e per molti inaspettata è stata la partecipazione popolare alla fiaccolata convocata alle 21 di ieri in Piazza Zanardelli: né le poche ore a disposizione per l'organizzazione della manifestazione, né il tempo inclemente hanno fermato i tantissimi cittadini che hanno aderito alla manifestazione.
Il corteo si è snodato per le vie del centro, in un silenzio composto e rotto solo da preghiere e cori per le giovani vittime dell'attentato: "Forza ragazzi, siamo con voi", "Non mollate", e soprattutto "Vergognatevi", questo l'urlo di rabbia lanciato dagli amici dei ragazzi coinvolti nell'esplosione e rimasti gravemente feriti, all'indirizzo degli ignoti autori dell'efferato gesto. Tra fiaccole e striscioni, molti i volti rigati dalle lacrime per un assurdo e feroce atto criminale che deve essere ancora ricostruito nella dinamica e soprattutto nel movente.
La folla si è infine raccolta presso il luogo dell'attentato, per una preghiera finale e un momento di riflessione. Tanti i perché in attesa di risposte da parte di forze dell'ordine e magistratura, mentre le istituzioni iniziano a far sentire la loro voce.
Lo fanno quelle civili, con il presidente del consiglio comunale Nico Dambrosio che ha convocato per stamattina la conferenza dei capi gruppo, per fissare un consiglio comunale monotematico su un atto "la cui gravità e crudeltà sembra mostrare il totale disprezzo verso la vita umana", ma anche quelle religiose: il vescovo Giovanni Ricchiuti, attualmente impegnato con una delegazione di Pax Cristi nella striscia di Gaza, in una lettera "esprime nella preghiera piena vicinanza alle famiglie dei ragazzi feriti ed in particolar modo alle famiglie di Domenico e Francesco, i due ragazzi feriti in modo più grave" e "totale fiducia nelle Forze dell'Ordine e in quanti sono preposti all'ordine e alla sicurezza per un celere e proficuo svolgimento delle indagini", dedicando un abbraccio a "tutti i giovani cuore della Chiesa e della intera società".