
Eventi e cultura
In un libro i luoghi di San Michele in Puglia e Basilicata
Itinerario a cura di Algramà
Altamura - lunedì 8 settembre 2025
L'associazione Algramà ha pubblicato il volume "La Via Micaelica della Murgia", a cura di Giuseppe Marrulli, con le fotografie di Carlo Centonze e il coordinamento editoriale di Michele Gismundo, tutti e tre di Gravina in Puglia. Il progetto, di cui Altamuralife ha dato le prime anticipazioni in questa notizia, è il frutto di un accurato lavoro di documentazione e divulgazione voluto da Algramà. L'associazione, fondata dall'avvocato altamurano Giovanni Moramarco, ha rotto gli "steccati" geografici, unendo persone che hanno la volontà di condividere iniziative per la crescita e la conoscenza del territorio.
Viene tracciato un itinerario che unisce i luoghi del culto di San Michele, diffusi nell'area appulo-lucana. L'itinerario si presta per passeggiate in bici o anche per un cammino a tappe in più giorni. Gli autori hanno ricostruito e documentato, mossi dalla comune passione per i paesaggi, i borghi medievali, gli habitat rupestri. In tutto otto Comuni e sette tappe del percorso, con altrettante schede di sintesi dei dati: distanze, sentieri, luoghi di interesse da visitare, strutture di accoglienza e ristoro.
Il pellegrinaggio ai siti micaelici coinvolge tre località della vicina Basilicata (Montescaglioso, Matera, Acerenza) e cinque della Puglia (Santeramo, Monte Laureto di Putignano, Altamura, Gravina in Puglia e Minervino Murge). Il volume, quindi, è la riscoperta del culto di San Michele Arcangelo, una risorsa per la crescita del turismo nei siti rupestri, nei borghi storici e nei parchi naturalistici dell'Alta Murgia. Si parte dall'abbazia benedettina di Montescaglioso per poi attraversare il territorio di Matera per raggiungere la cosiddetta grotta dei pipistrelli, quindi arriva in territorio pugliese. Nell'area murgiana il primo Comune è Santeramo con la sua grotta di Sant'Angelo, poi deviazione a Putignano per la grotta di San Michele di Monte Laureto. Quindi si torna nella Murgia ad Altamura dove i luoghi di culto storicamente sono stati tre: la chiesa ipogea di San Michele in via Madonna della Croce, la cripta dell'Angelo della Masseria di Jesce e il complesso rupestre di Sant'Angelo a Fornello. Tappa successiva è Gravina con il sito di San Michele delle grotte, la cattedrale scavata nella roccia, dalla ricca storia. Si prosegue poi a Minervino Murge e si termina nuovamente in Basilicata ad Acerenza. In tutto oltre 150 chilometri.
Il volume è articolato in sette capitoli, con un'appendice di articoli di stampa sull'argomento. L'itinerario ben si presta per un'esperienza di conoscenza della storia e del culto micaelico, lungo le vie percorse dai pastori della transumanza che, durante i loro spostamenti, visitavano le grotte dedicate a San Michele Arcangelo per invocare la protezione delle greggi e della salute personale. La memoria rivive anche con le foto dei ricordi: ad esempio, ad Altamura era consuetudine spostarsi a Monte S. Angelo in bicicletta e tornare con le stesse bici agghindate a festa, sfilando per il centro della città.
Il libro è in vendita ad Altamura nella cartolibreria "Il gessetto" in via Matera e a Gravina nella cartolibreria "Parrulli" in via Matteotti. In copertina i loghi del Parco nazionale dell'Alta Murgia e del Geoparco Unesco, in virtù del patrocinio.
Viene tracciato un itinerario che unisce i luoghi del culto di San Michele, diffusi nell'area appulo-lucana. L'itinerario si presta per passeggiate in bici o anche per un cammino a tappe in più giorni. Gli autori hanno ricostruito e documentato, mossi dalla comune passione per i paesaggi, i borghi medievali, gli habitat rupestri. In tutto otto Comuni e sette tappe del percorso, con altrettante schede di sintesi dei dati: distanze, sentieri, luoghi di interesse da visitare, strutture di accoglienza e ristoro.
Il pellegrinaggio ai siti micaelici coinvolge tre località della vicina Basilicata (Montescaglioso, Matera, Acerenza) e cinque della Puglia (Santeramo, Monte Laureto di Putignano, Altamura, Gravina in Puglia e Minervino Murge). Il volume, quindi, è la riscoperta del culto di San Michele Arcangelo, una risorsa per la crescita del turismo nei siti rupestri, nei borghi storici e nei parchi naturalistici dell'Alta Murgia. Si parte dall'abbazia benedettina di Montescaglioso per poi attraversare il territorio di Matera per raggiungere la cosiddetta grotta dei pipistrelli, quindi arriva in territorio pugliese. Nell'area murgiana il primo Comune è Santeramo con la sua grotta di Sant'Angelo, poi deviazione a Putignano per la grotta di San Michele di Monte Laureto. Quindi si torna nella Murgia ad Altamura dove i luoghi di culto storicamente sono stati tre: la chiesa ipogea di San Michele in via Madonna della Croce, la cripta dell'Angelo della Masseria di Jesce e il complesso rupestre di Sant'Angelo a Fornello. Tappa successiva è Gravina con il sito di San Michele delle grotte, la cattedrale scavata nella roccia, dalla ricca storia. Si prosegue poi a Minervino Murge e si termina nuovamente in Basilicata ad Acerenza. In tutto oltre 150 chilometri.
Il volume è articolato in sette capitoli, con un'appendice di articoli di stampa sull'argomento. L'itinerario ben si presta per un'esperienza di conoscenza della storia e del culto micaelico, lungo le vie percorse dai pastori della transumanza che, durante i loro spostamenti, visitavano le grotte dedicate a San Michele Arcangelo per invocare la protezione delle greggi e della salute personale. La memoria rivive anche con le foto dei ricordi: ad esempio, ad Altamura era consuetudine spostarsi a Monte S. Angelo in bicicletta e tornare con le stesse bici agghindate a festa, sfilando per il centro della città.
Il libro è in vendita ad Altamura nella cartolibreria "Il gessetto" in via Matera e a Gravina nella cartolibreria "Parrulli" in via Matteotti. In copertina i loghi del Parco nazionale dell'Alta Murgia e del Geoparco Unesco, in virtù del patrocinio.