
La città
Locali S. Agostino, la vicenda si conclude felicemente
La chiesa potrà occupare i vani dopo il restauro. La risposta dall'Assise comunale
Altamura - giovedì 25 aprile 2013
8.59
Ha avuto una conclusione felice la lunga questione dei locali della parrocchia S. Agostino. All'unaminità, in sede di Consiglio comunale, è stato approvato il progetto presentato dalla chiesa (di attività sociali, culturali, oratoriali), da attuarsi all'interno dei locali della struttura dell'ex mattatoio. La vicenda ha visto a partire dall'anno scorso un susseguirsi di comunicati stampa, proteste, manifestazioni, raccolta firme.
Una storia lunga che vede l'incipit nel 1865, quando lo Stato confiscò alcuni locali appartenenti alla parrocchia e costituenti un unico complesso architettonico e storico. La chiesa, per espletare le varie attività pastorali, ha occupato, a titolo di comodato gratuito, vani adiacenti e annessi all'ex Mattatoio Comunale. In risposta alla richiesta da parte della parrocchia di retrocessione dei locali, l'amministrazione comunale, con una lettera datata 19 gennaio 2012, chiese il rilascio degli stessi entro 30 giorni dalla ricezione del documento, riservandosi di valutare l'istanza di retrocessione solo a conclusione dei lavori. Una risposta, dunque, che non ha mai garantito e non ha mai chiarificato alcuna soluzione.
Il 16 aprile giunse una diffida da parte del Comune con cui si ordinava, entro le ore 8.30 del mattino del 18, lo sgombero dei locali nei quali giovani fedeli e ragazzi del gruppo Agesci 1 espletavano le attività pastorali e di aggregazione. 60 giovani impegnati nelle attività oratoriali, 15 bambini provenienti da famiglie disagiate che seguivano lezioni doposcuola, ragazzi dediti alle attività teatrali e giovani dell'Agesci furono, in quella data, sfrattati. Furono raccolte, inoltre, più di 3700 firme in una petizione presentata al Comune. Ma i locali sono soggetti a lavori di ampliamento del Laboratorio Urbano Giovanile Port'Alba, lavori finanziati con 1.800.000 euro dalla Regione. Il rischio era di perdere i finanziamenti qualora non si fossero avviati gli interventi.
Oggi, finalmente arriva la soluzione dall'aula consiliare: quando termineranno gli interventi di ristrutturazione del Laboratorio giovanile, la parrocchia potrà occupare i locali concessi con un abbattimento delle spese di fitto e con la possibilità di affrontare il vecchio debito con una rateizzazione della somma in dieci anni.
Sarà poi la giunta comunale a stabilire la percentuale di ribasso del canone mensile di fitto.
Una storia lunga che vede l'incipit nel 1865, quando lo Stato confiscò alcuni locali appartenenti alla parrocchia e costituenti un unico complesso architettonico e storico. La chiesa, per espletare le varie attività pastorali, ha occupato, a titolo di comodato gratuito, vani adiacenti e annessi all'ex Mattatoio Comunale. In risposta alla richiesta da parte della parrocchia di retrocessione dei locali, l'amministrazione comunale, con una lettera datata 19 gennaio 2012, chiese il rilascio degli stessi entro 30 giorni dalla ricezione del documento, riservandosi di valutare l'istanza di retrocessione solo a conclusione dei lavori. Una risposta, dunque, che non ha mai garantito e non ha mai chiarificato alcuna soluzione.
Il 16 aprile giunse una diffida da parte del Comune con cui si ordinava, entro le ore 8.30 del mattino del 18, lo sgombero dei locali nei quali giovani fedeli e ragazzi del gruppo Agesci 1 espletavano le attività pastorali e di aggregazione. 60 giovani impegnati nelle attività oratoriali, 15 bambini provenienti da famiglie disagiate che seguivano lezioni doposcuola, ragazzi dediti alle attività teatrali e giovani dell'Agesci furono, in quella data, sfrattati. Furono raccolte, inoltre, più di 3700 firme in una petizione presentata al Comune. Ma i locali sono soggetti a lavori di ampliamento del Laboratorio Urbano Giovanile Port'Alba, lavori finanziati con 1.800.000 euro dalla Regione. Il rischio era di perdere i finanziamenti qualora non si fossero avviati gli interventi.
Oggi, finalmente arriva la soluzione dall'aula consiliare: quando termineranno gli interventi di ristrutturazione del Laboratorio giovanile, la parrocchia potrà occupare i locali concessi con un abbattimento delle spese di fitto e con la possibilità di affrontare il vecchio debito con una rateizzazione della somma in dieci anni.
Sarà poi la giunta comunale a stabilire la percentuale di ribasso del canone mensile di fitto.