
La città
La terapia del bello e della conoscenza della storia
Visita ad Altamura di una comunità psichiatrica di Barletta
Altamura - lunedì 3 dicembre 2018
11.45
Il bello e la conoscenza dello storia in aiuto della riabilitazione per i pazienti psichiatrici. Per cucire e ricucire le storie e gli strappi della vita.
E' stata una bella esperienza la visita tenuta ad Altamura negli scorsi giorni dalla Comunità Riabilitativa Psichiatrica di Barletta ASL Bat della fondazione Epasss (Ente Provinciale Acli Servizi Sociali Sanitari- Amm. Delegato Dott. Riccardo Rampado e coordinamento di direzione Enzo Purgatorio) che ha come obiettivo quello di riabilitare il paziente psichiatrico attraverso progetti individualizzati che prevedono anche momenti di socializzazione sul territorio, cercando così di superare uno stigma sociale troppo a lungo vissuto sulla sua pelle. In questo senso le esperienze di riabilitazione per i pazienti sono tante e differenti, uscite in gruppo sul territorio (come le esperienze delle fattorie didattiche), o la partecipazione a laboratori gastronomici, o l'esperienza entusiasmante di contatto emotivo con gli animali ecc.
L'attività sportiva, ancora, viene utilizzata da diversi anni nella moderna psichiatria come strumento di indagine e di studio della personalità, nonché come strumento terapeutico. Oggi giorno non si distinguono più soggetti sani e soggetti malati. Salute e malattia non sono più due concetti distinti, prevale invece una nuova forma di equilibrio che si inserisce nella società moderna garantendo una maggiore integrazione, ridefinendo il concetto di disabilità.
Gli utenti delle comunità EPASSS di Barletta sono stati accompagnati ad Altamura dagli operatori delle comunità, Resp. Sanitaria Dott.ssa Liso Marilù, Psicologo Saverio Costantino, coordinatrice Caterina Acquaviva, che ha donato la propria città a tutti noi consentendoci di trovare porte aperte di accoglienza ovunque, gli operatori Katia Zagaria e Francesca Di Leo.
"Un bellissimo viaggio tra la gente accogliente di Altamura e il rilevante fermento storico culturale della città, dove ogni iniziativa anche imprenditoriale tende a trovare radici nella storia e nel passato", dice Costantino. Tappe al forno, ai matronei della Cattedrale, all'antica cantina "Frrudd", al Teatro Mercadante e incontri con tanti amici.
"Abbiamo attraversato la storia intrecciandola con le storie dei pazienti, un bravo riabilitatore è capace di cucire i vissuti e a volte ricucire gli strappi della vita. Perché la riabilitazione avviene attraverso le esperienze della gente comune... prima la persona, poi il paziente...con loro si vive con il sorriso, il miglior intervento terapeutico", sottolinea Costantino.
E' stata una bella esperienza la visita tenuta ad Altamura negli scorsi giorni dalla Comunità Riabilitativa Psichiatrica di Barletta ASL Bat della fondazione Epasss (Ente Provinciale Acli Servizi Sociali Sanitari- Amm. Delegato Dott. Riccardo Rampado e coordinamento di direzione Enzo Purgatorio) che ha come obiettivo quello di riabilitare il paziente psichiatrico attraverso progetti individualizzati che prevedono anche momenti di socializzazione sul territorio, cercando così di superare uno stigma sociale troppo a lungo vissuto sulla sua pelle. In questo senso le esperienze di riabilitazione per i pazienti sono tante e differenti, uscite in gruppo sul territorio (come le esperienze delle fattorie didattiche), o la partecipazione a laboratori gastronomici, o l'esperienza entusiasmante di contatto emotivo con gli animali ecc.
L'attività sportiva, ancora, viene utilizzata da diversi anni nella moderna psichiatria come strumento di indagine e di studio della personalità, nonché come strumento terapeutico. Oggi giorno non si distinguono più soggetti sani e soggetti malati. Salute e malattia non sono più due concetti distinti, prevale invece una nuova forma di equilibrio che si inserisce nella società moderna garantendo una maggiore integrazione, ridefinendo il concetto di disabilità.
Gli utenti delle comunità EPASSS di Barletta sono stati accompagnati ad Altamura dagli operatori delle comunità, Resp. Sanitaria Dott.ssa Liso Marilù, Psicologo Saverio Costantino, coordinatrice Caterina Acquaviva, che ha donato la propria città a tutti noi consentendoci di trovare porte aperte di accoglienza ovunque, gli operatori Katia Zagaria e Francesca Di Leo.
"Un bellissimo viaggio tra la gente accogliente di Altamura e il rilevante fermento storico culturale della città, dove ogni iniziativa anche imprenditoriale tende a trovare radici nella storia e nel passato", dice Costantino. Tappe al forno, ai matronei della Cattedrale, all'antica cantina "Frrudd", al Teatro Mercadante e incontri con tanti amici.
"Abbiamo attraversato la storia intrecciandola con le storie dei pazienti, un bravo riabilitatore è capace di cucire i vissuti e a volte ricucire gli strappi della vita. Perché la riabilitazione avviene attraverso le esperienze della gente comune... prima la persona, poi il paziente...con loro si vive con il sorriso, il miglior intervento terapeutico", sottolinea Costantino.