Mercato
Mercato
La città

Mercato S. Teresa, il comitato cittadino non ci sta

Ecco le ragioni del gruppo documentate

Mercato ortofrutticolo in piazza S. Teresa: il comitato cittadino non ci sta. Sin dalla sua costituzione, marzo 2013, il gruppo ha avanzato lamentele circa l'area utilizzata per il commercio di prodotti alimentari. Le attività di interessamento del comitato partono dalla richiesta di atti ufficiali agli uffici di competenza relativi alla idoneità igienico sanitaria del mercato alimentare e alle norme in materia di igiene, sicurezza e pubblica incolumità. Documenti stilati e che rivelano, invece, la inidoneità del luogo. I pareri sono giunti, dopo sopralluoghi effettuati da tecnici, dagli enti Nas Comando dei carabinieri per la Tutela della salute, Sian Asl Ba Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione e Sisp Asl Ba Servizio igiene e Sanità pubblica.

Di fronte a ciò, il comitato "Piazza S. Teresa" chiede l'immediata cessione dell'esercizio dell'attività mercatale in zona chiamando in causa l'amministrazione comunale.

E aggiunge, per tutta risposta all'ultima delibera di giunta, specificazioni che illustrano la posizione del gruppo.

"Per eliminare del tutto il problema della contaminazione dei prodotti alimentari bisognerebbe paralizzare il traffico perché le tre strade adiacenti il mercato sono importanti arterie di viabilità e quella maggiormente responsabile: via Vittorio Veneto è arteria fondamentale al traffico urbano ed extraurbano. Bisognerebbe sottrarre l'uso dei passi carrabili presenti ai civici 8 e 20 (il secondo è di proprietà di una persona con invalidità al 70% e che rischia l'infarto). Col blocco del traffico sarebbe conseguente l'impossibilità al parcheggio per i residenti tra cui ci sono due diversamente abili: una bimba di 9 anni e una signora che vive al civ. 6. Eliminare l'impalcatura attualmente presente dal civico 2 al 6 per lavori di ristrutturazione esterni. La sistemazione e la vendita dei prodotti avviene in ambiente assolutamente polveroso! Bisognerebbe rifare completamente la pavimentazione, che è attualmente inadeguata e ibrida (un po' asfalto un po' marciapiede), e che rende le pendenze fondamentali al funzionamento della caditoia di cui parla la delibera. Quindi non soltanto rattoppare le buche. Ma ciò non è possibile visto che la delibera di accorpamento del 2008 con la quale la strada fu accorpata a piazza è un atto abusivo. Il sito è storico e non solo la chiesa! La via maggio 1648 esiste già in epoca medievale, in quanto costituiva il tratto di extramurale compreso tra la porta del Carmine e l'attuale via S. Teresa e fondamentale percorso di tutte le processioni a carattere religioso. Nel 1899, la denominazione di tali vie viene cambiata in una unica "via Maggio 1648", in memoria della rivolta popolare avvenuta ad Altamura in quegli anni. Infatti nel 1648 l'insurrezione di Masaniello contro la feudalità a Napoli, coinvolse anche Altamura, che in quell'occasione si autogovernò. Ora la si vuole abbrutire aggiungendo in piazza al vespasiano altri bagni prefabbricati. La Pubblica Amministrazione si preoccupa dei consumatori. Da ridere: per un anno e mezzo ha lasciato che le persone cadessero facendosi irrimediabilmente male e facendo comprare loro prodotti contaminati. Questo continuerà a verificarsi perché il sito non è adeguabile".
© 2001-2025 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
AltamuraLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.